C’è spazio anche per il gol annullato al Lecce nel corso della puntata di Open VAR andata in onda martedì 25 novembre 2025. Caso che riguarda Sottil, attaccante giallorosso e Isaksen, calciatore offensivo della Lazio, accaduto nei primi minuti della gara con il risultato fermo sullo 0-0 (poi finita 2-0 per la Lazio). Il primo, secondo l’arbitro, avrebbe sbracciato commettendo un fallo nei confronti dell’avversario prima della rete siglata dall’esterno italiano. Episodio sul quale il VAR non è potuto intervenire.
Dalla Sala VAR l’analisi è stata la seguente: “Gli appoggia la mano sotto il mento, non in faccia, ma c’è comunque una spinta ai danni del giocatore della Lazio”.
Rocchi ha ammesso: “Non sono per niente contento. Ci saremmo aspettati una OFR, è l’ennesimo episodio in cui un giocatore viene sfiorato sul petto e si tocca il volto traendo in inganno l’arbitro. E questa cosa mi sta anche infastidendo”.
Per concludere con: “Avevamo anche gli strumenti per cambiare la decisione, il VAR doveva intervenire. Non è fallo e poi noi dobbiamo combattere questo atteggiamento. Lo dico ai calciatori e agli arbitri, voglio dare un messaggio forte. Laddove abbiamo gli strumenti, bisogna non solo cambiare la decisione, ma anche ammonire il giocatore per simulazione”.
di Napoli Magazine
25/11/2025 - 16:13
C’è spazio anche per il gol annullato al Lecce nel corso della puntata di Open VAR andata in onda martedì 25 novembre 2025. Caso che riguarda Sottil, attaccante giallorosso e Isaksen, calciatore offensivo della Lazio, accaduto nei primi minuti della gara con il risultato fermo sullo 0-0 (poi finita 2-0 per la Lazio). Il primo, secondo l’arbitro, avrebbe sbracciato commettendo un fallo nei confronti dell’avversario prima della rete siglata dall’esterno italiano. Episodio sul quale il VAR non è potuto intervenire.
Dalla Sala VAR l’analisi è stata la seguente: “Gli appoggia la mano sotto il mento, non in faccia, ma c’è comunque una spinta ai danni del giocatore della Lazio”.
Rocchi ha ammesso: “Non sono per niente contento. Ci saremmo aspettati una OFR, è l’ennesimo episodio in cui un giocatore viene sfiorato sul petto e si tocca il volto traendo in inganno l’arbitro. E questa cosa mi sta anche infastidendo”.
Per concludere con: “Avevamo anche gli strumenti per cambiare la decisione, il VAR doveva intervenire. Non è fallo e poi noi dobbiamo combattere questo atteggiamento. Lo dico ai calciatori e agli arbitri, voglio dare un messaggio forte. Laddove abbiamo gli strumenti, bisogna non solo cambiare la decisione, ma anche ammonire il giocatore per simulazione”.