L’ex calciatore e attuale dirigente sportivo, Marek Jankulovski, è intervenuto a ‘Champions Lounge’ - salottino di approfondimento calcistico in onda ogni giovedì sul canale Twitch dedicato.
“Bello vedere il Napoli così in alto, io sono partito da lì anche se quei due anni non sono stati bellissimi per i problemi che aveva la società. Tuttavia a livello personale sono stato sempre bene. Gli azzurri stanno facendo benissimo e sono contentissimo, ho ancora degli amici lì. Poi essendoci stato anche mister Spalletti, ancor di più sono legato. Ho visto Milan-Napoli a San Siro e ho fatto fatica a scegliere per chi tifare. In queste occasioni tifo per il bel calcio. Il Napoli comunque ha dimostrato che è forte”.
“Leao è un fenomeno, ma per esserlo completamente devi dimostrarlo in tutte le partite e circostanze, a lui questo manca un po’. Nel nostro Milan c’era chi teneva tutti per mano, e mi sembra che oggi al Milan manchi proprio un leader. Adesso non ci sono Ibrahimovic o Giroud in campo, quindi manca chi guida la squadra. Alla mia epoca a sinistra ti giravi e c’era Maldini e a destra Costacurta. L’episodio Theo-Leao, ad esempio, prima non sarebbe mai successo, è il problema dell’intera gestione. Anche Theo è fortissimo, di certo non è facile essere titolare della Nazionale francese”.
“Fra Theo e Dimarco prendo Theo, ma ho letto la storia di Dimarco ed è molto bella. Voleva anche smettere e ha avuto i suoi giorni difficili. Anche mister Capello l’ha indicato come importante nel suo ruolo. È sempre puntuale, ha un’ottima corsa e fa anche bei gol. A me piace molto, è fortissimo se parliamo di terzini. Mi piace da vedere quando gioca, è completo e per l’Inter sulla fascia sinistra è fondamentale”.
“Pato era un fenomeno e bastarono tre allenamenti per capirlo, ma è sempre stato infortunato e non si capiva cosa avesse. Fisicamente era forte, giovane ma l’infortunio ha compromesso la carriera. Non è mai esploso. Ha Madrid ha fatto un gol portandosi palla da metà campo… Tante volte succede che non hai tutta la fortuna intorno. Lui è stato fortissimo e ci scriviamo ancora ogni tanto. È sempre stato un bravo ragazzo, che non ha avuto tanta fortuna per essere un campione come altri brasiliani”.
di Napoli Magazine
08/11/2024 - 13:42
L’ex calciatore e attuale dirigente sportivo, Marek Jankulovski, è intervenuto a ‘Champions Lounge’ - salottino di approfondimento calcistico in onda ogni giovedì sul canale Twitch dedicato.
“Bello vedere il Napoli così in alto, io sono partito da lì anche se quei due anni non sono stati bellissimi per i problemi che aveva la società. Tuttavia a livello personale sono stato sempre bene. Gli azzurri stanno facendo benissimo e sono contentissimo, ho ancora degli amici lì. Poi essendoci stato anche mister Spalletti, ancor di più sono legato. Ho visto Milan-Napoli a San Siro e ho fatto fatica a scegliere per chi tifare. In queste occasioni tifo per il bel calcio. Il Napoli comunque ha dimostrato che è forte”.
“Leao è un fenomeno, ma per esserlo completamente devi dimostrarlo in tutte le partite e circostanze, a lui questo manca un po’. Nel nostro Milan c’era chi teneva tutti per mano, e mi sembra che oggi al Milan manchi proprio un leader. Adesso non ci sono Ibrahimovic o Giroud in campo, quindi manca chi guida la squadra. Alla mia epoca a sinistra ti giravi e c’era Maldini e a destra Costacurta. L’episodio Theo-Leao, ad esempio, prima non sarebbe mai successo, è il problema dell’intera gestione. Anche Theo è fortissimo, di certo non è facile essere titolare della Nazionale francese”.
“Fra Theo e Dimarco prendo Theo, ma ho letto la storia di Dimarco ed è molto bella. Voleva anche smettere e ha avuto i suoi giorni difficili. Anche mister Capello l’ha indicato come importante nel suo ruolo. È sempre puntuale, ha un’ottima corsa e fa anche bei gol. A me piace molto, è fortissimo se parliamo di terzini. Mi piace da vedere quando gioca, è completo e per l’Inter sulla fascia sinistra è fondamentale”.
“Pato era un fenomeno e bastarono tre allenamenti per capirlo, ma è sempre stato infortunato e non si capiva cosa avesse. Fisicamente era forte, giovane ma l’infortunio ha compromesso la carriera. Non è mai esploso. Ha Madrid ha fatto un gol portandosi palla da metà campo… Tante volte succede che non hai tutta la fortuna intorno. Lui è stato fortissimo e ci scriviamo ancora ogni tanto. È sempre stato un bravo ragazzo, che non ha avuto tanta fortuna per essere un campione come altri brasiliani”.