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L'ATTORE - Papaleo: "Negli anni di Maradona rimasi affascinato dalla festa dello Scudetto, una Napoli magica"
30.03.2025 00:35 di Napoli Magazine

Rocco Papaleo, attore, ha rilasciato un'intervista al programma televisivo Propaganda Live su La7: "Nasco e cresco tifoso dell'Inter. Giocavo a pallone, l’Inter era la mia squadra. Poi mi trasferisco a Roma per l’università, inizio la scuola di recitazione e piano piano mi allontano dal calcio, come se mi fossi ‘riverginato'. Durante gli anni di Maradona ho avuto una parentesi 'fittizia' da tifoso del Napoli: Non col cuore, ma col cervello. Rimasi affascinato dalla festa dello scudetto, da quella Napoli magica. Poi, il calcio era diventato un business, non mi appassionava più, poi la svolta durante l'Europeo del 2000: in semifinale contro l’Olanda, quel ragazzo biondo - Francesco Totti - va sul dischetto, strafottente ma leggero, e fa il cucchiaio a Van der Sar. Quel gesto mi ha riconciliato con il gioco, con la bellezza del calcio. Da quel momento amore puro per la Roma. Una cotta per Totti. E poi, lo ammetto, anche per colpa delle cattive amicizie, Valerio Mastandrea in primis. Mi ha trascinato allo stadio, e ora sono romanista fracico. Da lì non si torna indietro".

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L'ATTORE - Papaleo: "Negli anni di Maradona rimasi affascinato dalla festa dello Scudetto, una Napoli magica"

di Napoli Magazine

30/03/2025 - 00:35

Rocco Papaleo, attore, ha rilasciato un'intervista al programma televisivo Propaganda Live su La7: "Nasco e cresco tifoso dell'Inter. Giocavo a pallone, l’Inter era la mia squadra. Poi mi trasferisco a Roma per l’università, inizio la scuola di recitazione e piano piano mi allontano dal calcio, come se mi fossi ‘riverginato'. Durante gli anni di Maradona ho avuto una parentesi 'fittizia' da tifoso del Napoli: Non col cuore, ma col cervello. Rimasi affascinato dalla festa dello scudetto, da quella Napoli magica. Poi, il calcio era diventato un business, non mi appassionava più, poi la svolta durante l'Europeo del 2000: in semifinale contro l’Olanda, quel ragazzo biondo - Francesco Totti - va sul dischetto, strafottente ma leggero, e fa il cucchiaio a Van der Sar. Quel gesto mi ha riconciliato con il gioco, con la bellezza del calcio. Da quel momento amore puro per la Roma. Una cotta per Totti. E poi, lo ammetto, anche per colpa delle cattive amicizie, Valerio Mastandrea in primis. Mi ha trascinato allo stadio, e ora sono romanista fracico. Da lì non si torna indietro".