Cultura & Gossip
A NAPOLI - Lucian Ban e Mat Maneri con Transylvanian Dance danno il via alla nuova stagione musicale di Dissonanzen
06.05.2025 15:06 di Napoli Magazine

Da oltre trent’anni Dissonanzen naviga nelle acque della sperimentazione musicale e dei linguaggi artistici contemporanei con spirito curioso e aperto. Proprio per questo motivo la nuova stagione musicale si intitola Navigazioni e prenderà il via sabato 10 maggio nella Sala Maria Lorenza Longo, refettorio Monastero delle Trentatré, in Via Armanni 16. Alle ore 20.30, si terrà l’atteso concerto di due grandi artisti statunitensi ECM, il violista Mat Maneri e il pianista Lucian Ban, impegnati nel loro nuovo progetto Transylvanian Dance. Tra i migliori dischi dell'anno nel 2024 per moltissime riviste specializzate, tra cui All About Jazz, Transylvanian Dance è composto da arrangiamenti di vari canti popolari raccolti da Béla Bartók in Transilvania, eseguiti con enorme complicità e rispetto dal duo, che imprime la propria personalità sull’antico folklore rumeno e lo porta nel XXI secolo senza snaturarne l’essenza. A più di un decennio dal loro inizio come duo, Lucian Ban e Mat Maneri sono rinomati per le loro fusioni di folk transilvano con l’improvvisazione, per la loro esplorazione della musica classica europea del XX secolo con il jazz e per la loro ricerca di un ideale di jazz da camera moderno.

Info www.dissonanzen.it

 

Il compositore ungherese del XX secolo Béla Bartók amava la musica popolare della Transilvania, nella Romania occidentale. Ebbe un'illuminazione nel 1904, quando sentì una diciottenne cantare canzoni del suo villaggio transilvano, e ben presto si mise in viaggio alla ricerca di altra musica. Tra il 1909 e il 1917 trascrisse migliaia di melodie, registrando centinaia di musicisti folk su cilindri di cera e avrebbe definito il completamento della sua ricerca sulla musica popolare transilvana "l'obiettivo della mia vita". La profonda conoscenza e la bellezza di questi antichi canti popolari cambieranno per sempre la sua visione compositiva. Un secolo dopo, due eccezionali improvvisatori – il violista Mat Maneri e il pianista Lucian Ban – traggono nuova ispirazione dalla musica che alimentò l'immaginazione di Bartók, rivisitando canti natalizi, lamentazioni, canzoni d'amore, canti di dote e altro ancora attraverso il loro sound in duo unico e il concetto di improvvisazione.

Traendo spunto dal loro album NPR dell'anno Transylvanian Folk Songs (Sunnyside 2020) e dal progetto ECM Records del 2024 Transylvanian Dance, il pianista Lucian Ban e il violista Mat Maneri reinterpreteranno attraverso l'improvvisazione le registrazioni sul campo di Béla Bartók di canzoni popolari della Transilvania, per riportare in vita canzoni secolari attraverso esibizioni dal vivo, audio dalle registrazioni originali su cilindro di cera di Edison, rari manoscritti e fotografie scattate dallo stesso Bartók durante le sue gite didattiche.

Nel corso di una carriera lunga trentacinque anni, Mat Maneri ha definito la voce della viola e del violino nel jazz e nella musica improvvisata. Nato a Brooklyn nel 1969, Maneri si è affermato a livello internazionale come uno degli artisti più originali e coinvolgenti della sua generazione, apprezzato per il suo elevato grado di individualismo, il suo peculiare connubio tra jazz e musica microtonale e il suo lavoro con icone della musica improvvisata del XX secolo. Ha collaborato con maestri come Cecil Taylor, Paul Bley, Paul Motian e William Parker, e con influenti bandleader come Vijay Iyer, Matthew Shipp, Marilyn Crispell, Joelle Leandre, Kris Davis, Tim Berne e Craig Taborn, ecc., riflettendo un crescente consenso su Maneri come figura centrale nella musica creativa americana. Definito "Un nome da tenere d'occhio" dal The Guardian e "uno dei pianisti più talentuosi ad essersi trasferiti a New York" (B. Gallanter, DMG), Lucian Ban è un pianista e compositore nato in Romania e residente a New York, noto per le sue fusioni tra folk transilvano e improvvisazione, per la sua esplorazione della musica classica europea del XX secolo e del jazz e per la sua ricerca di un ideale di jazz da camera moderno. La sua musica è stata descritta come un "trionfo di comunicazione emotiva e musicale" (All About Jazz), "non ortodossa ma di una bellezza ipnotica" (The Guardian) e dotata di "un'affascinante atemporalità e una forte forza vitale" (Downbeat). Ha registrato 24 album a suo nome per Sunnyside, CIMP ed ECM con alcuni dei musicisti più importanti del jazz e della musica improvvisata e mantiene un fitto programma di tournée.

 

Navigazioni proseguirà il 25 maggio, sempre nella Sala Maria Lorenza Longo del Monastero delle Trentatré in Via Armanni 16, con un concerto del duo costituito da Luca Iovine (clarinetto) e Manuela Albano (violoncello) dal titolo Disco-Toccata, l’Antico e il Moderno, con musiche di Ludwig van Beethoven, Jean Philippe Rameau, Guillaume Connesson, Svante Henryson. Il 12 giugno, alle ore 20.30, presso il Museo Darwin-Dohrn in Villa Comunale, in collaborazione con la Fondazione Dohrn, l’Ensemble Dissonanzen (Tommaso Rossi, flauti; Nicola Pisani, sax; Francesco Caligiuri, sax baritono e clarinetto basso; Marco Sannini, tromba e flicorno; Marco Fazzari, batteria e percussioni) sarà protagonista in un progetto che vedrà la presenza del grande virtuoso francese Michel Godard al serpentone e la voce di Simona Boo, in un progetto dal titolo Anemos - Il respiro del nostro mare, con musiche di Marco Sannini, direttore artistico dell’Associazione Dissonanzen.

Infine, dal 3 al 5 giugno, sempre alle ore 20:30, il Museo Darwin-Dohrn ospita Il Cinema Suona!, ormai un classico della programmazione di Dissonanzen, dedicata alla sonorizzazione dal vivo di capolavori del cinema muto. Si parte il 3 giugno con Man Ray Movies, ripresa di uno storico progetto a cura dell’Ensemble Dissonanzen (Tommaso Rossi, flauti: marco Sannini, tromba; Marco Cappelli, chitarra; Ciro Longobardi, pianoforte), con musiche di e da Erik Satie. Il 4 giugno sarà la volta Dalla terra alla luna: i film di Georges Mèliès, con musiche di Alessandro Calabrese e la presenza di Gabriella Romano, voce; Matteo Errico, basso e Francesca Savarese, tastiere; il 5 giugno la rassegna si chiude con Silly Simphony (Le sinfonie allegre), progetto dedicato agli short cartoons prodotti dalla Disney negli anni Trenta. Le musiche sono di Sara Pia Panariello e Emanuele Zuppaldi, che sono anche gli esecutori, rispettivamente alla voce e alle tastiere, insieme con Emanuele Zuppaldi al basso.

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A NAPOLI - Lucian Ban e Mat Maneri con Transylvanian Dance danno il via alla nuova stagione musicale di Dissonanzen

di Napoli Magazine

06/05/2025 - 15:06

Da oltre trent’anni Dissonanzen naviga nelle acque della sperimentazione musicale e dei linguaggi artistici contemporanei con spirito curioso e aperto. Proprio per questo motivo la nuova stagione musicale si intitola Navigazioni e prenderà il via sabato 10 maggio nella Sala Maria Lorenza Longo, refettorio Monastero delle Trentatré, in Via Armanni 16. Alle ore 20.30, si terrà l’atteso concerto di due grandi artisti statunitensi ECM, il violista Mat Maneri e il pianista Lucian Ban, impegnati nel loro nuovo progetto Transylvanian Dance. Tra i migliori dischi dell'anno nel 2024 per moltissime riviste specializzate, tra cui All About Jazz, Transylvanian Dance è composto da arrangiamenti di vari canti popolari raccolti da Béla Bartók in Transilvania, eseguiti con enorme complicità e rispetto dal duo, che imprime la propria personalità sull’antico folklore rumeno e lo porta nel XXI secolo senza snaturarne l’essenza. A più di un decennio dal loro inizio come duo, Lucian Ban e Mat Maneri sono rinomati per le loro fusioni di folk transilvano con l’improvvisazione, per la loro esplorazione della musica classica europea del XX secolo con il jazz e per la loro ricerca di un ideale di jazz da camera moderno.

Info www.dissonanzen.it

 

Il compositore ungherese del XX secolo Béla Bartók amava la musica popolare della Transilvania, nella Romania occidentale. Ebbe un'illuminazione nel 1904, quando sentì una diciottenne cantare canzoni del suo villaggio transilvano, e ben presto si mise in viaggio alla ricerca di altra musica. Tra il 1909 e il 1917 trascrisse migliaia di melodie, registrando centinaia di musicisti folk su cilindri di cera e avrebbe definito il completamento della sua ricerca sulla musica popolare transilvana "l'obiettivo della mia vita". La profonda conoscenza e la bellezza di questi antichi canti popolari cambieranno per sempre la sua visione compositiva. Un secolo dopo, due eccezionali improvvisatori – il violista Mat Maneri e il pianista Lucian Ban – traggono nuova ispirazione dalla musica che alimentò l'immaginazione di Bartók, rivisitando canti natalizi, lamentazioni, canzoni d'amore, canti di dote e altro ancora attraverso il loro sound in duo unico e il concetto di improvvisazione.

Traendo spunto dal loro album NPR dell'anno Transylvanian Folk Songs (Sunnyside 2020) e dal progetto ECM Records del 2024 Transylvanian Dance, il pianista Lucian Ban e il violista Mat Maneri reinterpreteranno attraverso l'improvvisazione le registrazioni sul campo di Béla Bartók di canzoni popolari della Transilvania, per riportare in vita canzoni secolari attraverso esibizioni dal vivo, audio dalle registrazioni originali su cilindro di cera di Edison, rari manoscritti e fotografie scattate dallo stesso Bartók durante le sue gite didattiche.

Nel corso di una carriera lunga trentacinque anni, Mat Maneri ha definito la voce della viola e del violino nel jazz e nella musica improvvisata. Nato a Brooklyn nel 1969, Maneri si è affermato a livello internazionale come uno degli artisti più originali e coinvolgenti della sua generazione, apprezzato per il suo elevato grado di individualismo, il suo peculiare connubio tra jazz e musica microtonale e il suo lavoro con icone della musica improvvisata del XX secolo. Ha collaborato con maestri come Cecil Taylor, Paul Bley, Paul Motian e William Parker, e con influenti bandleader come Vijay Iyer, Matthew Shipp, Marilyn Crispell, Joelle Leandre, Kris Davis, Tim Berne e Craig Taborn, ecc., riflettendo un crescente consenso su Maneri come figura centrale nella musica creativa americana. Definito "Un nome da tenere d'occhio" dal The Guardian e "uno dei pianisti più talentuosi ad essersi trasferiti a New York" (B. Gallanter, DMG), Lucian Ban è un pianista e compositore nato in Romania e residente a New York, noto per le sue fusioni tra folk transilvano e improvvisazione, per la sua esplorazione della musica classica europea del XX secolo e del jazz e per la sua ricerca di un ideale di jazz da camera moderno. La sua musica è stata descritta come un "trionfo di comunicazione emotiva e musicale" (All About Jazz), "non ortodossa ma di una bellezza ipnotica" (The Guardian) e dotata di "un'affascinante atemporalità e una forte forza vitale" (Downbeat). Ha registrato 24 album a suo nome per Sunnyside, CIMP ed ECM con alcuni dei musicisti più importanti del jazz e della musica improvvisata e mantiene un fitto programma di tournée.

 

Navigazioni proseguirà il 25 maggio, sempre nella Sala Maria Lorenza Longo del Monastero delle Trentatré in Via Armanni 16, con un concerto del duo costituito da Luca Iovine (clarinetto) e Manuela Albano (violoncello) dal titolo Disco-Toccata, l’Antico e il Moderno, con musiche di Ludwig van Beethoven, Jean Philippe Rameau, Guillaume Connesson, Svante Henryson. Il 12 giugno, alle ore 20.30, presso il Museo Darwin-Dohrn in Villa Comunale, in collaborazione con la Fondazione Dohrn, l’Ensemble Dissonanzen (Tommaso Rossi, flauti; Nicola Pisani, sax; Francesco Caligiuri, sax baritono e clarinetto basso; Marco Sannini, tromba e flicorno; Marco Fazzari, batteria e percussioni) sarà protagonista in un progetto che vedrà la presenza del grande virtuoso francese Michel Godard al serpentone e la voce di Simona Boo, in un progetto dal titolo Anemos - Il respiro del nostro mare, con musiche di Marco Sannini, direttore artistico dell’Associazione Dissonanzen.

Infine, dal 3 al 5 giugno, sempre alle ore 20:30, il Museo Darwin-Dohrn ospita Il Cinema Suona!, ormai un classico della programmazione di Dissonanzen, dedicata alla sonorizzazione dal vivo di capolavori del cinema muto. Si parte il 3 giugno con Man Ray Movies, ripresa di uno storico progetto a cura dell’Ensemble Dissonanzen (Tommaso Rossi, flauti: marco Sannini, tromba; Marco Cappelli, chitarra; Ciro Longobardi, pianoforte), con musiche di e da Erik Satie. Il 4 giugno sarà la volta Dalla terra alla luna: i film di Georges Mèliès, con musiche di Alessandro Calabrese e la presenza di Gabriella Romano, voce; Matteo Errico, basso e Francesca Savarese, tastiere; il 5 giugno la rassegna si chiude con Silly Simphony (Le sinfonie allegre), progetto dedicato agli short cartoons prodotti dalla Disney negli anni Trenta. Le musiche sono di Sara Pia Panariello e Emanuele Zuppaldi, che sono anche gli esecutori, rispettivamente alla voce e alle tastiere, insieme con Emanuele Zuppaldi al basso.