“Ho scritto una canzone che mi è venuta dal cuore e che parla del nostro fiato sospeso per gli amici della Global Sumud Flottilla e per il genocidio palestinese. Ho deciso di metterla scaricabile gratuitamente sul mio sito perché non voglio usare piattaforme coinvolte in armi e propagande di dittatori e per questo ringrazio il presidente della mia etichetta Andrea Rosi (Sony Music) per avermelo concesso. Ringrazio Valerio Recenti con il quale ho registrato e “prodotto” il brano in 10 ore. Ringrazio voi “per i download” e per le condivisioni perché sarete voi a diffonderlo.
Ci vediamo in tour. PALESTINA LIBERA! LA PACE È L’UNICA VITTORIA SEMPRE!”
Con queste poche e semplici parole PIERO PELU’ ha annunciato ai suoi fan l’uscita di un brano inedito dal titolo “SOS”, una canzone nata non per logiche discografiche o di promozione ma per una urgenza umana prima di tutto: Dire no a quanto sta accadendo in Palestina. Pelù, da sempre coinvolto in attività sociali a tutela dei dimenticati del mondo e delle vittime delle guerre e dell’ambiente, ha voluto regalare al pubblico “SOS” rendendola disponibile sul suo sito ufficiale, pieropelu.net, una scelta in coerenza con le sue idee.
Questo il testo del brano:
Per quanto tempo ancora
Mangeremo pane e violenza
E quante volte ancora saremo bambini in mano ai vampiri
Tra quanti anni ancora
La pace sarà per tutti e di tutti i colori
Di tutti i colori, per tutti e di tutti i colori?
E ora…basta! Questa è la fine dell’umanità della libertà
O quel che ne resta
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
Per quanto tempo ancora useremo le armi
Per salvare la pace!
E alzeremo muraglie per nasconder menzogne
Matrigne con facce di legno?
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
La la la la fuori! La la la la
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori…fuori…fuori
Meno di un mese fa il rocker fiorentino ha riunito artisti amici a Firenze per il concerto S.O.S. PALESTINA!, concerto che verrà replicato il prossimo anno sempre per raccogliere fondi per le attività di Medici Senza Frontiere in Palestina. Appuntamento alla Visarno Arena di Firenze il 20 giugno 2026 (biglietti già disponibili su ticketone).
Martedì 6 ottobre PELÙ e i suoi Bandidos arriveranno a Milano (Magazzini Generali Via Pietrasanta 14) per l’ultima parte del tour, il suo personale Giubileo del Rock, l’occasione per festeggiare 4 importanti anniversari: 40 anni di “Desaparecido”, 35 anni di “El Diablo”, 30 anni di “Spirito”, 25 anni di “Né buoni né cattivi” e 5 anni di “Pugili Fragili”.
Dopo Milano (dove sono disponibili gli ultimi biglietti) gli appuntamenti sono il 10 ottobre al Viper Theatre di BAGNO A RIPOLI (FI – Piazza Umberto I 14) e il 12 ottobre a ROMA (Largo Venue Via Biordo Michelotti 2). I biglietti per Firenze e Roma sono esauriti. Per info friendsandpartners.it.
Anche per queste ultime date PIERO PELÙ tornerà con i suoi Bandidos (Amudi Safa alla chitarra, Luca Martelli “Mitraglia” alla batteria e Max Gelsi “Sigel” al basso) e con la partecipazione straordinaria del mitico Don Aiazzi dei Litfiba, le ultime tre occasioni per alzare i calici e festeggiare con il popolo del Rock passando in rassegna la storia del rocker fiorentino e dei LITFIBA fino ad arrivare all’ultimo disco di Pelù “DESERTI”, un mix di passato e presente che conferma come Pelù sia riuscito e riesca ancora oggi a rendere il rock una musica senza limiti di generazione e senza limiti di tempo.
Sarà un nuovo viaggio che navigherà tra i momenti fondamentali per la sua lunga carriera come “Né buoni né cattivi”, il suo primo lavoro da solista del 2000 in cui ha esplorato suoni e generi e “Spirito”, l’album del 1995 che arrivò come una scarica elettrica nella vita del rocker, un disco quasi grunge co-prodotto insieme a Rick Parashar dei Pearl Jam che ha segnato un nuovo percorso fatto di suoni più ampi, di contaminazioni e nuovi ritmi (“Spirito - racconta Piero Pelù - è stato, ed è ancora oggi, un grido di ribellione rinnovato rispetto a Terremoto, un inno alla libertà e alla vita, un manifesto per chi non accetta muri né confini, per chi crede che la musica possa abbattere qualsiasi limite”).
La scaletta del tour non potrà dimenticare “El Diablo”, l’album del 1990 che è diventato un simbolo, un viaggio di puro rock latino e passioni, segnato da rivoluzioni umane e musicali, grandi perdite e rinascite esplosive, “un album - come racconta Pelù - che è diventato epocale per sua natura e non per calcolo, un culto spontaneo che ancora oggi fa vibrare le corde fisiche e le corde dell’anima(L) che tutti abbiamo dentro, tutta roba che si è affinata col tempo e che con migliaia di concerti è arrivata a livelli potentissimi”.
IL RITORNO DEL DIABLO TOUR 2025 sarà l’occasione per festeggiare un altro momento fondamentale nella storia del rock italiano: era il 1985 e i LITFIBA pubblicarono “Desaparecido”, la loro voce, la loro ribellione, il loro manifesto, “Trentatré minuti di puro fuoco, un viaggio breve ma intenso, che ha scosso tutto. E quest’anno siamo pronti a farlo esplodere di nuovo. Riguardando queste vecchie foto - ricorda Pelù - non posso che pensare a quanto eravamo affamati di cambiare tutto”.
Il prossimo 10,11 e 12 novembre arriverà nei cinema italiani “PIERO PELÙ. RUMORE DENTRO”, una storia potente e universale diretta da Francesco Fei e presentata in anteprima assoluta Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Durante una sessione di registrazione, nell’ottobre 2022, uno shock acustico provoca a Piero un danno permanente al nervo acustico. Da quel momento, niente è stato più come prima.
PIERO PELÙ. RUMORE DENTRO racconta il viaggio profondo dell’artista nel proprio mondo interiore, verso una nuova normalità e nuovi stimoli creativi dopo la depressione provocata dall’incidente, in un road movie che riflette su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura rivoluzionaria della scena musicale italiana.
di Napoli Magazine
04/10/2025 - 12:17
“Ho scritto una canzone che mi è venuta dal cuore e che parla del nostro fiato sospeso per gli amici della Global Sumud Flottilla e per il genocidio palestinese. Ho deciso di metterla scaricabile gratuitamente sul mio sito perché non voglio usare piattaforme coinvolte in armi e propagande di dittatori e per questo ringrazio il presidente della mia etichetta Andrea Rosi (Sony Music) per avermelo concesso. Ringrazio Valerio Recenti con il quale ho registrato e “prodotto” il brano in 10 ore. Ringrazio voi “per i download” e per le condivisioni perché sarete voi a diffonderlo.
Ci vediamo in tour. PALESTINA LIBERA! LA PACE È L’UNICA VITTORIA SEMPRE!”
Con queste poche e semplici parole PIERO PELU’ ha annunciato ai suoi fan l’uscita di un brano inedito dal titolo “SOS”, una canzone nata non per logiche discografiche o di promozione ma per una urgenza umana prima di tutto: Dire no a quanto sta accadendo in Palestina. Pelù, da sempre coinvolto in attività sociali a tutela dei dimenticati del mondo e delle vittime delle guerre e dell’ambiente, ha voluto regalare al pubblico “SOS” rendendola disponibile sul suo sito ufficiale, pieropelu.net, una scelta in coerenza con le sue idee.
Questo il testo del brano:
Per quanto tempo ancora
Mangeremo pane e violenza
E quante volte ancora saremo bambini in mano ai vampiri
Tra quanti anni ancora
La pace sarà per tutti e di tutti i colori
Di tutti i colori, per tutti e di tutti i colori?
E ora…basta! Questa è la fine dell’umanità della libertà
O quel che ne resta
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
Per quanto tempo ancora useremo le armi
Per salvare la pace!
E alzeremo muraglie per nasconder menzogne
Matrigne con facce di legno?
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori
La la la la fuori! La la la la
Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano,
Non ridono, questa è la fine dell’umanità
Questa è la fine dell’umanità
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E far esplodere i colori
Esse o esse voglio diritto alla felicità
E l’odio puoi tenerlo fuori…fuori…fuori
Meno di un mese fa il rocker fiorentino ha riunito artisti amici a Firenze per il concerto S.O.S. PALESTINA!, concerto che verrà replicato il prossimo anno sempre per raccogliere fondi per le attività di Medici Senza Frontiere in Palestina. Appuntamento alla Visarno Arena di Firenze il 20 giugno 2026 (biglietti già disponibili su ticketone).
Martedì 6 ottobre PELÙ e i suoi Bandidos arriveranno a Milano (Magazzini Generali Via Pietrasanta 14) per l’ultima parte del tour, il suo personale Giubileo del Rock, l’occasione per festeggiare 4 importanti anniversari: 40 anni di “Desaparecido”, 35 anni di “El Diablo”, 30 anni di “Spirito”, 25 anni di “Né buoni né cattivi” e 5 anni di “Pugili Fragili”.
Dopo Milano (dove sono disponibili gli ultimi biglietti) gli appuntamenti sono il 10 ottobre al Viper Theatre di BAGNO A RIPOLI (FI – Piazza Umberto I 14) e il 12 ottobre a ROMA (Largo Venue Via Biordo Michelotti 2). I biglietti per Firenze e Roma sono esauriti. Per info friendsandpartners.it.
Anche per queste ultime date PIERO PELÙ tornerà con i suoi Bandidos (Amudi Safa alla chitarra, Luca Martelli “Mitraglia” alla batteria e Max Gelsi “Sigel” al basso) e con la partecipazione straordinaria del mitico Don Aiazzi dei Litfiba, le ultime tre occasioni per alzare i calici e festeggiare con il popolo del Rock passando in rassegna la storia del rocker fiorentino e dei LITFIBA fino ad arrivare all’ultimo disco di Pelù “DESERTI”, un mix di passato e presente che conferma come Pelù sia riuscito e riesca ancora oggi a rendere il rock una musica senza limiti di generazione e senza limiti di tempo.
Sarà un nuovo viaggio che navigherà tra i momenti fondamentali per la sua lunga carriera come “Né buoni né cattivi”, il suo primo lavoro da solista del 2000 in cui ha esplorato suoni e generi e “Spirito”, l’album del 1995 che arrivò come una scarica elettrica nella vita del rocker, un disco quasi grunge co-prodotto insieme a Rick Parashar dei Pearl Jam che ha segnato un nuovo percorso fatto di suoni più ampi, di contaminazioni e nuovi ritmi (“Spirito - racconta Piero Pelù - è stato, ed è ancora oggi, un grido di ribellione rinnovato rispetto a Terremoto, un inno alla libertà e alla vita, un manifesto per chi non accetta muri né confini, per chi crede che la musica possa abbattere qualsiasi limite”).
La scaletta del tour non potrà dimenticare “El Diablo”, l’album del 1990 che è diventato un simbolo, un viaggio di puro rock latino e passioni, segnato da rivoluzioni umane e musicali, grandi perdite e rinascite esplosive, “un album - come racconta Pelù - che è diventato epocale per sua natura e non per calcolo, un culto spontaneo che ancora oggi fa vibrare le corde fisiche e le corde dell’anima(L) che tutti abbiamo dentro, tutta roba che si è affinata col tempo e che con migliaia di concerti è arrivata a livelli potentissimi”.
IL RITORNO DEL DIABLO TOUR 2025 sarà l’occasione per festeggiare un altro momento fondamentale nella storia del rock italiano: era il 1985 e i LITFIBA pubblicarono “Desaparecido”, la loro voce, la loro ribellione, il loro manifesto, “Trentatré minuti di puro fuoco, un viaggio breve ma intenso, che ha scosso tutto. E quest’anno siamo pronti a farlo esplodere di nuovo. Riguardando queste vecchie foto - ricorda Pelù - non posso che pensare a quanto eravamo affamati di cambiare tutto”.
Il prossimo 10,11 e 12 novembre arriverà nei cinema italiani “PIERO PELÙ. RUMORE DENTRO”, una storia potente e universale diretta da Francesco Fei e presentata in anteprima assoluta Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Durante una sessione di registrazione, nell’ottobre 2022, uno shock acustico provoca a Piero un danno permanente al nervo acustico. Da quel momento, niente è stato più come prima.
PIERO PELÙ. RUMORE DENTRO racconta il viaggio profondo dell’artista nel proprio mondo interiore, verso una nuova normalità e nuovi stimoli creativi dopo la depressione provocata dall’incidente, in un road movie che riflette su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura rivoluzionaria della scena musicale italiana.