Cultura & Gossip
A NAPOLI - Doppio appuntamento con Dissonanzen: domenica 30 novembre al Monastero delle Trentatré concerto “Underground”, lunedì 1 dicembre al Riot incontro “Fare (quale?) musica a Napoli”
27.11.2025 14:50 di Napoli Magazine
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Doppio appuntamento per Ensemble Dissonanzen con il concerto “Underground” al Monastero delle Trentatré domenica 30 novembre, alle ore 19, e al Riot lunedì 1° dicembre, alle ore 17.30, con l’incontro “Fare (quale?) musica a Napoli”.

“Underground” allude a ciò che si sviluppa sotto la superficie: linguaggi nascosti, energie sotterranee, estetiche di confine. Un’idea che rispecchia perfettamente lo spirito dei due interpreti, entrambi provenienti da solide radici nella chitarra classica, ma orientati verso percorsi di ricerca radicalmente diversi e complementari: Tallini nella collaborazione con i compositori e nella sperimentazione delle tecniche estese, Cappelli nell’improvvisazione e nell’incontro con la scena Downtown di New York.

Il concerto di domenica 30 novembre, alle ore 19, al Monastero delle Trentatré, in via Armani n. 16 a Napoli, propone un viaggio attraverso quasi un secolo di musica, dalle prime avanguardie del Novecento alle scritture più recenti, alternando repertorio colto, sperimentazione, gestualità sonora e improvvisazione. Il progetto trova nel contesto culturale napoletano e nella programmazione di Dissonanzen il luogo ideale per manifestarsi. “Underground” diventa così non soltanto un concerto, ma un’occasione di ascolto e scoperta che proietta la chitarra in un territorio nuovo, vibrante e imprevedibile.

Il programma prevede l’esecuzione di “Sonata for Two Voices” (1933) di John Cage, un lavoro giovanile e sorprendentemente visionario, costruito su un rigoroso principio seriale e destinato a una qualunque coppia di strumenti capaci di coprire la tessitura richiesta. “Quando le montagne si colorano di rosa” (1988) di Stefano Scodanibbio, una pagina fisica e tattile, dove la scrittura nasce direttamente dalla manualità strumentale. “Raw” (2019) di Vincenzo Giulio Gualtieri è dedicato ad Arturo Tallini, un brano che esplora micro-gesti sonori, effetti estesi e materiali acustici quasi elettronici. “Amygdala” (2002) di Elliott Sharp è un brano commissionato da Marco Cappelli per l’“Extreme Guitar Project” e l’opera trasferisce sulla chitarra il linguaggio crudo e pulsante della Downtown newyorkese. “Vier Stücke” (1959) di Ernst Krenek è una brillante scrittura neo-seriale, ironica e mobile, per due strumenti melodici o due chitarre. “Serenade pour deux guitares” (1956) di André Jolivet è tra le opere più innovative del suo tempo per duo chitarristico, scritta per la celebre coppia Ida Presti e Alexandre Lagoya.

Gli interpreti

Marco Cappelli, chitarrista, improvvisatore e compositore, vive tra Palermo e New York. È attivo sulla scena internazionale e collabora con artisti di grande rilievo in ambito contemporaneo, jazz, multimediale e performativo. Cofondatore dell’Ensemble Dissonanzen, ha pubblicato numerosi album per etichette come Tzadik, Mode Records, Cuneiform, Da Vinci. Nel 2022 ha fondato l’etichetta 41st Parallel Records, ponte musicale tra Napoli e New York.

Arturo Tallini è considerato uno dei principali interpreti della musica contemporanea per chitarra. Ha collaborato con importanti compositori e istituzioni internazionali, ed è docente presso il Conservatorio di Santa Cecilia e l’Accademia Internazionale di Imola. Il suo recente album Changes (Naxos) è stato accolto tra le migliori produzioni del 2023 dalla rivista Klassik Heute.

Lunedì 1° dicembre, alle ore 17.30, al Riot, in via San Biagio dei Librai n. 39 a Napoli, si svolge “Fare (quale?) musica a Napoli. Una discussione” in occasione della pubblicazione di “Ensemble Dissonanzen. Trent’anni di musica contemporanea a Napoli”, a cura di Francesca Odilia Bellino e Antonio Mastrogiacomo ed edito da Cronopio. Come dichiara lo stesso Mastrogiacomo «Org ò nizzare un incontro sulla musica a Napoli significa dare voce a una domanda ancora aperta: come può una città ricca di tradizione e immaginario confrontarsi davvero con la contemporaneità? È un atto politico e culturale, necessario per riconoscere chi sperimenta, chi innova, chi immagina nuovi spazi sonori fuori dai confini istituzionali. Napoli è un laboratorio vivo: parlarne oggi vuol dire decidere in che modo questa energia può diventare futuro».

Per l’incontro intervengono Francesca Odilia Bellino, Maria De Vivo, Fabrizio Elvetico, Chiara Mallozzi, Patrizio Marrone, Antonio Mastrogiacomo, Eugenio Ottieri, Pasquale Punzo, Marco Sannini, Rosalba Quindici e Pasquale Scialò.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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A NAPOLI - Doppio appuntamento con Dissonanzen: domenica 30 novembre al Monastero delle Trentatré concerto “Underground”, lunedì 1 dicembre al Riot incontro “Fare (quale?) musica a Napoli”

di Napoli Magazine

27/11/2025 - 14:50

Doppio appuntamento per Ensemble Dissonanzen con il concerto “Underground” al Monastero delle Trentatré domenica 30 novembre, alle ore 19, e al Riot lunedì 1° dicembre, alle ore 17.30, con l’incontro “Fare (quale?) musica a Napoli”.

“Underground” allude a ciò che si sviluppa sotto la superficie: linguaggi nascosti, energie sotterranee, estetiche di confine. Un’idea che rispecchia perfettamente lo spirito dei due interpreti, entrambi provenienti da solide radici nella chitarra classica, ma orientati verso percorsi di ricerca radicalmente diversi e complementari: Tallini nella collaborazione con i compositori e nella sperimentazione delle tecniche estese, Cappelli nell’improvvisazione e nell’incontro con la scena Downtown di New York.

Il concerto di domenica 30 novembre, alle ore 19, al Monastero delle Trentatré, in via Armani n. 16 a Napoli, propone un viaggio attraverso quasi un secolo di musica, dalle prime avanguardie del Novecento alle scritture più recenti, alternando repertorio colto, sperimentazione, gestualità sonora e improvvisazione. Il progetto trova nel contesto culturale napoletano e nella programmazione di Dissonanzen il luogo ideale per manifestarsi. “Underground” diventa così non soltanto un concerto, ma un’occasione di ascolto e scoperta che proietta la chitarra in un territorio nuovo, vibrante e imprevedibile.

Il programma prevede l’esecuzione di “Sonata for Two Voices” (1933) di John Cage, un lavoro giovanile e sorprendentemente visionario, costruito su un rigoroso principio seriale e destinato a una qualunque coppia di strumenti capaci di coprire la tessitura richiesta. “Quando le montagne si colorano di rosa” (1988) di Stefano Scodanibbio, una pagina fisica e tattile, dove la scrittura nasce direttamente dalla manualità strumentale. “Raw” (2019) di Vincenzo Giulio Gualtieri è dedicato ad Arturo Tallini, un brano che esplora micro-gesti sonori, effetti estesi e materiali acustici quasi elettronici. “Amygdala” (2002) di Elliott Sharp è un brano commissionato da Marco Cappelli per l’“Extreme Guitar Project” e l’opera trasferisce sulla chitarra il linguaggio crudo e pulsante della Downtown newyorkese. “Vier Stücke” (1959) di Ernst Krenek è una brillante scrittura neo-seriale, ironica e mobile, per due strumenti melodici o due chitarre. “Serenade pour deux guitares” (1956) di André Jolivet è tra le opere più innovative del suo tempo per duo chitarristico, scritta per la celebre coppia Ida Presti e Alexandre Lagoya.

Gli interpreti

Marco Cappelli, chitarrista, improvvisatore e compositore, vive tra Palermo e New York. È attivo sulla scena internazionale e collabora con artisti di grande rilievo in ambito contemporaneo, jazz, multimediale e performativo. Cofondatore dell’Ensemble Dissonanzen, ha pubblicato numerosi album per etichette come Tzadik, Mode Records, Cuneiform, Da Vinci. Nel 2022 ha fondato l’etichetta 41st Parallel Records, ponte musicale tra Napoli e New York.

Arturo Tallini è considerato uno dei principali interpreti della musica contemporanea per chitarra. Ha collaborato con importanti compositori e istituzioni internazionali, ed è docente presso il Conservatorio di Santa Cecilia e l’Accademia Internazionale di Imola. Il suo recente album Changes (Naxos) è stato accolto tra le migliori produzioni del 2023 dalla rivista Klassik Heute.

Lunedì 1° dicembre, alle ore 17.30, al Riot, in via San Biagio dei Librai n. 39 a Napoli, si svolge “Fare (quale?) musica a Napoli. Una discussione” in occasione della pubblicazione di “Ensemble Dissonanzen. Trent’anni di musica contemporanea a Napoli”, a cura di Francesca Odilia Bellino e Antonio Mastrogiacomo ed edito da Cronopio. Come dichiara lo stesso Mastrogiacomo «Org ò nizzare un incontro sulla musica a Napoli significa dare voce a una domanda ancora aperta: come può una città ricca di tradizione e immaginario confrontarsi davvero con la contemporaneità? È un atto politico e culturale, necessario per riconoscere chi sperimenta, chi innova, chi immagina nuovi spazi sonori fuori dai confini istituzionali. Napoli è un laboratorio vivo: parlarne oggi vuol dire decidere in che modo questa energia può diventare futuro».

Per l’incontro intervengono Francesca Odilia Bellino, Maria De Vivo, Fabrizio Elvetico, Chiara Mallozzi, Patrizio Marrone, Antonio Mastrogiacomo, Eugenio Ottieri, Pasquale Punzo, Marco Sannini, Rosalba Quindici e Pasquale Scialò.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.