La trentesima edizione del festival Ethnos si conclude nella città di Napoli. Il viaggio musicale della rassegna internazionale della world music ideata e diretta da Gigi Di Luca giunge nel capoluogo partenopeo dal 2 al 5 ottobre 2025, con quattro giorni dedicati alla musica e al cinema, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Nella Chiesa di Santa Maria Donnalbina (nel cuore del centro storico di Napoli) sono in programma gli appuntamenti conclusivi della lunga edizione itinerante che celebra il trentennale di Ethnos, che ha visto alternarsi nell’arco di un mese artisti provenienti da 18 paesi del mondo, in scena in 8 comuni vesuviani.
Tra gli eventi di questo week end: l'ensemble Chakâm che unisce il târ di Sogol Mirzaei (Iran) al suono del qanun di Farah Fersi (Tunisia) e della viola da gamba della francese Marie-Suzanne de Loye il 2 ottobre alle ore 21, le spagnole Caamaño & Ameixeiras, tra i nomi di punta della nuova scena tradizionale galiziana il 3 ottobre alle ore 21, anticipate da "Corzani Airlines”, un incontro/conferenza condotta dal giornalista Valerio Corzani, alle ore 19 all’auditorium della Chiesa di Santa Maria Donnalbina.
Tre anche gli appuntamenti dedicati al cinema, novità di questa edizione, con la proiezione ad ingresso gratuito di alcune opere cinematografiche legate alle musiche e culture del mondo. Tre i titoli in cartellone: si inizia con “The Silence” del regista e sceneggiatore iraniano Mohsen Makhmalbaf, il 2 ottobre alle ore 19, per poi proseguire con “Soundtrack to a Coup d’État, documentario del belga Johan Grimonprez che esplora il ruolo della musica come forma di resistenza politica e strumento di coscienza civile, sabato 4 ottobre alle 20.30.
A chiudere questa edizione, domenica 5 ottobre alle ore 20.30, sarà “Buena Vista Social Club” del cineasta tedesco Wim Wenders che in questo docufilm segue a Cuba il chitarrista Ry Cooder, che registra un album con i migliori musicisti del paese: Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara Portuondo, Eliades Ochoa.
«In questi 30 anni e con questa edizione abbiamo sostenuto e raccontato storie e progetti musicali declinati attraverso le tematiche di resistenza, diversità, territorio, comunità e generazioni, senza mai cedere alle mode del momento. Ethnos ha sempre raccontato e valorizzato le infinite umanità che sono presenti dietro le storie, i volti e le sonorità degli artisti che ci hanno accompagnato in queste tre decadi» dichiara l’ideatore e direttore artistico, Gigi Di Luca
La tappa napoletana del festival Ethnos è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli Città della Musica e organizzata da La Bazzarra.
Tutti gli eventi nei comuni vesuviani sono promossi e finanziati dalla Regione Campania attraverso Scabec, sostenuti dal Ministero della Cultura, Nuovo Imaie, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con il contributo dei comuni coinvolti nel progetto, della Banca di Credito Popolare, il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
di Napoli Magazine
30/09/2025 - 17:30
La trentesima edizione del festival Ethnos si conclude nella città di Napoli. Il viaggio musicale della rassegna internazionale della world music ideata e diretta da Gigi Di Luca giunge nel capoluogo partenopeo dal 2 al 5 ottobre 2025, con quattro giorni dedicati alla musica e al cinema, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Nella Chiesa di Santa Maria Donnalbina (nel cuore del centro storico di Napoli) sono in programma gli appuntamenti conclusivi della lunga edizione itinerante che celebra il trentennale di Ethnos, che ha visto alternarsi nell’arco di un mese artisti provenienti da 18 paesi del mondo, in scena in 8 comuni vesuviani.
Tra gli eventi di questo week end: l'ensemble Chakâm che unisce il târ di Sogol Mirzaei (Iran) al suono del qanun di Farah Fersi (Tunisia) e della viola da gamba della francese Marie-Suzanne de Loye il 2 ottobre alle ore 21, le spagnole Caamaño & Ameixeiras, tra i nomi di punta della nuova scena tradizionale galiziana il 3 ottobre alle ore 21, anticipate da "Corzani Airlines”, un incontro/conferenza condotta dal giornalista Valerio Corzani, alle ore 19 all’auditorium della Chiesa di Santa Maria Donnalbina.
Tre anche gli appuntamenti dedicati al cinema, novità di questa edizione, con la proiezione ad ingresso gratuito di alcune opere cinematografiche legate alle musiche e culture del mondo. Tre i titoli in cartellone: si inizia con “The Silence” del regista e sceneggiatore iraniano Mohsen Makhmalbaf, il 2 ottobre alle ore 19, per poi proseguire con “Soundtrack to a Coup d’État, documentario del belga Johan Grimonprez che esplora il ruolo della musica come forma di resistenza politica e strumento di coscienza civile, sabato 4 ottobre alle 20.30.
A chiudere questa edizione, domenica 5 ottobre alle ore 20.30, sarà “Buena Vista Social Club” del cineasta tedesco Wim Wenders che in questo docufilm segue a Cuba il chitarrista Ry Cooder, che registra un album con i migliori musicisti del paese: Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara Portuondo, Eliades Ochoa.
«In questi 30 anni e con questa edizione abbiamo sostenuto e raccontato storie e progetti musicali declinati attraverso le tematiche di resistenza, diversità, territorio, comunità e generazioni, senza mai cedere alle mode del momento. Ethnos ha sempre raccontato e valorizzato le infinite umanità che sono presenti dietro le storie, i volti e le sonorità degli artisti che ci hanno accompagnato in queste tre decadi» dichiara l’ideatore e direttore artistico, Gigi Di Luca
La tappa napoletana del festival Ethnos è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli Città della Musica e organizzata da La Bazzarra.
Tutti gli eventi nei comuni vesuviani sono promossi e finanziati dalla Regione Campania attraverso Scabec, sostenuti dal Ministero della Cultura, Nuovo Imaie, Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con il contributo dei comuni coinvolti nel progetto, della Banca di Credito Popolare, il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e la collaborazione del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.