A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ivan Rizzardi, ex Napoli: “Nel mio Napoli eravamo 16-17 in rosa e c’erano 11-12 nazionali. Il Napoli veniva dallo scudetto e quindi pensavamo di essere la squadra più forte. Non lo siamo stati a livello sportivo, ma a livello personale eravamo il miglior gruppo. Ricordo con grande affetto quella squadra, abbiamo ancora oggi un gruppo whatsapp per cui ci sentiamo sempre. Eravamo grandi calciatori e grandi persone. Il Napoli lo scorso anno non aveva coppe, quest’anno invece giocando ogni 3 giorni non si può lavorare molto sul campo, ma sono convinto che il Napoli possa fare molto bene non solo stasera in Supercoppa, ma anche in campionato. Alla lunga, il Napoli dimostrerà di essere altamente competitivo anche in campionato. Oggi ci sono rose di 30 giocatori, ai miei tempi invece eravamo in 15 al massimo e quando sento che i calciatori debbano riposarsi perchè sono stanchi mi viene da ridere. Il calcio non è una professione, è una passione. Lavorare 180 minuti in 7 giorno credo sia una follia pura. La testa è fondamentale oggi perché ci sono molte più pressioni. A Napoli per esempio in cui i tifosi ti mettono pressione, positiva s’intende, ma poi ci sono gli sponsor, i presidenti. Il calcio però va vissuto sempre serenamente perchè se si vince siamo felici, ma se non si vince, parliamo sempre di sport. Il Napoli è la squadra più attrezzata per vincere il campionato, ma deve recuperare nel minor tempo possibile gli infortunati. Gioca da 2 mesi ormai senza la sua punta centrale, mancano calciatori davvero importanti. Sono però positivo nel pensare che se oggi la classifica è questa, quando rientreranno gli infortunati, il Napoli farà una scalata”.
di Napoli Magazine
18/12/2025 - 13:22
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Ivan Rizzardi, ex Napoli: “Nel mio Napoli eravamo 16-17 in rosa e c’erano 11-12 nazionali. Il Napoli veniva dallo scudetto e quindi pensavamo di essere la squadra più forte. Non lo siamo stati a livello sportivo, ma a livello personale eravamo il miglior gruppo. Ricordo con grande affetto quella squadra, abbiamo ancora oggi un gruppo whatsapp per cui ci sentiamo sempre. Eravamo grandi calciatori e grandi persone. Il Napoli lo scorso anno non aveva coppe, quest’anno invece giocando ogni 3 giorni non si può lavorare molto sul campo, ma sono convinto che il Napoli possa fare molto bene non solo stasera in Supercoppa, ma anche in campionato. Alla lunga, il Napoli dimostrerà di essere altamente competitivo anche in campionato. Oggi ci sono rose di 30 giocatori, ai miei tempi invece eravamo in 15 al massimo e quando sento che i calciatori debbano riposarsi perchè sono stanchi mi viene da ridere. Il calcio non è una professione, è una passione. Lavorare 180 minuti in 7 giorno credo sia una follia pura. La testa è fondamentale oggi perché ci sono molte più pressioni. A Napoli per esempio in cui i tifosi ti mettono pressione, positiva s’intende, ma poi ci sono gli sponsor, i presidenti. Il calcio però va vissuto sempre serenamente perchè se si vince siamo felici, ma se non si vince, parliamo sempre di sport. Il Napoli è la squadra più attrezzata per vincere il campionato, ma deve recuperare nel minor tempo possibile gli infortunati. Gioca da 2 mesi ormai senza la sua punta centrale, mancano calciatori davvero importanti. Sono però positivo nel pensare che se oggi la classifica è questa, quando rientreranno gli infortunati, il Napoli farà una scalata”.