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CONTE - L'ex compagno Pasculli: "Antonio cuore leccese, ma in campo non guarda in faccia a nessuno, Napoli da Scudetto? Lo spero"
23.10.2024 15:30 di Napoli Magazine

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Pedro Pablo Pasculli, ex compagno di Conte al Lecce e campione del Mondo con l’Argentina ‘86: “Conosco Antonio, so cosa prova quando incrocia il suo Lecce. Sarà però una partita dove proverà a blindare il primo posto del Napoli, nonostante il cuore sia rimasto leccese. Nel calcio non si guarda in faccia a nessuno e Antonio ne ha fatto una filosofia di lavoro. Il Lecce è reduce da un momento molto difficile e ora il Napoli è la squadra peggiore da affrontare. Gli azzurri stanno viaggiando a grande velocità, Antonio gli ha trasmesso la sua grinta e la sua personalità e sa che non vuole passi falsi ora contro il Lecce. Il calcio è pieno di sorprese, ma ripeto: sarà difficile. Il Lecce ha bisogno di riformare la rosa, perché ci sono tanti giocatori che non possono giocare in Serie A… Il mio primo ricordo di Conte? La voglia che mise da ragazzino quando si allenava con noi della prima squadra. La sua personalità è sempre stata presente. È un ragazzo serio, che finiva gli allenamenti e poi andava a Bari per terminare l’università. Tutto quello che si è guadagnato, se lo è meritato. Meglio Conte allenatore o calciatore? Sono due cose diverse (ride ndr), ma il suo livello resta altissimo in entrambi i casi. È un vincente e lo ha dimostrato in tante piazze. Cosa avrebbe detto Maradona di uno juventino in panchina? Ho avuto la fortuna di giocare per tanti anni con lui tra Nazionale e Argentinos Jr, non avrebbe avuto problemi ad accoglierlo (ride ndr). E poi sappiamo tutti quanto l’avvocato Agnelli abbia provato e sognato di portare Diego alla Juventus. E c’è sempre stato rispetto tra tutti. Napoli da Scudetto? Me lo auguro davvero. Simpatizzo per gli azzurri, da uomo del Sud ormai adottato. Poi con Antonio in panchina sarebbe davvero il massimo. Non è facile ora, perché l’Inter è una squadra compatta e ha tutti i reparti coperti. La Juventus anche è molto attrezzata”.

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CONTE - L'ex compagno Pasculli: "Antonio cuore leccese, ma in campo non guarda in faccia a nessuno, Napoli da Scudetto? Lo spero"

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23/10/2024 - 15:30

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Pedro Pablo Pasculli, ex compagno di Conte al Lecce e campione del Mondo con l’Argentina ‘86: “Conosco Antonio, so cosa prova quando incrocia il suo Lecce. Sarà però una partita dove proverà a blindare il primo posto del Napoli, nonostante il cuore sia rimasto leccese. Nel calcio non si guarda in faccia a nessuno e Antonio ne ha fatto una filosofia di lavoro. Il Lecce è reduce da un momento molto difficile e ora il Napoli è la squadra peggiore da affrontare. Gli azzurri stanno viaggiando a grande velocità, Antonio gli ha trasmesso la sua grinta e la sua personalità e sa che non vuole passi falsi ora contro il Lecce. Il calcio è pieno di sorprese, ma ripeto: sarà difficile. Il Lecce ha bisogno di riformare la rosa, perché ci sono tanti giocatori che non possono giocare in Serie A… Il mio primo ricordo di Conte? La voglia che mise da ragazzino quando si allenava con noi della prima squadra. La sua personalità è sempre stata presente. È un ragazzo serio, che finiva gli allenamenti e poi andava a Bari per terminare l’università. Tutto quello che si è guadagnato, se lo è meritato. Meglio Conte allenatore o calciatore? Sono due cose diverse (ride ndr), ma il suo livello resta altissimo in entrambi i casi. È un vincente e lo ha dimostrato in tante piazze. Cosa avrebbe detto Maradona di uno juventino in panchina? Ho avuto la fortuna di giocare per tanti anni con lui tra Nazionale e Argentinos Jr, non avrebbe avuto problemi ad accoglierlo (ride ndr). E poi sappiamo tutti quanto l’avvocato Agnelli abbia provato e sognato di portare Diego alla Juventus. E c’è sempre stato rispetto tra tutti. Napoli da Scudetto? Me lo auguro davvero. Simpatizzo per gli azzurri, da uomo del Sud ormai adottato. Poi con Antonio in panchina sarebbe davvero il massimo. Non è facile ora, perché l’Inter è una squadra compatta e ha tutti i reparti coperti. La Juventus anche è molto attrezzata”.