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INFORTUNIO DE BRUYNE - Il Presidente FIFS Torquati: "Con l’operazione può tornare in tre mesi, lesioni gravi in aumento con tante partite, è uno dei fattori principali"
28.10.2025 13:26 di Napoli Magazine
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“Quella subita da Kevin De Bruyne è una lesione muscolare di alto grado, il terzo nella classificazione tradizionale e tra il terzo e quarto grado secondo la classificazione più moderna. Stando a quanto emerso finora, il giocatore potrebbe tornare in campo tra tre mesi”. È l’analisi di Riccardo Torquati, presidente della Federazione Italiana Fisioterapisti dello Sport e titolare dei centri Sport Health, intervenuto per commentare l’infortunio del centrocampista del Napoli, che verrà operato in Belgio. “Nella medicina sportiva - prosegue il fisioterapista - si sta parificando la lesione muscolare di alto grado a una frattura e sempre più giocatori si sottopongono a interventi chirurgici per curare questa tipologia di infortuni. Nella fattispecie vengono applicate delle suture, con ancore se necessario, per far sì che la lesione si saldi prima e con esiti migliori. Nel caso di De Bruyne l’operazione potrebbe accorciare i tempi di recupero, portandoli da quattro a tre mesi. Dopo l'intervento, insieme allo staff del Napoli verrà predisposto un percorso di riabilitazione specifico. Solitamente in questi casi è previsto un lavoro sulle aderenze e l’elasticizzazione della cicatrice per evitare potenziali recidive, sulla rivascolarizzazione e soprattutto sul tono muscolare, in modo da sopperire allo stop prolungato dall’attività agonistica”.

Durante Napoli-Inter si è fermato anche il centrocampista nerazzurro Mkhitaryan, a conferma di una tendenza di infortuni sempre più frequenti tra i calciatori. Secondo Torquati, “il fatto che si giochino regolarmente due partite a settimana rappresenta uno dei fattori principali. Nel caso specifico di De Bruyne, potrebbe incidere anche l'età sportiva di un atleta che da diversi anni partecipa a campionati stressanti e logoranti. I tessuti nel tempo tendono a cedere dal punto di vista della qualità e non rispondono più alle sollecitazioni come fanno i tessuti di un calciatore giovane, fermo restando che abbiamo visto infortunarsi anche i giovani, laddove incide l’aspetto legato alla genetica”. “Sono convinto che tutti i fisioterapisti a servizio delle squadre di Serie A svolgano un lavoro essenziale per la salvaguardia della salute degli atleti. L’intervento dei colleghi durante le partite può risultare determinante: quando i giocatori subiscono una lesione muscolare, è fondamentale applicare subito un bendaggio compressivo, direttamente in campo. In questo modo - conclude il presidente della FIFS - si consente ai lembi muscolari interessati dalla lesione di avvicinarsi e di avviare nell’immediato un processo di autoriparazione, che può contribuire ad accorciare i tempi di recupero”.

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INFORTUNIO DE BRUYNE - Il Presidente FIFS Torquati: "Con l’operazione può tornare in tre mesi, lesioni gravi in aumento con tante partite, è uno dei fattori principali"

di Napoli Magazine

28/10/2025 - 13:26

“Quella subita da Kevin De Bruyne è una lesione muscolare di alto grado, il terzo nella classificazione tradizionale e tra il terzo e quarto grado secondo la classificazione più moderna. Stando a quanto emerso finora, il giocatore potrebbe tornare in campo tra tre mesi”. È l’analisi di Riccardo Torquati, presidente della Federazione Italiana Fisioterapisti dello Sport e titolare dei centri Sport Health, intervenuto per commentare l’infortunio del centrocampista del Napoli, che verrà operato in Belgio. “Nella medicina sportiva - prosegue il fisioterapista - si sta parificando la lesione muscolare di alto grado a una frattura e sempre più giocatori si sottopongono a interventi chirurgici per curare questa tipologia di infortuni. Nella fattispecie vengono applicate delle suture, con ancore se necessario, per far sì che la lesione si saldi prima e con esiti migliori. Nel caso di De Bruyne l’operazione potrebbe accorciare i tempi di recupero, portandoli da quattro a tre mesi. Dopo l'intervento, insieme allo staff del Napoli verrà predisposto un percorso di riabilitazione specifico. Solitamente in questi casi è previsto un lavoro sulle aderenze e l’elasticizzazione della cicatrice per evitare potenziali recidive, sulla rivascolarizzazione e soprattutto sul tono muscolare, in modo da sopperire allo stop prolungato dall’attività agonistica”.

Durante Napoli-Inter si è fermato anche il centrocampista nerazzurro Mkhitaryan, a conferma di una tendenza di infortuni sempre più frequenti tra i calciatori. Secondo Torquati, “il fatto che si giochino regolarmente due partite a settimana rappresenta uno dei fattori principali. Nel caso specifico di De Bruyne, potrebbe incidere anche l'età sportiva di un atleta che da diversi anni partecipa a campionati stressanti e logoranti. I tessuti nel tempo tendono a cedere dal punto di vista della qualità e non rispondono più alle sollecitazioni come fanno i tessuti di un calciatore giovane, fermo restando che abbiamo visto infortunarsi anche i giovani, laddove incide l’aspetto legato alla genetica”. “Sono convinto che tutti i fisioterapisti a servizio delle squadre di Serie A svolgano un lavoro essenziale per la salvaguardia della salute degli atleti. L’intervento dei colleghi durante le partite può risultare determinante: quando i giocatori subiscono una lesione muscolare, è fondamentale applicare subito un bendaggio compressivo, direttamente in campo. In questo modo - conclude il presidente della FIFS - si consente ai lembi muscolari interessati dalla lesione di avvicinarsi e di avviare nell’immediato un processo di autoriparazione, che può contribuire ad accorciare i tempi di recupero”.