Edin Dzeko, ex attaccante di Inter e Roma tra le altre, ora al Fenerbahce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:
Tutti volevano Lukaku in campo, in quelle settimane. Poi Inzaghi puntualmente schierava Dzeko. Lei come la viveva?
“Mah, tutti possono parlare…Però io dico: secondo voi un allenatore mette in campo un giocatore che è meno forte di quello che va in panchina? E poi lo fa nella finale di Champions? Io ero tranquillo, sapevo cosa potevo dare all’Inter. Certo, alla fine Lukaku sarà stato dispiaciuto di non partire titolare, è normale. Poi però entri e fai la differenza, se riesci: anche lui ha avuto 30 minuti a disposizione, è entrato sullo 0-0 e poi…”.
Chi trionfa in Serie A?
“Spero l’Inter, è ancora la migliore, anche se quest’anno i miei ex compagni stanno dando maggiori attenzioni alla Champions. E poi il Napoli è già entrato nella modalità Conte: lui porta sempre tutti al massimo delle possibilità. Sì, ci siamo sfiorati diverse volte: è stato un peccato non essere allenato da lui”.
Che rapporto hai con Lautaro Martinez?
"Abbiamo un ottimo rapporto, ancora oggi lo sento. Dopo il mio addio è diventato capocannoniere, forse un po’ di mio gliel’ho lasciato. La verità è che i giocatori forti in campo si capiscono subito. E per entrambi, è stato facilissimo intendersi. Dunque... È stato decisivo per lo scudetto, decisivo per la Coppa America, è giusto che sia tra i candidati per il Pallone d'Oro".
di Napoli Magazine
19/10/2024 - 08:36
Edin Dzeko, ex attaccante di Inter e Roma tra le altre, ora al Fenerbahce, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport:
Tutti volevano Lukaku in campo, in quelle settimane. Poi Inzaghi puntualmente schierava Dzeko. Lei come la viveva?
“Mah, tutti possono parlare…Però io dico: secondo voi un allenatore mette in campo un giocatore che è meno forte di quello che va in panchina? E poi lo fa nella finale di Champions? Io ero tranquillo, sapevo cosa potevo dare all’Inter. Certo, alla fine Lukaku sarà stato dispiaciuto di non partire titolare, è normale. Poi però entri e fai la differenza, se riesci: anche lui ha avuto 30 minuti a disposizione, è entrato sullo 0-0 e poi…”.
Chi trionfa in Serie A?
“Spero l’Inter, è ancora la migliore, anche se quest’anno i miei ex compagni stanno dando maggiori attenzioni alla Champions. E poi il Napoli è già entrato nella modalità Conte: lui porta sempre tutti al massimo delle possibilità. Sì, ci siamo sfiorati diverse volte: è stato un peccato non essere allenato da lui”.
Che rapporto hai con Lautaro Martinez?
"Abbiamo un ottimo rapporto, ancora oggi lo sento. Dopo il mio addio è diventato capocannoniere, forse un po’ di mio gliel’ho lasciato. La verità è che i giocatori forti in campo si capiscono subito. E per entrambi, è stato facilissimo intendersi. Dunque... È stato decisivo per lo scudetto, decisivo per la Coppa America, è giusto che sia tra i candidati per il Pallone d'Oro".