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IL COMMENTO - Sacchi: "Ho chiamato Conte subito dopo la gara per dirgli quanto fosse stato bravo contro l'Inter, che reazione di squadra!"
03.03.2025 08:44 di Napoli Magazine

L'ex c.t. Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista ad Il Mattino.

Ha ammirato Napoli-Inter, si è messo al telefono e ha chiamato Antonio Conte

«Dovevo dirglielo subito che sono rimasto incantato dalla reazione della sua squadra dopo lo scivolone con il Como».

Meno uno dall'Inter. Lo scudetto è possibile?

«Nei comportamenti in campo vedo l'umiltà e quello spirito di sacrificio che sono necessari per arrivare al successo. Con Conte c'è stata una specie di rivoluzione culturale».

Ci racconta le sue telefonate con Conte?

«Lo chiamo spesso, l'altra sera dopo appena un'ora perché volevo dire quanto era stato bravo contro l'Inter. Nelle scelte iniziali, nel ritmo, nella voglia di voler comandare il gioco. È un onore avere un allenatore italiano come lui. Ed è normale che uno come Conte lo vogliano tutti. Poi i primi appunti sugli allenamenti li copiava da me. E mi chiedeva il permesso».

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IL COMMENTO - Sacchi: "Ho chiamato Conte subito dopo la gara per dirgli quanto fosse stato bravo contro l'Inter, che reazione di squadra!"

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03/03/2025 - 08:44

L'ex c.t. Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista ad Il Mattino.

Ha ammirato Napoli-Inter, si è messo al telefono e ha chiamato Antonio Conte

«Dovevo dirglielo subito che sono rimasto incantato dalla reazione della sua squadra dopo lo scivolone con il Como».

Meno uno dall'Inter. Lo scudetto è possibile?

«Nei comportamenti in campo vedo l'umiltà e quello spirito di sacrificio che sono necessari per arrivare al successo. Con Conte c'è stata una specie di rivoluzione culturale».

Ci racconta le sue telefonate con Conte?

«Lo chiamo spesso, l'altra sera dopo appena un'ora perché volevo dire quanto era stato bravo contro l'Inter. Nelle scelte iniziali, nel ritmo, nella voglia di voler comandare il gioco. È un onore avere un allenatore italiano come lui. Ed è normale che uno come Conte lo vogliano tutti. Poi i primi appunti sugli allenamenti li copiava da me. E mi chiedeva il permesso».