Alessio Tacchinardi, ex calciatore e oggi allenatore e opinionista televisivo, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
Che sensazioni lascia, il giorno dopo, una partita come quella di ieri sera?
"Incredulità. Onestamente ho pensato a diversi scenari possibili, anche alla luce della grande partita di andata della Juventus, oltre allo zoppicare di chi stava davanti. E senza le coppe, la partita poteva essere preparata meglio: forse ero un po' troppo euforico anche io nell'intravedere una speranza, che non so nemmeno da cosa fosse data, viste le recenti eliminazioni con PSV e Empoli... Però mettici anche l'autocritica fatta da Motta, parlando tra loro si poteva sperare in qualcosa di diverso. La situazione che si era creata non faceva davvero immaginare un crollo del genere".
Dall'altro lato della medaglia, c'è però un'Atalanta che sogna in grande. Per lei possono vincere lo Scudetto?
"Da una parte ero dispiaciuto per la Juve da tifoso, però vedere Percassi esultare... Se proprio deve perdere con qualcuno, meglio sia con l'Atalanta. Ricordo ancora quando nel 1992/93 sono stato premiato da Percassi come capitano dopo il Torneo di Viareggio, l'entusiasmo che conserva ancora è il suo segreto. Siamo nel 2025 e ancora esulta come un bambino: è un grande. La testa di una società è fondamentale, il resto è tutto a cascata. Grande società e grande Gasperini, che è un fenomeno. Ora sono a petto in fuori nella lotta Scudetto, se vincono il campionato fanno un miracolo. Oltre a loro spero che anche Conte riesca a farcela, è un top. Atalanta e Napoli sono due outsider toste per l'Inter, che è una corazzata ma ha un calendario fitto. Giocando una partita a settimana magari tra poco assisteremo all'allungo decisivo. L'Inter ha tante, tante partite e la vedo in riserva, pur con un Lautaro mostruoso. Stanno vincendo le partite coi nervi, ora però dovranno alzare ancora di più il livello e temo stiano raschiando le energie al barile. Atalanta-Inter può essere una partita chiave".
di Napoli Magazine
10/03/2025 - 21:35
Alessio Tacchinardi, ex calciatore e oggi allenatore e opinionista televisivo, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb.com.
Che sensazioni lascia, il giorno dopo, una partita come quella di ieri sera?
"Incredulità. Onestamente ho pensato a diversi scenari possibili, anche alla luce della grande partita di andata della Juventus, oltre allo zoppicare di chi stava davanti. E senza le coppe, la partita poteva essere preparata meglio: forse ero un po' troppo euforico anche io nell'intravedere una speranza, che non so nemmeno da cosa fosse data, viste le recenti eliminazioni con PSV e Empoli... Però mettici anche l'autocritica fatta da Motta, parlando tra loro si poteva sperare in qualcosa di diverso. La situazione che si era creata non faceva davvero immaginare un crollo del genere".
Dall'altro lato della medaglia, c'è però un'Atalanta che sogna in grande. Per lei possono vincere lo Scudetto?
"Da una parte ero dispiaciuto per la Juve da tifoso, però vedere Percassi esultare... Se proprio deve perdere con qualcuno, meglio sia con l'Atalanta. Ricordo ancora quando nel 1992/93 sono stato premiato da Percassi come capitano dopo il Torneo di Viareggio, l'entusiasmo che conserva ancora è il suo segreto. Siamo nel 2025 e ancora esulta come un bambino: è un grande. La testa di una società è fondamentale, il resto è tutto a cascata. Grande società e grande Gasperini, che è un fenomeno. Ora sono a petto in fuori nella lotta Scudetto, se vincono il campionato fanno un miracolo. Oltre a loro spero che anche Conte riesca a farcela, è un top. Atalanta e Napoli sono due outsider toste per l'Inter, che è una corazzata ma ha un calendario fitto. Giocando una partita a settimana magari tra poco assisteremo all'allungo decisivo. L'Inter ha tante, tante partite e la vedo in riserva, pur con un Lautaro mostruoso. Stanno vincendo le partite coi nervi, ora però dovranno alzare ancora di più il livello e temo stiano raschiando le energie al barile. Atalanta-Inter può essere una partita chiave".