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SPETTACOLI - Con "La grammatica di Dio" prende il via la stagione 2025/2026 de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli
20.10.2025 11:31 di Napoli Magazine
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Domenica 26 ottobre 2025, Il Pozzo e il Pendolo Teatro Napoli

al via la Stagione 2025/2026

Sono gli “addii” il filo rosso della 26esima stagione dello spazio eventi nel

Centro Storico partenopeo, che inaugura con un omaggio a Stefano Benni

 

Ogni addio è un respiro sospeso, un passo che trema, un silenzio che resta nell’aria, il segno di una fine, ma anche l’inizio di un nuovo percorso. Da questa riflessione nasce la ventiseiesima stagione del Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, che prenderà il via domenica 26 ottobre 2025 alle ore 18.30 con una speciale serata omaggio a Stefano Benni, per un brindisi inaugurale alla sua voce che ancora ci accompagna e illumina i nostri passi.

Gli addii saranno il filo rosso dell’intera stagione, non come chiusure, ma come passaggi. Ponti sottili e luminosi che conducono, attraverso la nostalgia del distacco, verso l’attesa di nuovi orizzonti, come momenti di trasformazione e di rinascita.

Ogni spettacolo sarà un ponte fragile e luminoso, costruito con le parole, i gesti e i silenzi che ci accompagnano nei momenti in cui la vita ci chiede di cambiare passo. Un viaggio fatto di partenze e approdi, di incontri che finiscono solo per lasciare spazio a nuove voci, a nuovi sguardi, a nuove domande.

Agli spettacoli si affiancheranno le inimitabili Cene con delitto e La tombola dei fantasmi, che hanno reso originale l’attività dello spazio eventi di Palazzo Petrucci, e altri eventi in via di programmazione.

«Vorremmo che il nostro teatro - sottolinea la direttrice artistica Annamaria Russo - diventasse il luogo dei passaggi, un approdo temporaneo per chi parte, una casa accogliente per chi ritorna. Perché crediamo che la fine non sia mai soltanto un’ombra, ma il preludio a una nuova luce. E che ogni sipario che cala, in fondo, sia solo una promessa: quella che qualcosa di nuovo ci sta già aspettando, appena oltre il buio».

Sulla scorta di queste suggestioni il palcoscenico partenopeo alzerà il sipario, domenica 26 ottobre, per La grammatica di Dio con Paolo Cresta e Rocco Zaccagnino, un saluto che non è un addio, ma un omaggio a Stefano Benni. La sua scrittura ci ha insegnato a guardare il mondo con stupore, a cercare poesia negli interstizi della realtà, a trasformare la malinconia in sogno e la fine in un racconto che continua.

Per il ventennale della nascita del commissario che vede i morti, sabato 1 e domenica 2 novembre sarà in scena Febbre per il commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni con Paolo Cresta. È il maggio del 1932, Ricciardi si muove nel dedalo intricato dei vicoli napoletani, nelle orecchie tre numeri, negli occhi l’immagine di un uomo, morto, nella mente un unico pensiero: la passione è una febbre che uccide.

È un capolavoro di un’attualità agghiacciante Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, che vedrà protagonisti, venerdì 7 novembre, Paolo Cresta e Rocco Zaccagnino. Il racconto di un risveglio, lento, doloroso, necessario. La storia di un uomo che, nel buio della dittatura, scopre la forza della coscienza.

Attraverso parole, suoni e immagini, lo spettacolo Streghe, in scena domenica 23 novembre e sabato 6 dicembre, condurrà in un paesaggio emotivo dove il confine tra magia e realtà si dissolve. Sono storie di donne maledette con Marianita Carfora, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Enzo Tammurriello.

Da lunedì 8 dicembre (repliche il 15, 22, 23, 25 dicembre, e poi 5 e 6 gennaio 2026) il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Canto di Natale di Charles Dicken, la più bella storia sul Natale mai scritta, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto, adattamento e regia di Annamaria Russo, spettacolo cult giunto al suo ventesimo anno di rappresentazione.

La sala partenopea di Piazza San Domenico, per l’occasione, trasformerà i propri spazi in un salotto d’altri tempi, dove non mancherà proprio nulla: dalla poltrona da ‘sprofondo’ al plaid, per rendere più familiare la serata, fino alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.

Laura Pagliara, Andrea De Rosa, Marco Palumbo, Peppe Papa e Peppe Romano saranno protagonisti, venerdì 26 dicembre, della Tombola dei Fantasmi, per svelare l’atmosfera magica del teatro di Piazza San Domenico Maggiore, con parole e musica dell’antica tradizione partenopea, insieme a un buffet di dolci natalizi.

Un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia fa da sfondo per L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, con Rosaria De Cicco, Nico Cilberti, Sabrina Bruno, regia di Annamaria Russo, in scena da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio. Un romanzo a strati, dove il tema pirandelliano della maschera si declina attraverso elucubrazioni filosofiche ardite e ricette di cucina, dove l’insofferenza per un modo incapace di guardare oltre le apparenze si coniuga con l’amore in ogni sua espressione.

Cinquant’anni fa, nel 1975, una voce femminile irruppe nel silenzio con la forza di un grido e la tenerezza di una confessione. Oriana Fallaci scriveva Lettera a un bambino mai nato, monologo intimo, feroce e struggente, che Annamaria Russo porterà in scena, sabato 7 e domenica 8 febbraio, con Rosalba Di Girolamo.

C’è una Sicilia che non tace mai. Una Sicilia di voci, di mormorii, di occhi che guardano da dietro le persiane. Dentro questa terra nasce lo spettacolo Buttana Buttanissima di Giorgio D’Amato, in scena sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, con Mariantita Carfora, Alfredo Mundo, Viviana Curci, Sabrina Bruno, Vicenzo D’Ambrosio, regia di Annamaria Russo.

Con questa ventiseiesima stagione, il Pozzo e il Pendolo Teatro si propone come luogo dei passaggi, uno spazio in cui la fine non è mai una chiusura definitiva, ma un preludio a nuovi orizzonti. Ogni sipario che cala racchiude una promessa: dietro l’ombra dell’addio, la luce di un nuovo inizio ci aspetta.

 

Il Pozzo e il Pendolo Teatro, stagione 2025/2026

Napoli, Piazza San Domenico Maggiore, 3 

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SPETTACOLI - Con "La grammatica di Dio" prende il via la stagione 2025/2026 de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli

di Napoli Magazine

20/10/2025 - 11:31

Domenica 26 ottobre 2025, Il Pozzo e il Pendolo Teatro Napoli

al via la Stagione 2025/2026

Sono gli “addii” il filo rosso della 26esima stagione dello spazio eventi nel

Centro Storico partenopeo, che inaugura con un omaggio a Stefano Benni

 

Ogni addio è un respiro sospeso, un passo che trema, un silenzio che resta nell’aria, il segno di una fine, ma anche l’inizio di un nuovo percorso. Da questa riflessione nasce la ventiseiesima stagione del Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, che prenderà il via domenica 26 ottobre 2025 alle ore 18.30 con una speciale serata omaggio a Stefano Benni, per un brindisi inaugurale alla sua voce che ancora ci accompagna e illumina i nostri passi.

Gli addii saranno il filo rosso dell’intera stagione, non come chiusure, ma come passaggi. Ponti sottili e luminosi che conducono, attraverso la nostalgia del distacco, verso l’attesa di nuovi orizzonti, come momenti di trasformazione e di rinascita.

Ogni spettacolo sarà un ponte fragile e luminoso, costruito con le parole, i gesti e i silenzi che ci accompagnano nei momenti in cui la vita ci chiede di cambiare passo. Un viaggio fatto di partenze e approdi, di incontri che finiscono solo per lasciare spazio a nuove voci, a nuovi sguardi, a nuove domande.

Agli spettacoli si affiancheranno le inimitabili Cene con delitto e La tombola dei fantasmi, che hanno reso originale l’attività dello spazio eventi di Palazzo Petrucci, e altri eventi in via di programmazione.

«Vorremmo che il nostro teatro - sottolinea la direttrice artistica Annamaria Russo - diventasse il luogo dei passaggi, un approdo temporaneo per chi parte, una casa accogliente per chi ritorna. Perché crediamo che la fine non sia mai soltanto un’ombra, ma il preludio a una nuova luce. E che ogni sipario che cala, in fondo, sia solo una promessa: quella che qualcosa di nuovo ci sta già aspettando, appena oltre il buio».

Sulla scorta di queste suggestioni il palcoscenico partenopeo alzerà il sipario, domenica 26 ottobre, per La grammatica di Dio con Paolo Cresta e Rocco Zaccagnino, un saluto che non è un addio, ma un omaggio a Stefano Benni. La sua scrittura ci ha insegnato a guardare il mondo con stupore, a cercare poesia negli interstizi della realtà, a trasformare la malinconia in sogno e la fine in un racconto che continua.

Per il ventennale della nascita del commissario che vede i morti, sabato 1 e domenica 2 novembre sarà in scena Febbre per il commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni con Paolo Cresta. È il maggio del 1932, Ricciardi si muove nel dedalo intricato dei vicoli napoletani, nelle orecchie tre numeri, negli occhi l’immagine di un uomo, morto, nella mente un unico pensiero: la passione è una febbre che uccide.

È un capolavoro di un’attualità agghiacciante Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, che vedrà protagonisti, venerdì 7 novembre, Paolo Cresta e Rocco Zaccagnino. Il racconto di un risveglio, lento, doloroso, necessario. La storia di un uomo che, nel buio della dittatura, scopre la forza della coscienza.

Attraverso parole, suoni e immagini, lo spettacolo Streghe, in scena domenica 23 novembre e sabato 6 dicembre, condurrà in un paesaggio emotivo dove il confine tra magia e realtà si dissolve. Sono storie di donne maledette con Marianita Carfora, Gennaro Monti, Sonia De Rosa, Enzo Tammurriello.

Da lunedì 8 dicembre (repliche il 15, 22, 23, 25 dicembre, e poi 5 e 6 gennaio 2026) il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Canto di Natale di Charles Dicken, la più bella storia sul Natale mai scritta, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto, adattamento e regia di Annamaria Russo, spettacolo cult giunto al suo ventesimo anno di rappresentazione.

La sala partenopea di Piazza San Domenico, per l’occasione, trasformerà i propri spazi in un salotto d’altri tempi, dove non mancherà proprio nulla: dalla poltrona da ‘sprofondo’ al plaid, per rendere più familiare la serata, fino alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.

Laura Pagliara, Andrea De Rosa, Marco Palumbo, Peppe Papa e Peppe Romano saranno protagonisti, venerdì 26 dicembre, della Tombola dei Fantasmi, per svelare l’atmosfera magica del teatro di Piazza San Domenico Maggiore, con parole e musica dell’antica tradizione partenopea, insieme a un buffet di dolci natalizi.

Un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia fa da sfondo per L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, con Rosaria De Cicco, Nico Cilberti, Sabrina Bruno, regia di Annamaria Russo, in scena da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio. Un romanzo a strati, dove il tema pirandelliano della maschera si declina attraverso elucubrazioni filosofiche ardite e ricette di cucina, dove l’insofferenza per un modo incapace di guardare oltre le apparenze si coniuga con l’amore in ogni sua espressione.

Cinquant’anni fa, nel 1975, una voce femminile irruppe nel silenzio con la forza di un grido e la tenerezza di una confessione. Oriana Fallaci scriveva Lettera a un bambino mai nato, monologo intimo, feroce e struggente, che Annamaria Russo porterà in scena, sabato 7 e domenica 8 febbraio, con Rosalba Di Girolamo.

C’è una Sicilia che non tace mai. Una Sicilia di voci, di mormorii, di occhi che guardano da dietro le persiane. Dentro questa terra nasce lo spettacolo Buttana Buttanissima di Giorgio D’Amato, in scena sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, con Mariantita Carfora, Alfredo Mundo, Viviana Curci, Sabrina Bruno, Vicenzo D’Ambrosio, regia di Annamaria Russo.

Con questa ventiseiesima stagione, il Pozzo e il Pendolo Teatro si propone come luogo dei passaggi, uno spazio in cui la fine non è mai una chiusura definitiva, ma un preludio a nuovi orizzonti. Ogni sipario che cala racchiude una promessa: dietro l’ombra dell’addio, la luce di un nuovo inizio ci aspetta.

 

Il Pozzo e il Pendolo Teatro, stagione 2025/2026

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