È un progetto originale ambizioso l’esperimento di lettura integrale del Riccardo III di Shakespeare ad opera di Franco Mannella, traduzione in endecasillabi di Pino Colizzi, di cui porterà in scena il primo atto con Prima della prova da giovedì 3 aprile 2025 alle ore 20.30 (repliche fino a domenica 6) al Teatro Elicantropo di Napoli.
Presentato da Arotron, Prima della prova è la rappresentazione di un rito normalmente riservato a pochi privilegiati, ma che, in questo caso, per lo spettatore comune diventa l’occasione unica di essere parte della creazione di uno spettacolo teatrale e di condividerne le emozioni con colui che ne ispira l’ideazione e ne guida la realizzazione, ossia il regista.
La lettura del copione da parte del regista al cospetto degli attori, che dovranno interpretarne i personaggi è, forse, l’incipit della magia della messinscena teatrale.
Parliamo, infatti, di quello che accade prima che inizino le prove vere e proprie. Non è scontato che questa sia la prassi di ogni regista, anzi, si tratta di un rituale che sembra appartenere più a un passato teatrale, alla “vecchia scuola” di registi che, attraverso una personale lettura del copione ad alta voce, ritenevano di poter dare la prime indicazioni agli attori facendo ascoltare loro i ritmi, le sonorità, le atmosfere dell’opera e il carattere dei personaggi concepiti da una prima idea di regia.
«Nella mia messinscena del Riccardo Terzo Atto Primo – spiega Franco Mannella - ho sentito la necessità di recuperare questa abitudine e, dopo aver letto il testo ai miei attori, ho pensato chissà se la lettura del copione da parte del regista può essere coinvolgente anche per uno spettatore comune e se può addirittura restituire in parte la potenza evocativa ed emotiva del teatro. Alla mia riflessione può dare un senso soltanto lo spettatore che fruirà dell’esperimento, spettatore che diventerà inevitabilmente parte di questo esperimento».
La narrazione, dunque, riguarda soltanto il primo atto dell’opera shakespeariana (in una versione integrale, con passaggi completamente inediti), come se fosse la prima puntata di una storia “seriale”.
Prima della prova rappresenta una rara opportunità per avvicinarsi al teatro in modo intimo e coinvolgente, un’esperienza per gli appassionati di cultura e spettacolo.
La dimensione raccolta e il dialogo diretto con il pubblico creano un’atmosfera unica, dove ogni spettatore può sentirsi parte del processo creativo, e vivere un viaggio straordinario tra le parole e i personaggi di Shakespeare.
di Napoli Magazine
30/03/2025 - 11:30
È un progetto originale ambizioso l’esperimento di lettura integrale del Riccardo III di Shakespeare ad opera di Franco Mannella, traduzione in endecasillabi di Pino Colizzi, di cui porterà in scena il primo atto con Prima della prova da giovedì 3 aprile 2025 alle ore 20.30 (repliche fino a domenica 6) al Teatro Elicantropo di Napoli.
Presentato da Arotron, Prima della prova è la rappresentazione di un rito normalmente riservato a pochi privilegiati, ma che, in questo caso, per lo spettatore comune diventa l’occasione unica di essere parte della creazione di uno spettacolo teatrale e di condividerne le emozioni con colui che ne ispira l’ideazione e ne guida la realizzazione, ossia il regista.
La lettura del copione da parte del regista al cospetto degli attori, che dovranno interpretarne i personaggi è, forse, l’incipit della magia della messinscena teatrale.
Parliamo, infatti, di quello che accade prima che inizino le prove vere e proprie. Non è scontato che questa sia la prassi di ogni regista, anzi, si tratta di un rituale che sembra appartenere più a un passato teatrale, alla “vecchia scuola” di registi che, attraverso una personale lettura del copione ad alta voce, ritenevano di poter dare la prime indicazioni agli attori facendo ascoltare loro i ritmi, le sonorità, le atmosfere dell’opera e il carattere dei personaggi concepiti da una prima idea di regia.
«Nella mia messinscena del Riccardo Terzo Atto Primo – spiega Franco Mannella - ho sentito la necessità di recuperare questa abitudine e, dopo aver letto il testo ai miei attori, ho pensato chissà se la lettura del copione da parte del regista può essere coinvolgente anche per uno spettatore comune e se può addirittura restituire in parte la potenza evocativa ed emotiva del teatro. Alla mia riflessione può dare un senso soltanto lo spettatore che fruirà dell’esperimento, spettatore che diventerà inevitabilmente parte di questo esperimento».
La narrazione, dunque, riguarda soltanto il primo atto dell’opera shakespeariana (in una versione integrale, con passaggi completamente inediti), come se fosse la prima puntata di una storia “seriale”.
Prima della prova rappresenta una rara opportunità per avvicinarsi al teatro in modo intimo e coinvolgente, un’esperienza per gli appassionati di cultura e spettacolo.
La dimensione raccolta e il dialogo diretto con il pubblico creano un’atmosfera unica, dove ogni spettatore può sentirsi parte del processo creativo, e vivere un viaggio straordinario tra le parole e i personaggi di Shakespeare.