A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Peppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli:
Il Napoli ha ottenuto tre pareggi e una sconfitta, ieri contro il Como, nelle ultime quattro. Secondo lei, la squadra è stanca fisicamente, mentalmente o entrambe le cose?
"Francamente, i risultati sono sempre legati a molte variabili. Se guardiamo le prestazioni contro Roma e Lazio, il Napoli non ha subito molto. Anzi, in entrambe i casi era riuscito addirittura a passare in vantaggio. Poi è chiaro che c'è stato un calo, qualcosa che ha fatto spegnere la luce. Però alcune dinamiche si vedono meglio dall'interno, quindi è difficile dare giudizi definitivi. Nei tre pareggi, almeno contro Lazio e Roma, c’è stata una buona prestazione da parte del Napoli, che ha comunque giocato delle partite dignitose. Non è stato impeccabile, ma nemmeno da bocciare. Anche ieri, a Como, il primo tempo è stato eccezionale. Poi, nella ripresa, c'è stato un calo improvviso. Avevamo creato due buone occasioni per passare in vantaggio, ma quando perdi brillantezza diventa tutto più difficile. Questa è una squadra che deve puntare sul bel gioco, sull'aggressività e sulla rapidità. Se mancano questi elementi, si fa fatica".
Ieri contro il Como, sul primo gol subito, chi ritiene sia il principale responsabile?
“Non si può attribuire la colpa a un solo giocatore. Dire che sia colpa solo di Rrahmani, di Meret o di Politano per la rimessa laterale sarebbe sbagliato, non si può dare tutta la colpa a un solo giocatore. C'è sicuramente una responsabilità collettiva, ma anche errori individuali. In situazioni come queste, il problema non è mai solo di un singolo, bensì dell'intero assetto difensivo".
C'è però anche qualche aspetto positivo da trarre dalla partita di ieri, come la continuità nel gol di Giacomo Raspadori…
“Si sapeva che non fosse né una prima punta né un esterno, ma che avrebbe potuto rendere al meglio da seconda punta o vicino a un attaccante. Se Conte lo ha schierato in quella posizione, significa che ha visto delle potenzialità. Infatti, il primo tempo è stato positivo. Poi, nella ripresa, non so cosa sia successo, ma la squadra ha perso brillantezza ed anche lui".
Come valuta il debutto stagionale di Billing con la maglia del Napoli?
"Ha fatto una buona partita. Quando la squadra ha giocato bene, anche lui si è espresso positivamente. È un ragazzo di valore, bisogna dargli fiducia".
Sabato alle 18:00 ci sarà la sfida contro l'Inter allo stadio Maradona. È un momento complicato per il Napoli, ma l'Inter sta davvero meglio?
"In classifica l'Inter sta meglio, ma sul piano del gioco non ha fatto granché. Poi ci sono stati anche episodi arbitrali controversi che hanno influito. Purtroppo, il Napoli sta subendo decisioni sfavorevoli, mentre per altre squadre si adottano criteri diversi. C’è poca uniformità di giudizio arbitrale, alcuni falli che non vengono fischiati contro il Napoli, in altre partite vengono sanzionati. Ci sono episodi che, se accadessero al Napoli, verrebbero puniti in modo diverso. Questo è un dato di fatto".
L'Atalanta ora è a due punti dal Napoli, quindi la squadra non deve più correre solo per lo scudetto, ma anche per mantenere le prime posizioni in classifica. Crede che il Napoli riuscirà a difendere il posto in Champions?
"Il Napoli deve puntare sempre alla Champions. Poi, se ci sarà l'opportunità, lotterà anche per il titolo. Non credo che questi pareggi e la sconfitta abbiano già compromesso tutto. Il campionato è lungo, si deciderà fino alla fine".
Quindi resta fiducioso per la corsa scudetto?
"Sì, il Napoli è ancora in corsa. Ci sono squadre forti, ma non è detta l’ultima parola".
di Napoli Magazine
24/02/2025 - 11:04
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Peppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli:
Il Napoli ha ottenuto tre pareggi e una sconfitta, ieri contro il Como, nelle ultime quattro. Secondo lei, la squadra è stanca fisicamente, mentalmente o entrambe le cose?
"Francamente, i risultati sono sempre legati a molte variabili. Se guardiamo le prestazioni contro Roma e Lazio, il Napoli non ha subito molto. Anzi, in entrambe i casi era riuscito addirittura a passare in vantaggio. Poi è chiaro che c'è stato un calo, qualcosa che ha fatto spegnere la luce. Però alcune dinamiche si vedono meglio dall'interno, quindi è difficile dare giudizi definitivi. Nei tre pareggi, almeno contro Lazio e Roma, c’è stata una buona prestazione da parte del Napoli, che ha comunque giocato delle partite dignitose. Non è stato impeccabile, ma nemmeno da bocciare. Anche ieri, a Como, il primo tempo è stato eccezionale. Poi, nella ripresa, c'è stato un calo improvviso. Avevamo creato due buone occasioni per passare in vantaggio, ma quando perdi brillantezza diventa tutto più difficile. Questa è una squadra che deve puntare sul bel gioco, sull'aggressività e sulla rapidità. Se mancano questi elementi, si fa fatica".
Ieri contro il Como, sul primo gol subito, chi ritiene sia il principale responsabile?
“Non si può attribuire la colpa a un solo giocatore. Dire che sia colpa solo di Rrahmani, di Meret o di Politano per la rimessa laterale sarebbe sbagliato, non si può dare tutta la colpa a un solo giocatore. C'è sicuramente una responsabilità collettiva, ma anche errori individuali. In situazioni come queste, il problema non è mai solo di un singolo, bensì dell'intero assetto difensivo".
C'è però anche qualche aspetto positivo da trarre dalla partita di ieri, come la continuità nel gol di Giacomo Raspadori…
“Si sapeva che non fosse né una prima punta né un esterno, ma che avrebbe potuto rendere al meglio da seconda punta o vicino a un attaccante. Se Conte lo ha schierato in quella posizione, significa che ha visto delle potenzialità. Infatti, il primo tempo è stato positivo. Poi, nella ripresa, non so cosa sia successo, ma la squadra ha perso brillantezza ed anche lui".
Come valuta il debutto stagionale di Billing con la maglia del Napoli?
"Ha fatto una buona partita. Quando la squadra ha giocato bene, anche lui si è espresso positivamente. È un ragazzo di valore, bisogna dargli fiducia".
Sabato alle 18:00 ci sarà la sfida contro l'Inter allo stadio Maradona. È un momento complicato per il Napoli, ma l'Inter sta davvero meglio?
"In classifica l'Inter sta meglio, ma sul piano del gioco non ha fatto granché. Poi ci sono stati anche episodi arbitrali controversi che hanno influito. Purtroppo, il Napoli sta subendo decisioni sfavorevoli, mentre per altre squadre si adottano criteri diversi. C’è poca uniformità di giudizio arbitrale, alcuni falli che non vengono fischiati contro il Napoli, in altre partite vengono sanzionati. Ci sono episodi che, se accadessero al Napoli, verrebbero puniti in modo diverso. Questo è un dato di fatto".
L'Atalanta ora è a due punti dal Napoli, quindi la squadra non deve più correre solo per lo scudetto, ma anche per mantenere le prime posizioni in classifica. Crede che il Napoli riuscirà a difendere il posto in Champions?
"Il Napoli deve puntare sempre alla Champions. Poi, se ci sarà l'opportunità, lotterà anche per il titolo. Non credo che questi pareggi e la sconfitta abbiano già compromesso tutto. Il campionato è lungo, si deciderà fino alla fine".
Quindi resta fiducioso per la corsa scudetto?
"Sì, il Napoli è ancora in corsa. Ci sono squadre forti, ma non è detta l’ultima parola".