Otto itinerari, 77 visite guidate, 18 incontri musicali e il pellegrinaggio di riconciliazione, dal 13 febbraio al 21 dicembre
La celebrazione del Giubileo a Napoli si apre con “Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli”, progetto promosso e finanziato dall’Assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, ideato e curato nella direzione artistica dalla professoressa Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli.
Otto itinerari, 77 visite guidate e 18 incontri musicali compongono un vasto programma, che propone appuntamenti dal 13 febbraio al 21 dicembre e che è stato presentato a Palazzo San Giacomo, in Sala Giunta, dal sindaco Gaetano Manfredi, dall’assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, dal Provicario Generale Arcidiocesi di Napoli monsignor Gennaro Matino e dalla professoressa Adriana Valerio. Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento posti con prenotazione da inviare all’indirizzo mail circuitoarte.assculturale@gmail.com.
È parte del progetto anche il Pellegrinaggio di riconciliazione che toccherà le Chiese Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta Giubilare del Carmine, in programma il 23 settembre, dalle 18.00 alle 19.30. Dieci mesi di percorsi che attireranno in città un grande flusso turistico alla scoperta della ricca eredita` spirituale, che da sempre ispira e nutre la storia della comunità napoletana. In occasione del Giubileo 2025, viene intrapreso un cammino speciale: otto itinerari alla scoperta delle figure femminili che hanno lasciato un’impronta profonda nella citta` partenopea, aprendo la strada a nuove forme di accoglienza e solidarietà. Attraversando monasteri, conventi e antichi luoghi di assistenza, gli itinerari, per tutto il 2025, seguiranno tracce di un passato che continua a illuminare il presente. Un viaggio che porta alla riflessione e al rinnovamento interiore, ispirato al tema del Giubileo: la speranza.
“Il Giubileo è un momento di fede, ma è anche un’occasione per riscoprire i luoghi e le storie di persone che hanno attraversato nel tempo la fede della nostra città ed è quello che faremo – ha sottolineato il sindaco Manfredi – con questi percorsi che abbiamo attivato in collaborazione con la Curia. A marzo andremo in udienza dal Papa e porteremo una testimonianza della spiritualità della nostra città, con i suoi valori di inclusione, di pace e di fratellanza che sono perfettamente in sintonia con il messaggio di cui si fa portatore Francesco”.
“Donne di fede, carità e speranza – ha annunciato l’assessora Armato – è il primo degli eventi che, di concerto con la Curia di Napoli, il Comune ha organizzato per celebrare l’anno giubilare nella nostra città in maniera laica oltre che sotto l’aspetto spirituale. Il Giubileo porterà a Napoli ancor più turisti e a loro, ma anche ai nostri concittadini, vogliamo proporre questi percorsi che ci poteranno nei monasteri e nei conventi, dove scopriremo testimonianze di arte e cultura, ma anche donne che hanno dato tanto alla nostra città, spesso in maniera silenziosa e senza che la grande storia si accorgesse di loro”.
“Nella Sacra Scrittura, Giubileo è una parola che significa restituzione e riscatto. Napoli – ha ricordato monsignor Matino – sta dando un senso concreto a questo significato di restituzione affidando alle donne ruoli di responsabilità piena all’interno della vita ecclesiale. Questa iniziativa dei percorsi giubilari nei conventi, nata dall’intuizione di due donne, l’assessora Armato e la professoressa Valerio, ci porterà a riscoprire donne che hanno fatto la storia della città perché dietro i monasteri ci sono delle fondatrici che hanno dato salute agli ammalati, cultura agli ignoranti, assistenza agli abbandonati. Il Giubileo sarà un’occasione per restituire loro qualcosa di quello che hanno dato”.
“L’idea di fondo – ha spiegato la professoressa Valerio – è mettere insieme storia, arte e spiritualità. Visiteremo luoghi legati alla storia di Napoli, ma che sono significativi anche per l’oggi perché il senso del Giubileo è quello di riflettere su temi attuali. Visiteremo, tra l’altro, la sede dell’Archivio di Stato, che è un antico monastero, e leggeremo i documenti dei tanti italiani che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento partirono da Napoli per emigrare. Subito dopo andremo dalle suore salesiane che sono state tra le prime missionarie ad accompagnare gli emigranti. Questo ci farà riflettere su un tema ben presente oggi come quello dell’emigrazione”.
Ad aprire il calendario sarà l’itinerario “L’educazione e la conoscenza” che condurrà i visitatori a Santa Maria di Costantinopoli e Sant’Antoniello a Port’Alba, due storici educandati, per comprendere come, attraverso la conoscenza, lo studio e l’apprendimento di un mestiere, si prenda consapevolezza della propria dignità (13 febbraio – 13 marzo – 10 aprile – 15 maggio – 12 giugno – 10 luglio – 11 settembre – 9 ottobre – 13 novembre – 11 dicembre; ore 16.00).
Gli ospedali storici SS. Annunziata, Santa Maria della Pace e Santa Maria del popolo degli Incurabili saranno visitati con l’itinerario “La cura e la speranza”, per comprendere come l’accoglienza, l’accudimento e la cura medica siano forieri di vita e speranza per tanti malati e abbandonati (13 febbraio – 13 marzo – 10 aprile – 15 maggio – 12 giugno – 10 luglio – 11 settembre – 9 ottobre – 13 novembre – 11 dicembre; ore 10.00).
Con l’itinerario “I segni dei tempi: gli emarginati” si farà tappa a San Gregorio Armeno e Santa Maria Donnaromita, due storici monasteri aristocratici dalle antiche e prestigiose vestigia, oggi luoghi di accoglienza per i più fragili, in un cammino di riflessione su come la fede si adatti ai tempi per rispondere alle necessità della vita che muta nel tempo (14 febbraio – 14 marzo – 11 aprile – 16 maggio – 13 giugno – 11 luglio – 12 settembre – 10 ottobre – 14 novembre – 12 dicembre; ore 10.00).
L’itinerario “Sinfonia di fedi. Percorso Ecumenico. Niente è perduto”, ideato per ascoltare espressioni di fede autentica e riflettere sulla speranza, coinvolge i due Conservatori San Nicola a Nilo e Santi Filippo e Giacomo, un tempo dedicati al recupero di ragazze in difficoltà e oggi gestiti dalla Comunità dei Sant’Egidio; e la Chiesa Evangelica Valdese, con la sua comunità impegnata nell’annuncio del Vangelo e nelle attività sociali (15 febbraio – 15 marzo – 12 aprile – 17 maggio – 21 giugno – 12 luglio – 13 settembre – 25 ottobre – 15 novembre – 6 dicembre; ore 10.00).
“Il silenzio e la ricerca di Dio” è un percorso esperienziale alla scoperta del Complesso Monumentale di San Giovanni a Carbonara, con i suoi preziosi scrigni di fede e spiritualità, e del giardino medievale di re Ladislao: un itinerario che coinvolge tutti i sensi – vista, odori, tatto e silenzi – invitando alla contemplazione di Dio e della natura (16 febbraio – 30 marzo – 27 aprile – 18 maggio – 29 giugno – 27 luglio – 28 settembre – 26 ottobre – 30 novembre – 21 dicembre; ore 10.00).
Nelle Chiese di Santa Maria in Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli con “La fede che trasforma la vita” si scopriranno le storie di Maria Longo e Giovanna Antida Thouret, simboli di una profonda fede che diventa operosa nella cura dei malati e nell’ascolto di un’umanità sofferente (27 febbraio – 27 marzo – 24 aprile – 30 maggio – 26 giugno – 24 luglio – 25 settembre – 23 ottobre – 27 novembre – 11 dicembre; ore 16.00).
“Preghiera e azione” è l’itinerario che condurrà i visitatori nel Monastero delle Clarisse di Santa Chiara e della Chiesa di Santa Marta, dove potranno incontrare le suore e ammirare il presepe, due simboli del giusto equilibro tra vita contemplativa e vita attiva, due anime della spiritualità cristiana (28 febbraio – 28 marzo – 30 maggio – 27 giugno – 25 luglio – 26 settembre – 24 ottobre – 28 novembre – 19 dicembre; ore 11.30).
Con l’itinerario “Emigrate” si entra nel Monastero dei Santi Severino e Sossio (Archivio di Stato) e nel Complesso di Monteverginella (Salesiane di Don Bosco) per la lettura di documenti inediti e di toccanti testimonianze sull’emigrazione, per esplorare il dolore di chi ha lasciato la propria terra e la speranza coltivata grazie a opere di educazione e riscatto (1 marzo – 26 aprile – 31 maggio – 28 giugno – 26 luglio – 27 settembre – 25 ottobre – 20 dicembre; ore 10.00). Gli appuntamenti del sabato saranno accompagnati da momenti musicali con formazioni acustiche che proietteranno i partecipanti in un’atmosfera suggestiva.
Nel video, ecco il servizio della web tv del Comune di Napoli.
di Napoli Magazine
11/02/2025 - 16:14
Otto itinerari, 77 visite guidate, 18 incontri musicali e il pellegrinaggio di riconciliazione, dal 13 febbraio al 21 dicembre
La celebrazione del Giubileo a Napoli si apre con “Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli”, progetto promosso e finanziato dall’Assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, ideato e curato nella direzione artistica dalla professoressa Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli.
Otto itinerari, 77 visite guidate e 18 incontri musicali compongono un vasto programma, che propone appuntamenti dal 13 febbraio al 21 dicembre e che è stato presentato a Palazzo San Giacomo, in Sala Giunta, dal sindaco Gaetano Manfredi, dall’assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, dal Provicario Generale Arcidiocesi di Napoli monsignor Gennaro Matino e dalla professoressa Adriana Valerio. Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento posti con prenotazione da inviare all’indirizzo mail circuitoarte.assculturale@gmail.com.
È parte del progetto anche il Pellegrinaggio di riconciliazione che toccherà le Chiese Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta Giubilare del Carmine, in programma il 23 settembre, dalle 18.00 alle 19.30. Dieci mesi di percorsi che attireranno in città un grande flusso turistico alla scoperta della ricca eredita` spirituale, che da sempre ispira e nutre la storia della comunità napoletana. In occasione del Giubileo 2025, viene intrapreso un cammino speciale: otto itinerari alla scoperta delle figure femminili che hanno lasciato un’impronta profonda nella citta` partenopea, aprendo la strada a nuove forme di accoglienza e solidarietà. Attraversando monasteri, conventi e antichi luoghi di assistenza, gli itinerari, per tutto il 2025, seguiranno tracce di un passato che continua a illuminare il presente. Un viaggio che porta alla riflessione e al rinnovamento interiore, ispirato al tema del Giubileo: la speranza.
“Il Giubileo è un momento di fede, ma è anche un’occasione per riscoprire i luoghi e le storie di persone che hanno attraversato nel tempo la fede della nostra città ed è quello che faremo – ha sottolineato il sindaco Manfredi – con questi percorsi che abbiamo attivato in collaborazione con la Curia. A marzo andremo in udienza dal Papa e porteremo una testimonianza della spiritualità della nostra città, con i suoi valori di inclusione, di pace e di fratellanza che sono perfettamente in sintonia con il messaggio di cui si fa portatore Francesco”.
“Donne di fede, carità e speranza – ha annunciato l’assessora Armato – è il primo degli eventi che, di concerto con la Curia di Napoli, il Comune ha organizzato per celebrare l’anno giubilare nella nostra città in maniera laica oltre che sotto l’aspetto spirituale. Il Giubileo porterà a Napoli ancor più turisti e a loro, ma anche ai nostri concittadini, vogliamo proporre questi percorsi che ci poteranno nei monasteri e nei conventi, dove scopriremo testimonianze di arte e cultura, ma anche donne che hanno dato tanto alla nostra città, spesso in maniera silenziosa e senza che la grande storia si accorgesse di loro”.
“Nella Sacra Scrittura, Giubileo è una parola che significa restituzione e riscatto. Napoli – ha ricordato monsignor Matino – sta dando un senso concreto a questo significato di restituzione affidando alle donne ruoli di responsabilità piena all’interno della vita ecclesiale. Questa iniziativa dei percorsi giubilari nei conventi, nata dall’intuizione di due donne, l’assessora Armato e la professoressa Valerio, ci porterà a riscoprire donne che hanno fatto la storia della città perché dietro i monasteri ci sono delle fondatrici che hanno dato salute agli ammalati, cultura agli ignoranti, assistenza agli abbandonati. Il Giubileo sarà un’occasione per restituire loro qualcosa di quello che hanno dato”.
“L’idea di fondo – ha spiegato la professoressa Valerio – è mettere insieme storia, arte e spiritualità. Visiteremo luoghi legati alla storia di Napoli, ma che sono significativi anche per l’oggi perché il senso del Giubileo è quello di riflettere su temi attuali. Visiteremo, tra l’altro, la sede dell’Archivio di Stato, che è un antico monastero, e leggeremo i documenti dei tanti italiani che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento partirono da Napoli per emigrare. Subito dopo andremo dalle suore salesiane che sono state tra le prime missionarie ad accompagnare gli emigranti. Questo ci farà riflettere su un tema ben presente oggi come quello dell’emigrazione”.
Ad aprire il calendario sarà l’itinerario “L’educazione e la conoscenza” che condurrà i visitatori a Santa Maria di Costantinopoli e Sant’Antoniello a Port’Alba, due storici educandati, per comprendere come, attraverso la conoscenza, lo studio e l’apprendimento di un mestiere, si prenda consapevolezza della propria dignità (13 febbraio – 13 marzo – 10 aprile – 15 maggio – 12 giugno – 10 luglio – 11 settembre – 9 ottobre – 13 novembre – 11 dicembre; ore 16.00).
Gli ospedali storici SS. Annunziata, Santa Maria della Pace e Santa Maria del popolo degli Incurabili saranno visitati con l’itinerario “La cura e la speranza”, per comprendere come l’accoglienza, l’accudimento e la cura medica siano forieri di vita e speranza per tanti malati e abbandonati (13 febbraio – 13 marzo – 10 aprile – 15 maggio – 12 giugno – 10 luglio – 11 settembre – 9 ottobre – 13 novembre – 11 dicembre; ore 10.00).
Con l’itinerario “I segni dei tempi: gli emarginati” si farà tappa a San Gregorio Armeno e Santa Maria Donnaromita, due storici monasteri aristocratici dalle antiche e prestigiose vestigia, oggi luoghi di accoglienza per i più fragili, in un cammino di riflessione su come la fede si adatti ai tempi per rispondere alle necessità della vita che muta nel tempo (14 febbraio – 14 marzo – 11 aprile – 16 maggio – 13 giugno – 11 luglio – 12 settembre – 10 ottobre – 14 novembre – 12 dicembre; ore 10.00).
L’itinerario “Sinfonia di fedi. Percorso Ecumenico. Niente è perduto”, ideato per ascoltare espressioni di fede autentica e riflettere sulla speranza, coinvolge i due Conservatori San Nicola a Nilo e Santi Filippo e Giacomo, un tempo dedicati al recupero di ragazze in difficoltà e oggi gestiti dalla Comunità dei Sant’Egidio; e la Chiesa Evangelica Valdese, con la sua comunità impegnata nell’annuncio del Vangelo e nelle attività sociali (15 febbraio – 15 marzo – 12 aprile – 17 maggio – 21 giugno – 12 luglio – 13 settembre – 25 ottobre – 15 novembre – 6 dicembre; ore 10.00).
“Il silenzio e la ricerca di Dio” è un percorso esperienziale alla scoperta del Complesso Monumentale di San Giovanni a Carbonara, con i suoi preziosi scrigni di fede e spiritualità, e del giardino medievale di re Ladislao: un itinerario che coinvolge tutti i sensi – vista, odori, tatto e silenzi – invitando alla contemplazione di Dio e della natura (16 febbraio – 30 marzo – 27 aprile – 18 maggio – 29 giugno – 27 luglio – 28 settembre – 26 ottobre – 30 novembre – 21 dicembre; ore 10.00).
Nelle Chiese di Santa Maria in Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli con “La fede che trasforma la vita” si scopriranno le storie di Maria Longo e Giovanna Antida Thouret, simboli di una profonda fede che diventa operosa nella cura dei malati e nell’ascolto di un’umanità sofferente (27 febbraio – 27 marzo – 24 aprile – 30 maggio – 26 giugno – 24 luglio – 25 settembre – 23 ottobre – 27 novembre – 11 dicembre; ore 16.00).
“Preghiera e azione” è l’itinerario che condurrà i visitatori nel Monastero delle Clarisse di Santa Chiara e della Chiesa di Santa Marta, dove potranno incontrare le suore e ammirare il presepe, due simboli del giusto equilibro tra vita contemplativa e vita attiva, due anime della spiritualità cristiana (28 febbraio – 28 marzo – 30 maggio – 27 giugno – 25 luglio – 26 settembre – 24 ottobre – 28 novembre – 19 dicembre; ore 11.30).
Con l’itinerario “Emigrate” si entra nel Monastero dei Santi Severino e Sossio (Archivio di Stato) e nel Complesso di Monteverginella (Salesiane di Don Bosco) per la lettura di documenti inediti e di toccanti testimonianze sull’emigrazione, per esplorare il dolore di chi ha lasciato la propria terra e la speranza coltivata grazie a opere di educazione e riscatto (1 marzo – 26 aprile – 31 maggio – 28 giugno – 26 luglio – 27 settembre – 25 ottobre – 20 dicembre; ore 10.00). Gli appuntamenti del sabato saranno accompagnati da momenti musicali con formazioni acustiche che proietteranno i partecipanti in un’atmosfera suggestiva.
Nel video, ecco il servizio della web tv del Comune di Napoli.