Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha avuto modo di confrontarsi con la sua squadra a seguito della pesante sconfitta rimediata in Champions contro il PSV. Il Corriere della Sera riferisce i dettagli del momento vissuto a Castel Volturno: "Silenzio, amarezza. Necessità di decomprimere. Poi il confronto, anche vivace. La riunione del Napoli, ieri al centro sportivo, è stata lunga, visiva e anche parlata. Con un’ammissione da parte di tutti delle responsabilità, a partire dall’allenatore Conte, convinto che qualcosa nelle scelte e nella gestione va modificata. Non è nelle sue corde sottovalutare gli allarmi, questo è forte, gli rimbomba nella testa. Gli toglie il sonno, gli blocca pure la rabbia. Il Napoli ha guardato al video il disastro di Eindhoven, si è specchiato, ha capito senza troppe analisi che questa gara è stata probabilmente l’occasione (sbagliata?) per tirare fuori i problemi che il gruppo vive da settimane. Il classico vaso di Pandora che quando non te lo aspetti mette a nudo chi sei. Malumori individuali, aria diventata pesante. Logorio fisico e mentale, carichi di lavoro e pressioni che oggi si avvertono come insopportabili, il contributo povero dei nuovi arrivati".
di Napoli Magazine
23/10/2025 - 08:22
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha avuto modo di confrontarsi con la sua squadra a seguito della pesante sconfitta rimediata in Champions contro il PSV. Il Corriere della Sera riferisce i dettagli del momento vissuto a Castel Volturno: "Silenzio, amarezza. Necessità di decomprimere. Poi il confronto, anche vivace. La riunione del Napoli, ieri al centro sportivo, è stata lunga, visiva e anche parlata. Con un’ammissione da parte di tutti delle responsabilità, a partire dall’allenatore Conte, convinto che qualcosa nelle scelte e nella gestione va modificata. Non è nelle sue corde sottovalutare gli allarmi, questo è forte, gli rimbomba nella testa. Gli toglie il sonno, gli blocca pure la rabbia. Il Napoli ha guardato al video il disastro di Eindhoven, si è specchiato, ha capito senza troppe analisi che questa gara è stata probabilmente l’occasione (sbagliata?) per tirare fuori i problemi che il gruppo vive da settimane. Il classico vaso di Pandora che quando non te lo aspetti mette a nudo chi sei. Malumori individuali, aria diventata pesante. Logorio fisico e mentale, carichi di lavoro e pressioni che oggi si avvertono come insopportabili, il contributo povero dei nuovi arrivati".