Cultura & Gossip
SALA ASSOLI - "We Love Enzo", gran finale con Toni Servillo e la lettura di brani da "Partitura"
29.01.2025 12:15 di Napoli Magazine
La terza edizione di We Love Enzo si appresta a concludersi con un bilancio decisamente positivo, testimoniato dalla grande partecipazione del pubblico e dalla forte sinergia tra i numerosi teatri coinvolti. In un mese di eventi che ha spaziato tra spettacoli, mostre, proiezioni e incontri, la rassegna ha saputo unire diverse forme d'arte, dando vita a un tributo corale al poeta della scena napoletana. Oltre alla Sala Assoli-Moscato hanno preso parte palcoscenici storici e teatri indipendenti: dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale al Teatro Nuovo, le Officine del Teatro San Carlo, il Teatro Elicantropo, il TIN – Teatro Instabile Napoli, l’Avamposto Numero Zero, il Nest di San Giovanni a Teduccio, il Teatro Karol di Castellammare di Stabia e il Teatro Pasolini di Salerno. Ogni luogo ha contribuito a rendere omaggio alla straordinaria poliedricità di Moscato, creando una rete viva e dinamica che ha attraversato Napoli e la Campania, coinvolgendo il territorio in un’esplosione di creatività e collaborazione.
 
A chiudere questa edizione, una serata speciale: Toni Servillo tornerà a Sala Assoli, domenica 2 febbraio alle ore 18.00, per una lettura di brani da Partitura - Viaggio immaginario – e ostile – di Giacomo Leopardi nel ventre di Partenope, l'atto unico lirico scritto nel 1987 da Enzo appositamente per Toni, che per la fondazione di Teatri Uniti volle affiancare la voce di Moscato a quelle di Eduardo e Viviani, nel suo percorso di attraversamento della lingua poetica napoletana. Partitura, ispirata agli ultimi giorni di Giacomo Leopardi a Napoli, debuttò nel 1988 al Teatro Comunale di Caserta. Servillo, insieme a un cast eccezionale (fra gli altri Tonino Taiuti, Iaia Forte, Lalla Esposito), ne curò la regia, accompagnato da interventi pittorici di Lino Fiorito e musiche di Antonio Sinagra. Alcuni brani di Partitura sarebbero diventati il nucleo pulsante di Rasoi, lo spettacolo-manifesto di Teatri Uniti che, dal 1991 al 2000, attraversò l’Europa e il Sudamerica in una serie di memorabili tournée. Nel 1993, Partitura diventò anche un film per il cinema, diretto da Mario Martone, che vent'anni dopo si ispirò a quest’opera per alcune sequenze del suo celebre film Il giovane favoloso. Il ritorno di Toni Servillo in Sala Assoli testimonia anche la profonda vicinanza a un luogo che ha visto svilupparsi per quattro decenni numerose esperienze artistiche innovative tra teatro, danza, musica e cinema. Oggi, con Casa del Contemporaneo, questo spazio continua a custodire e a proseguire nel segno di Enzo Moscato, indicando una direzione per il futuro della scena teatrale partenopea.
 
La terza edizione di We Love Enzo non è stata solo una celebrazione della memoria, ma anche un laboratorio di nuove idee e linguaggi. Con il Premio Enzo Moscato, dedicato a giovani artisti under 35, la rassegna ha voluto dare una spinta alla nuova generazione teatrale, offrendo a chi viene dopo l'opportunità di lavorare con la poetica di Moscato. Il vincitore di questa prima edizione è il progetto Orfani Veleni, per la regia di Davide Cristiano. La giuria, composta da esperti del panorama teatrale, ha scelto questo lavoro per la sua capacità di rileggere la scrittura di Moscato in una chiave contemporanea, senza mai tradirne l'essenza. Orfani Veleni riceverà un sostegno economico e produttivo e debutterà nella stagione 2025-26 al Ridotto del Teatro Mercadante, un’occasione per dare nuova linfa alla scena teatrale emergente.
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SALA ASSOLI - "We Love Enzo", gran finale con Toni Servillo e la lettura di brani da "Partitura"

di Napoli Magazine

29/01/2025 - 12:15

La terza edizione di We Love Enzo si appresta a concludersi con un bilancio decisamente positivo, testimoniato dalla grande partecipazione del pubblico e dalla forte sinergia tra i numerosi teatri coinvolti. In un mese di eventi che ha spaziato tra spettacoli, mostre, proiezioni e incontri, la rassegna ha saputo unire diverse forme d'arte, dando vita a un tributo corale al poeta della scena napoletana. Oltre alla Sala Assoli-Moscato hanno preso parte palcoscenici storici e teatri indipendenti: dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale al Teatro Nuovo, le Officine del Teatro San Carlo, il Teatro Elicantropo, il TIN – Teatro Instabile Napoli, l’Avamposto Numero Zero, il Nest di San Giovanni a Teduccio, il Teatro Karol di Castellammare di Stabia e il Teatro Pasolini di Salerno. Ogni luogo ha contribuito a rendere omaggio alla straordinaria poliedricità di Moscato, creando una rete viva e dinamica che ha attraversato Napoli e la Campania, coinvolgendo il territorio in un’esplosione di creatività e collaborazione.
 
A chiudere questa edizione, una serata speciale: Toni Servillo tornerà a Sala Assoli, domenica 2 febbraio alle ore 18.00, per una lettura di brani da Partitura - Viaggio immaginario – e ostile – di Giacomo Leopardi nel ventre di Partenope, l'atto unico lirico scritto nel 1987 da Enzo appositamente per Toni, che per la fondazione di Teatri Uniti volle affiancare la voce di Moscato a quelle di Eduardo e Viviani, nel suo percorso di attraversamento della lingua poetica napoletana. Partitura, ispirata agli ultimi giorni di Giacomo Leopardi a Napoli, debuttò nel 1988 al Teatro Comunale di Caserta. Servillo, insieme a un cast eccezionale (fra gli altri Tonino Taiuti, Iaia Forte, Lalla Esposito), ne curò la regia, accompagnato da interventi pittorici di Lino Fiorito e musiche di Antonio Sinagra. Alcuni brani di Partitura sarebbero diventati il nucleo pulsante di Rasoi, lo spettacolo-manifesto di Teatri Uniti che, dal 1991 al 2000, attraversò l’Europa e il Sudamerica in una serie di memorabili tournée. Nel 1993, Partitura diventò anche un film per il cinema, diretto da Mario Martone, che vent'anni dopo si ispirò a quest’opera per alcune sequenze del suo celebre film Il giovane favoloso. Il ritorno di Toni Servillo in Sala Assoli testimonia anche la profonda vicinanza a un luogo che ha visto svilupparsi per quattro decenni numerose esperienze artistiche innovative tra teatro, danza, musica e cinema. Oggi, con Casa del Contemporaneo, questo spazio continua a custodire e a proseguire nel segno di Enzo Moscato, indicando una direzione per il futuro della scena teatrale partenopea.
 
La terza edizione di We Love Enzo non è stata solo una celebrazione della memoria, ma anche un laboratorio di nuove idee e linguaggi. Con il Premio Enzo Moscato, dedicato a giovani artisti under 35, la rassegna ha voluto dare una spinta alla nuova generazione teatrale, offrendo a chi viene dopo l'opportunità di lavorare con la poetica di Moscato. Il vincitore di questa prima edizione è il progetto Orfani Veleni, per la regia di Davide Cristiano. La giuria, composta da esperti del panorama teatrale, ha scelto questo lavoro per la sua capacità di rileggere la scrittura di Moscato in una chiave contemporanea, senza mai tradirne l'essenza. Orfani Veleni riceverà un sostegno economico e produttivo e debutterà nella stagione 2025-26 al Ridotto del Teatro Mercadante, un’occasione per dare nuova linfa alla scena teatrale emergente.