La Fiorentina ha scelto Folorunsho e Pablo Marí, ma non ritiene incedibili sia Ikoné che Kouame. Ma c’è una condizione imprescindibile: non si accettano formule che non siano con obbligo di riscatto, per questo motivo è stato respinto l’assalto di Bologna e Como che lo avrebbero preso in prestito con diritto. In linea di massima il discorso vale per Kouame, seguito sia in Italia che all’estero, c’è una spiegazione: la Fiorentina vuole fare cassa al massimo per poi dedicarsi all’attacco con un colpo mirato e con una disponibilità economica importante. Ci sono conferme totali sul gradimento per Luiz Henrique, classe 2001 del Botafogo, reduce da un 2024 straordinario e che vorrebbe tornare in Europa dalla porta principale dopo l’esperienza non positiva con il Betis. La valutazione è di circa 30 milioni, ci si può lavorare sapendo che stiamo parlando di un talento molto ammirato ovunque (per esempio dal Lione che è in pressing). E cedere bene, come nel caso di Ikoné e Kouame, significherebbe alimentare la speranza. Sempre se ci saranno ancora i tempi giusti.
di Napoli Magazine
09/01/2025 - 00:11
La Fiorentina ha scelto Folorunsho e Pablo Marí, ma non ritiene incedibili sia Ikoné che Kouame. Ma c’è una condizione imprescindibile: non si accettano formule che non siano con obbligo di riscatto, per questo motivo è stato respinto l’assalto di Bologna e Como che lo avrebbero preso in prestito con diritto. In linea di massima il discorso vale per Kouame, seguito sia in Italia che all’estero, c’è una spiegazione: la Fiorentina vuole fare cassa al massimo per poi dedicarsi all’attacco con un colpo mirato e con una disponibilità economica importante. Ci sono conferme totali sul gradimento per Luiz Henrique, classe 2001 del Botafogo, reduce da un 2024 straordinario e che vorrebbe tornare in Europa dalla porta principale dopo l’esperienza non positiva con il Betis. La valutazione è di circa 30 milioni, ci si può lavorare sapendo che stiamo parlando di un talento molto ammirato ovunque (per esempio dal Lione che è in pressing). E cedere bene, come nel caso di Ikoné e Kouame, significherebbe alimentare la speranza. Sempre se ci saranno ancora i tempi giusti.