Calcio
LOTTA SCUDETTO - Trotta: "La Juventus deve rincorrere, mentre Inter e Napoli hanno il destino nelle proprie mani"
06.03.2025 11:41 di Napoli Magazine

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve. 

Ieri rigore sbagliato per Piotr Zielinski, dimostrando di non avere sangue freddo all’altezza del suo talento. Cosa ne pensa?  

"I rigori si sbagliano, anche i più grandi li hanno sbagliati. Non lo ha neanche calciato malissimo, ma il portiere è stato bravo. Sicuramente, però, non è la sua migliore caratteristica, tra le tante che ha. Fortunatamente per l’Inter, il risultato le permette di stare abbastanza tranquilla. Se fosse stato un rigore decisivo per vincere la partita, sarebbe stato molto peggio.” 

Il ritorno contro il Feyenoord sarà solo una formalità? 

“In Champions non è mai una formalità. L’Inter, con questo vantaggio acquisito meritatamente sul campo, avrà la possibilità di passare il turno con più facilità, di certo, ma non parliamo di formalità.” 

Secondo lei, nel cambio tra Zielinski in uscita e McTominay in entrata, il Napoli ci ha guadagnato? 

"Sì, ad oggi il Napoli, per come è stato impostato da Conte, ci ha guadagnato. Tuttavia, credo che Zielinski, nel Napoli di Conte, avrebbe comunque fatto comodo. Così come lo avrebbe fatto Elmas. Sono giocatori che sanno stare all’interno di un gruppo nella maniera giusta e, quando vengono chiamati in causa, danno sempre un contributo di qualità, non solo di quantità."   

Al Napoli, dunque, manca un dodicesimo uomo? 

"Sicuramente sarebbe stato utile, ma ad oggi il Napoli non manca di nulla. Per come ha giocato contro l’Inter, ha dimostrato di essere una squadra completa. Conte è un allenatore top e riesce sempre a tirare fuori il massimo dai suoi giocatori. Con il rientro di qualche infortunato, il Napoli sarà ancora più competitivo. Inoltre, ha un calendario leggermente più favorevole rispetto alle concorrenti nelle ultime undici partite di campionato."  

La Juventus, in poco più di un mese, è passata dall’inferno al paradiso. I bianconeri sperano in un finale di stagione clamoroso e sognano un altro "5 maggio". Può davvero candidarsi allo scudetto? 

"La Juventus deve rincorrere, mentre Inter e Napoli hanno il destino nelle proprie mani. Quando dipende tutto da te stesso, hai un vantaggio non indifferente. Però il calcio è imprevedibile, quindi, se la Juve riuscisse a trovare maggiore regolarità, potrebbe inserirsi nella lotta. Nel prossimo weekend, contro l’Atalanta, si giocheranno le loro chance scudetto. Sicuramente sarà una partita fondamentale. Una delle due perderà punti e, a questo punto della stagione, ogni passo falso può essere decisivo. È la dimostrazione che nulla è scontato e che la corsa al titolo è ancora aperta." 

Il Napoli, nel prossimo turno, affronterà la Fiorentina, che nelle ultime settimane ha alternato diversi assetti tattici, tra cui il 3-5-2, spesso utilizzato da Palladino nella sua esperienza al Monza. Che tipo di partita si aspetta? 

"La Fiorentina è una squadra imprevedibile. Può fare una grandissima prestazione oppure cadere, come già successo in alcune partite. Sarà fondamentale l’atteggiamento del Napoli. Se giocherà come nel secondo tempo contro l’Inter, per la Fiorentina sarà molto difficile portare a casa dei punti." 

La Fiorentina recupera Moise Kean, un giocatore devastante. Come dovrà difendersi il Napoli contro di lui? 

"Kean è un giocatore davvero forte. Negli anni passati ci si aspettava un exploit come quello che sta avendo quest’anno. Probabilmente ha trovato l’ambiente giusto alla Fiorentina. Per la difesa del Napoli sarà una sfida difficile, ma ha giocatori di livello per affrontarlo. Buongiorno, ad esempio, è uno dei migliori difensori del campionato e sarà l’uomo giusto per marcarlo, perché è uno di quei difensori che fa paura a tutti gli attaccanti.” 

Parliamo di Billing. Nelle ultime due giornate ha trovato maggiore spazio e contro l’Inter ha segnato un gol importante. La convince questo ragazzo? Lo vede più come mediano o come mezzala? 

“È stata una necessità e lui è stato molto bravo a farsi trovare pronto. Personalmente lo avevo apprezzato già Como, mi era piaciuto. Non ha giocato molto finora, ma si è allenato bene e ha dimostrato che il gruppo Napoli aiuta a crescere anche chi non è titolare fisso. Per ora non lo vedo ancora al livello degli altri centrocampisti, ma quando entra può fare la differenza. È sicuramente un giocatore su cui si può contare." 

Capitolo Milan. I rossoneri dovranno rivedere il loro futuro in estate, perché molti giocatori hanno deluso le aspettative. Fabregas potrebbe essere l’allenatore giusto per cambiare il destino del club? 

"Non so se il destino del Milan sia segnato, ma di certo quest’anno non ha azzeccato molte scelte. La vera domanda è chi prende queste decisioni. Il calcio è cambiato, ma alcune regole fondamentali non dovrebbero cambiare. Il Milan di Maldini, Baresi e Costacurta era una squadra con un’identità ben precisa, mentre oggi sembra mancare qualcosa. Anche l’atteggiamento dei giocatori in campo è diverso. Indossare la maglia del Milan dovrebbe essere un onore e un privilegio. Credo che vadano riviste molte cose all’interno del club, perché gli errori dirigenziali si riflettono poi sul campo e, di certo, non si può rappresentare il Milan con i capelli tinti di rosa, è vergognoso.”

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LOTTA SCUDETTO - Trotta: "La Juventus deve rincorrere, mentre Inter e Napoli hanno il destino nelle proprie mani"

di Napoli Magazine

06/03/2025 - 11:41

A “1 Football Club” su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve. 

Ieri rigore sbagliato per Piotr Zielinski, dimostrando di non avere sangue freddo all’altezza del suo talento. Cosa ne pensa?  

"I rigori si sbagliano, anche i più grandi li hanno sbagliati. Non lo ha neanche calciato malissimo, ma il portiere è stato bravo. Sicuramente, però, non è la sua migliore caratteristica, tra le tante che ha. Fortunatamente per l’Inter, il risultato le permette di stare abbastanza tranquilla. Se fosse stato un rigore decisivo per vincere la partita, sarebbe stato molto peggio.” 

Il ritorno contro il Feyenoord sarà solo una formalità? 

“In Champions non è mai una formalità. L’Inter, con questo vantaggio acquisito meritatamente sul campo, avrà la possibilità di passare il turno con più facilità, di certo, ma non parliamo di formalità.” 

Secondo lei, nel cambio tra Zielinski in uscita e McTominay in entrata, il Napoli ci ha guadagnato? 

"Sì, ad oggi il Napoli, per come è stato impostato da Conte, ci ha guadagnato. Tuttavia, credo che Zielinski, nel Napoli di Conte, avrebbe comunque fatto comodo. Così come lo avrebbe fatto Elmas. Sono giocatori che sanno stare all’interno di un gruppo nella maniera giusta e, quando vengono chiamati in causa, danno sempre un contributo di qualità, non solo di quantità."   

Al Napoli, dunque, manca un dodicesimo uomo? 

"Sicuramente sarebbe stato utile, ma ad oggi il Napoli non manca di nulla. Per come ha giocato contro l’Inter, ha dimostrato di essere una squadra completa. Conte è un allenatore top e riesce sempre a tirare fuori il massimo dai suoi giocatori. Con il rientro di qualche infortunato, il Napoli sarà ancora più competitivo. Inoltre, ha un calendario leggermente più favorevole rispetto alle concorrenti nelle ultime undici partite di campionato."  

La Juventus, in poco più di un mese, è passata dall’inferno al paradiso. I bianconeri sperano in un finale di stagione clamoroso e sognano un altro "5 maggio". Può davvero candidarsi allo scudetto? 

"La Juventus deve rincorrere, mentre Inter e Napoli hanno il destino nelle proprie mani. Quando dipende tutto da te stesso, hai un vantaggio non indifferente. Però il calcio è imprevedibile, quindi, se la Juve riuscisse a trovare maggiore regolarità, potrebbe inserirsi nella lotta. Nel prossimo weekend, contro l’Atalanta, si giocheranno le loro chance scudetto. Sicuramente sarà una partita fondamentale. Una delle due perderà punti e, a questo punto della stagione, ogni passo falso può essere decisivo. È la dimostrazione che nulla è scontato e che la corsa al titolo è ancora aperta." 

Il Napoli, nel prossimo turno, affronterà la Fiorentina, che nelle ultime settimane ha alternato diversi assetti tattici, tra cui il 3-5-2, spesso utilizzato da Palladino nella sua esperienza al Monza. Che tipo di partita si aspetta? 

"La Fiorentina è una squadra imprevedibile. Può fare una grandissima prestazione oppure cadere, come già successo in alcune partite. Sarà fondamentale l’atteggiamento del Napoli. Se giocherà come nel secondo tempo contro l’Inter, per la Fiorentina sarà molto difficile portare a casa dei punti." 

La Fiorentina recupera Moise Kean, un giocatore devastante. Come dovrà difendersi il Napoli contro di lui? 

"Kean è un giocatore davvero forte. Negli anni passati ci si aspettava un exploit come quello che sta avendo quest’anno. Probabilmente ha trovato l’ambiente giusto alla Fiorentina. Per la difesa del Napoli sarà una sfida difficile, ma ha giocatori di livello per affrontarlo. Buongiorno, ad esempio, è uno dei migliori difensori del campionato e sarà l’uomo giusto per marcarlo, perché è uno di quei difensori che fa paura a tutti gli attaccanti.” 

Parliamo di Billing. Nelle ultime due giornate ha trovato maggiore spazio e contro l’Inter ha segnato un gol importante. La convince questo ragazzo? Lo vede più come mediano o come mezzala? 

“È stata una necessità e lui è stato molto bravo a farsi trovare pronto. Personalmente lo avevo apprezzato già Como, mi era piaciuto. Non ha giocato molto finora, ma si è allenato bene e ha dimostrato che il gruppo Napoli aiuta a crescere anche chi non è titolare fisso. Per ora non lo vedo ancora al livello degli altri centrocampisti, ma quando entra può fare la differenza. È sicuramente un giocatore su cui si può contare." 

Capitolo Milan. I rossoneri dovranno rivedere il loro futuro in estate, perché molti giocatori hanno deluso le aspettative. Fabregas potrebbe essere l’allenatore giusto per cambiare il destino del club? 

"Non so se il destino del Milan sia segnato, ma di certo quest’anno non ha azzeccato molte scelte. La vera domanda è chi prende queste decisioni. Il calcio è cambiato, ma alcune regole fondamentali non dovrebbero cambiare. Il Milan di Maldini, Baresi e Costacurta era una squadra con un’identità ben precisa, mentre oggi sembra mancare qualcosa. Anche l’atteggiamento dei giocatori in campo è diverso. Indossare la maglia del Milan dovrebbe essere un onore e un privilegio. Credo che vadano riviste molte cose all’interno del club, perché gli errori dirigenziali si riflettono poi sul campo e, di certo, non si può rappresentare il Milan con i capelli tinti di rosa, è vergognoso.”