A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Per una volta sono le nazionali che pagano gli impegni del Napoli e non viceversa, e mi riferisco al tema degli infortuni. Gli allenatori dicono che giocare tante partite è “allenante”, ma bisogna capire cosa vuol dire questo termine con esattezza. Forse le partite non danno un allenamento giusto, sollecitando qualche muscolo che poi cede. Si tratta di dinamiche diverse per ciascun infortunio, ed è sempre difficile fare un’analisi. Qualche problema per questo Napoli c’è: la squadra sta provando a calibrarsi e a trovare e giuste proporzioni. A me la scelta di De Bruyne a gara in corso non è dispiaciuta. Vederlo fresco e ispirato quando gli avversari calano la loro intensità agonistica può fare la differenza. Lui e Spinazzola sono i due giocatori più tecnici, che danno del tu al pallone. Col recupero di Buongiorno la difesa può trovare un assetto più stabile della retroguardia”.
di Napoli Magazine
07/10/2025 - 16:15
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Per una volta sono le nazionali che pagano gli impegni del Napoli e non viceversa, e mi riferisco al tema degli infortuni. Gli allenatori dicono che giocare tante partite è “allenante”, ma bisogna capire cosa vuol dire questo termine con esattezza. Forse le partite non danno un allenamento giusto, sollecitando qualche muscolo che poi cede. Si tratta di dinamiche diverse per ciascun infortunio, ed è sempre difficile fare un’analisi. Qualche problema per questo Napoli c’è: la squadra sta provando a calibrarsi e a trovare e giuste proporzioni. A me la scelta di De Bruyne a gara in corso non è dispiaciuta. Vederlo fresco e ispirato quando gli avversari calano la loro intensità agonistica può fare la differenza. Lui e Spinazzola sono i due giocatori più tecnici, che danno del tu al pallone. Col recupero di Buongiorno la difesa può trovare un assetto più stabile della retroguardia”.