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IL RETROSCENA - Sacchi rivela: "Maradona mi chiamò due volte per portarmi al Napoli”
26.03.2025 16:26 di Napoli Magazine

Arrigo Sacchi, allenatore, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di "Radio Goal": “Quell’applauso del San Paolo al termine di Napoli-Milan 2-3? Avemmo una cultura sportiva e non solo, fu una cosa da grandi persone. Conte l’ho portato con me in Nazionale, è un grande allenatore, è affidabile, pensa al calcio 24 ore al giorno, se è arrivato a questi livelli è perché lo merita. Maradona mi telefonò due volte e mi disse: se lei viene a Napoli partirà sempre con due gol di vantaggio. Però per me contava più il collettivo. Perdemmo per 6 mesi Van Basten ed abbiamo vinto lo stesso, la finale di Coppa dei Campioni la giocammo senza Gullit ed abbiamo vinto. Ottavio Bianchi è una persona serie la competenza viene prima di tutto. Juve e Milan potevano andare a scegliere Antonio Conte quando era libero. A Marotta ai tempi della Juve gli dissi: se prendi Conte vincerai e così lo prese ed ha vinto. Se ne andò perché voleva un giocatore e non glielo presero”.

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IL RETROSCENA - Sacchi rivela: "Maradona mi chiamò due volte per portarmi al Napoli”

di Napoli Magazine

26/03/2025 - 16:26

Arrigo Sacchi, allenatore, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso di "Radio Goal": “Quell’applauso del San Paolo al termine di Napoli-Milan 2-3? Avemmo una cultura sportiva e non solo, fu una cosa da grandi persone. Conte l’ho portato con me in Nazionale, è un grande allenatore, è affidabile, pensa al calcio 24 ore al giorno, se è arrivato a questi livelli è perché lo merita. Maradona mi telefonò due volte e mi disse: se lei viene a Napoli partirà sempre con due gol di vantaggio. Però per me contava più il collettivo. Perdemmo per 6 mesi Van Basten ed abbiamo vinto lo stesso, la finale di Coppa dei Campioni la giocammo senza Gullit ed abbiamo vinto. Ottavio Bianchi è una persona serie la competenza viene prima di tutto. Juve e Milan potevano andare a scegliere Antonio Conte quando era libero. A Marotta ai tempi della Juve gli dissi: se prendi Conte vincerai e così lo prese ed ha vinto. Se ne andò perché voleva un giocatore e non glielo presero”.