Calcio
RADIO CRC - Chiariello: "Napoli, le nazionali stavolta possono essere un serbatoio positivo per ripartire"
19.11.2025 21:23 di Napoli Magazine
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Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto "Punto Chiaro" ai microfoni di Radio CRC: "Quello di McTominay è il gol più bello delle qualificazioni ai Mondiali, non c’è dubbio, una sforbiciata da altezze siderali degna del miglior Cristiano Ronaldo di cui se n'è parlato per anni. E’ stata la cosa perfino più complicata e più difficile del gol iconico al Cagliari, che ha simboleggiato uno scudetto e ha consentito a Napoli anche di brevettare il nome di McFratm. Il gol fatto alla Danimarca da Scott McTominay dopo 3 minuti è un capolavoro di coraggio, di acrobazia, di temerarietà e di bellezza del gesto atletico e tecnico ai massimi livelli. Una coordinazione sublime, uno stacco imperioso, una sforbiciata precisa imparabile per il portiere. Insomma, un gioiello da incastonare, che sicuramente è un gol che fa luccicare gli occhi agli amanti del calcio, ma che nella storia del calcio scozzese diventa un gol di cui se ne parlerà nei decenni successivi, si tramanderà di generazione in generazione. Scott diventa il nuovo Braveheart, il Mel Gibson degli schermi cinematografici del mondo del calcio è il rouge Scott McTominay. Un ragazzo nato a Manchester, inglese di vita, ma di origini chiaramente scozzesi, che ha scelto la Scozia come patria. Un ragazzo che è esploso un po' tardi al grande calcio, solo quando qualche allenatore ha capito che il rendimento migliore di Scott McTominay è quando si avvicina alla porta e quando può far valere la sua enorme fisicità, 1,92 m e oltre 80 kg, e la sua capacità di inserimento sottorete quasi da centravanti aggiunto. E’ stato l'uomo dell'anno dello scudetto del Napoli dell'anno scorso, senza dubbio alcuno, con 12 gol in campionato uno in coppa e un'annata di prestazioni superlative con oltre 10 km di corsa a partita. Adesso era uno di quelli che non stava facendo bene, eppure ha avuto un momento di grande spolvero, una doppietta ad Eindhoven che serviva a ben poco e un gol in campionato all'Inter di una bellezza, anche lì coordinazione sublime che sembrava averci restituito il miglior Scott che aveva segnato all’esordio col Sassuolo. Anche lui sarà uno di quelli che vorrà il confronto con Conte. Anche lui sarà tra quelli che chiederà a Conte una rivisitazione dei suoi metodi, ma torna col sorriso sulle labbra felice, perché lui entra nei libri di storia del suo Paese. Questa qualificazione strappata alla Danimarca con la Scozia che torna al Mondiale è storia. Questa qualificazione è leggenda per come è arrivata. Pensate che col pareggio si sarebbe qualificata la forte Danimarca, dove si è messo in grande luce Rasmus Hojlund, il suo compagno di squadra del Napoli. Ha fatto anche con molta freddezza gol dal dischetto. La Danimarca, che aveva trovato il pareggio qualificazione con Dorgu, antico oggetto del desiderio del Napoli e tempi di Lecce che oggi sta al Manchester United. Bene, la Scozia ha trovato la forza, le risorse per segnare ben due gol nei minuti di recupero della partita. una cosa da urlo, da sballo, da godimento totale per il popolo scozzese, verso il quale ci sentiamo molto vicini. Perché la Scozia è un po' il meridione della Gran Bretagna, che è capovolta rispetto all'Italia. Il sud è ricco, il nord è povero. La Scozia è un po’ il meridione della Gran Bretagna, ci sentiamo molto vicini a loro proprio da un punto di vista emotivo. E ora che il Napoli ha due scozzesi, c'è una comunanza di interessi reciproca. Molti scozzesi tifano Napoli e molti napoletani tifano Scozia. E Scott è entrato nella storia della storia di un popolo che ha sempre cercato la libertà, che ha sempre cercato la propria indipendenza identità culturale che nel calcio ha. Ed è una vera fortuna per il Napoli che Scott sia tornato al gol in questa maniera e che sia stato determinante per le sorti della sua nazionale. Al punto che tornerà con sorriso da orecchio a orecchio, così come sarà felice Billy Gilmour che non ha potuto partecipare alla battaglia decisiva per infortunio. Non tornerà felice Hojlund, ma consapevole che sta passando un buon momento di forma come aveva fatto vedere già a Bologna e come ha dimostrato ieri ripresosi da un'influenza. Rasmus è riuscito a ad essere pericoloso nel corso della gara. Ora dobbiamo solo saperlo innescare e sarà uno dei temi su cui dovrà lavorare Antonio Conte, che è tornato sulla tolda del comando e che vorrà chiarirsi con i suoi. Ecco, domani è una giornata particolare, una giornata di chiarimenti. Ritrovare Lobotka, McTominay e Gilmour ai massimi livelli di morale, Rrahmani, è molto positivo. Perché le loro nazionali hanno fatto benissimo e loro ne sono dei giocatori fondamentali. E lo stesso Hojlund, che tra gli spareggi non è stato eliminato, ha dimostrato che è un signor attaccante. Chi sta giù di corda sono gli italiani. Di Lorenzo e Politano mostrano il segno della fatica in campionato come in Nazionale e vengono da una scoppola subita dalla Norvegia, che è pesata molto sul morale dell'Italia e degli italiani. Però sono gente seria, gente che si impegna, gente che lavora. C'è la possibilità di mettersi all'opera con la massima concentrazione, così come Spinazzola che ha mancato l'ultima convocazione. Insomma, le nazionali questa volta possono essere un serbatoio positivo per ripartire. Nessuno si nasconde la difficoltà del momento dove c'è una ricomposizione da fare tra Conte e la squadra, anche perché non c'è più tempo, ora o mai più. O si battono Atalanta e Qarabag e si torna ad essere in linea di volo in maniera corretta, o la stagione mette una brutta piega. E credo che nessuno voglia questo. Adesso che sta per rientrare Romelu Lukaku, che di questa squadra è tanta roba, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista tattico, ma soprattutto da un punto di vista emotivo, comportamentale, di leadership. Prima di arrivare all’Olimpico, scontro di vertice che speriamo sia tale, il viatico ci dice Atalanta e Qarabag. Una sola e unica intenzione deve unire tutti, e De Laurentiis è stato fantastico nel mettere a tacere tutte le voci, scendere in campo con la voglia di vincere tutti i duelli. E dopo, solo dopo, si potrà tirare un attimo la linea e capire al mercato cosa c'è da fare, perché questa squadra ha urgente bisogno dei rinforzi a centrocampo in particolare”.

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19/11/2025 - 21:23

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto "Punto Chiaro" ai microfoni di Radio CRC: "Quello di McTominay è il gol più bello delle qualificazioni ai Mondiali, non c’è dubbio, una sforbiciata da altezze siderali degna del miglior Cristiano Ronaldo di cui se n'è parlato per anni. E’ stata la cosa perfino più complicata e più difficile del gol iconico al Cagliari, che ha simboleggiato uno scudetto e ha consentito a Napoli anche di brevettare il nome di McFratm. Il gol fatto alla Danimarca da Scott McTominay dopo 3 minuti è un capolavoro di coraggio, di acrobazia, di temerarietà e di bellezza del gesto atletico e tecnico ai massimi livelli. Una coordinazione sublime, uno stacco imperioso, una sforbiciata precisa imparabile per il portiere. Insomma, un gioiello da incastonare, che sicuramente è un gol che fa luccicare gli occhi agli amanti del calcio, ma che nella storia del calcio scozzese diventa un gol di cui se ne parlerà nei decenni successivi, si tramanderà di generazione in generazione. Scott diventa il nuovo Braveheart, il Mel Gibson degli schermi cinematografici del mondo del calcio è il rouge Scott McTominay. Un ragazzo nato a Manchester, inglese di vita, ma di origini chiaramente scozzesi, che ha scelto la Scozia come patria. Un ragazzo che è esploso un po' tardi al grande calcio, solo quando qualche allenatore ha capito che il rendimento migliore di Scott McTominay è quando si avvicina alla porta e quando può far valere la sua enorme fisicità, 1,92 m e oltre 80 kg, e la sua capacità di inserimento sottorete quasi da centravanti aggiunto. E’ stato l'uomo dell'anno dello scudetto del Napoli dell'anno scorso, senza dubbio alcuno, con 12 gol in campionato uno in coppa e un'annata di prestazioni superlative con oltre 10 km di corsa a partita. Adesso era uno di quelli che non stava facendo bene, eppure ha avuto un momento di grande spolvero, una doppietta ad Eindhoven che serviva a ben poco e un gol in campionato all'Inter di una bellezza, anche lì coordinazione sublime che sembrava averci restituito il miglior Scott che aveva segnato all’esordio col Sassuolo. Anche lui sarà uno di quelli che vorrà il confronto con Conte. Anche lui sarà tra quelli che chiederà a Conte una rivisitazione dei suoi metodi, ma torna col sorriso sulle labbra felice, perché lui entra nei libri di storia del suo Paese. Questa qualificazione strappata alla Danimarca con la Scozia che torna al Mondiale è storia. Questa qualificazione è leggenda per come è arrivata. Pensate che col pareggio si sarebbe qualificata la forte Danimarca, dove si è messo in grande luce Rasmus Hojlund, il suo compagno di squadra del Napoli. Ha fatto anche con molta freddezza gol dal dischetto. La Danimarca, che aveva trovato il pareggio qualificazione con Dorgu, antico oggetto del desiderio del Napoli e tempi di Lecce che oggi sta al Manchester United. Bene, la Scozia ha trovato la forza, le risorse per segnare ben due gol nei minuti di recupero della partita. una cosa da urlo, da sballo, da godimento totale per il popolo scozzese, verso il quale ci sentiamo molto vicini. Perché la Scozia è un po' il meridione della Gran Bretagna, che è capovolta rispetto all'Italia. Il sud è ricco, il nord è povero. La Scozia è un po’ il meridione della Gran Bretagna, ci sentiamo molto vicini a loro proprio da un punto di vista emotivo. E ora che il Napoli ha due scozzesi, c'è una comunanza di interessi reciproca. Molti scozzesi tifano Napoli e molti napoletani tifano Scozia. E Scott è entrato nella storia della storia di un popolo che ha sempre cercato la libertà, che ha sempre cercato la propria indipendenza identità culturale che nel calcio ha. Ed è una vera fortuna per il Napoli che Scott sia tornato al gol in questa maniera e che sia stato determinante per le sorti della sua nazionale. Al punto che tornerà con sorriso da orecchio a orecchio, così come sarà felice Billy Gilmour che non ha potuto partecipare alla battaglia decisiva per infortunio. Non tornerà felice Hojlund, ma consapevole che sta passando un buon momento di forma come aveva fatto vedere già a Bologna e come ha dimostrato ieri ripresosi da un'influenza. Rasmus è riuscito a ad essere pericoloso nel corso della gara. Ora dobbiamo solo saperlo innescare e sarà uno dei temi su cui dovrà lavorare Antonio Conte, che è tornato sulla tolda del comando e che vorrà chiarirsi con i suoi. Ecco, domani è una giornata particolare, una giornata di chiarimenti. Ritrovare Lobotka, McTominay e Gilmour ai massimi livelli di morale, Rrahmani, è molto positivo. Perché le loro nazionali hanno fatto benissimo e loro ne sono dei giocatori fondamentali. E lo stesso Hojlund, che tra gli spareggi non è stato eliminato, ha dimostrato che è un signor attaccante. Chi sta giù di corda sono gli italiani. Di Lorenzo e Politano mostrano il segno della fatica in campionato come in Nazionale e vengono da una scoppola subita dalla Norvegia, che è pesata molto sul morale dell'Italia e degli italiani. Però sono gente seria, gente che si impegna, gente che lavora. C'è la possibilità di mettersi all'opera con la massima concentrazione, così come Spinazzola che ha mancato l'ultima convocazione. Insomma, le nazionali questa volta possono essere un serbatoio positivo per ripartire. Nessuno si nasconde la difficoltà del momento dove c'è una ricomposizione da fare tra Conte e la squadra, anche perché non c'è più tempo, ora o mai più. O si battono Atalanta e Qarabag e si torna ad essere in linea di volo in maniera corretta, o la stagione mette una brutta piega. E credo che nessuno voglia questo. Adesso che sta per rientrare Romelu Lukaku, che di questa squadra è tanta roba, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista tattico, ma soprattutto da un punto di vista emotivo, comportamentale, di leadership. Prima di arrivare all’Olimpico, scontro di vertice che speriamo sia tale, il viatico ci dice Atalanta e Qarabag. Una sola e unica intenzione deve unire tutti, e De Laurentiis è stato fantastico nel mettere a tacere tutte le voci, scendere in campo con la voglia di vincere tutti i duelli. E dopo, solo dopo, si potrà tirare un attimo la linea e capire al mercato cosa c'è da fare, perché questa squadra ha urgente bisogno dei rinforzi a centrocampo in particolare”.