A “1 Football Night”, su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Scarlato, allenatore, già primo capitano del Napoli di De Laurentiis.
Dopo il pareggio con la Roma, per il Napoli il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Certo, c'è un po' di rammarico per il risultato finale, ma considerando che in queste tre partite sono arrivati sette punti, si può comunque parlare di un buon bottino. Io vedo il bicchiere mezzo pieno perché il Napoli sta dando continuità ai risultati. Mi sembra che abbia ottenuto sette vittorie consecutive prima del pareggio di ieri, quindi è comunque un buon bottino. Certo, la partita era praticamente vinta e ci si stava avvicinando all’ottava vittoria di fila, quindi un po' di rammarico c’è. Forse nel secondo tempo c'è stato un calo, e i migliori in campo non sono riusciti a incidere come avrebbero voluto. Nel secondo tempo il Napoli non ha mai creato vere occasioni offensive e non ha mai messo in difficoltà la Roma. Poi, con l’ingresso di Dybala, il pericolo è aumentato".
A proposito di giocatori offensivi, è notizia di poco fa che il Napoli abbia chiuso con il Milan per l’affare Okafor. Era il nome che si aspettava o è stata una scelta di ripiego?
“No, non me lo aspettavo. I nomi che circolavano in questi giorni erano completamente diversi. Nessuno si aspettava che alla fine sarebbe arrivato Okafor. Non so se sia una scelta di ripiego, ma è chiaro che, non riuscendo a prendere i giocatori di cui si è parlato finora, il Napoli ha puntato su un altro profilo. È comunque un ottimo giocatore, molto talentuoso, ma è stato chiuso da Leão e Pulisic al Milan. Se non giocava lì, non so quanto spazio potrà trovare al Napoli. Sicuramente è un ripiego, ma chissà, potrebbe dare una mano nella corsa verso lo scudetto".
A proposito di scudetto, ci crede ancora al quarto titolo del Napoli in questa stagione?
“Il Napoli sta creando tutti i presupposti per vincere il campionato. È normale che debba mantenere questo ritmo fino alla fine. Anche l’Inter ha le sue difficoltà, con tanti impegni tra campionato e coppe. Il Napoli ha solo la Serie A su cui concentrarsi, quindi può gestire meglio le energie. Tuttavia, per competere fino alla fine, serviva integrare la rosa nei punti dove c'erano delle mancanze. Detto questo, oggi il Napoli ha tutti i numeri per vincere lo scudetto".
Se fosse Antonio Conte, stasera sembra un po' arrabbiato?
“Diciamo che sarei arrabbiato ed anche un po' dispiaciuto e rammaricato. Come dicevo prima, bastava poco per integrare questa rosa. Secondo me serviva un altro difensore e forse anche un centrocampista. Billing non lo conosco benissimo, quindi non saprei dire cosa possa dare in più alla squadra. Ho visto delle difficoltà sugli esterni: Mazzocchi, ad esempio, è un ottimo giocatore, ha grande voglia e determinazione, ma nella rosa del Napoli si notano certi limiti perché gli altri sono di un livello superiore. Non aver rinforzato alcuni reparti può essere un problema, ma ora il Napoli deve solo rimboccarsi le maniche e pensare al campionato, cercando di tirare fuori il massimo dai giocatori a disposizione. Penso a Simeone, Raspadori, Ngonge… giocatori che potrebbero trovare più spazio".
Rispetto a un mese fa, il Napoli si è indebolito?
"No, anzi, è cresciuto sotto il profilo della mentalità e della consapevolezza. Si è rafforzato da questo punto di vista. Certo, se qualcuno ha un infortunio o un calo fisico, si può andare in difficoltà perché in alcuni ruoli le alternative non sono all’altezza. Juan Jesus sta sostituendo bene Buongiorno, ma qualche problema a centrocampo potrebbe emergere. Tuttavia, sotto l’aspetto mentale e fisico, il Napoli sta migliorando. Nelle ultime partite ha cambiato atteggiamento: ora aggredisce più alto, non aspetta l’avversario nella propria metà campo. Sono segnali di una condizione fisica e mentale ottimale, e questo è molto positivo. Quindi, in sintesi, il Napoli è cresciuto dal punto di vista mentale, ma si è indebolito nella rosa perché avrebbe avuto bisogno di qualche rinforzo in più dopo la partenza di Kvaratskhelia".
di Napoli Magazine
04/02/2025 - 01:03
A “1 Football Night”, su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Scarlato, allenatore, già primo capitano del Napoli di De Laurentiis.
Dopo il pareggio con la Roma, per il Napoli il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Certo, c'è un po' di rammarico per il risultato finale, ma considerando che in queste tre partite sono arrivati sette punti, si può comunque parlare di un buon bottino. Io vedo il bicchiere mezzo pieno perché il Napoli sta dando continuità ai risultati. Mi sembra che abbia ottenuto sette vittorie consecutive prima del pareggio di ieri, quindi è comunque un buon bottino. Certo, la partita era praticamente vinta e ci si stava avvicinando all’ottava vittoria di fila, quindi un po' di rammarico c’è. Forse nel secondo tempo c'è stato un calo, e i migliori in campo non sono riusciti a incidere come avrebbero voluto. Nel secondo tempo il Napoli non ha mai creato vere occasioni offensive e non ha mai messo in difficoltà la Roma. Poi, con l’ingresso di Dybala, il pericolo è aumentato".
A proposito di giocatori offensivi, è notizia di poco fa che il Napoli abbia chiuso con il Milan per l’affare Okafor. Era il nome che si aspettava o è stata una scelta di ripiego?
“No, non me lo aspettavo. I nomi che circolavano in questi giorni erano completamente diversi. Nessuno si aspettava che alla fine sarebbe arrivato Okafor. Non so se sia una scelta di ripiego, ma è chiaro che, non riuscendo a prendere i giocatori di cui si è parlato finora, il Napoli ha puntato su un altro profilo. È comunque un ottimo giocatore, molto talentuoso, ma è stato chiuso da Leão e Pulisic al Milan. Se non giocava lì, non so quanto spazio potrà trovare al Napoli. Sicuramente è un ripiego, ma chissà, potrebbe dare una mano nella corsa verso lo scudetto".
A proposito di scudetto, ci crede ancora al quarto titolo del Napoli in questa stagione?
“Il Napoli sta creando tutti i presupposti per vincere il campionato. È normale che debba mantenere questo ritmo fino alla fine. Anche l’Inter ha le sue difficoltà, con tanti impegni tra campionato e coppe. Il Napoli ha solo la Serie A su cui concentrarsi, quindi può gestire meglio le energie. Tuttavia, per competere fino alla fine, serviva integrare la rosa nei punti dove c'erano delle mancanze. Detto questo, oggi il Napoli ha tutti i numeri per vincere lo scudetto".
Se fosse Antonio Conte, stasera sembra un po' arrabbiato?
“Diciamo che sarei arrabbiato ed anche un po' dispiaciuto e rammaricato. Come dicevo prima, bastava poco per integrare questa rosa. Secondo me serviva un altro difensore e forse anche un centrocampista. Billing non lo conosco benissimo, quindi non saprei dire cosa possa dare in più alla squadra. Ho visto delle difficoltà sugli esterni: Mazzocchi, ad esempio, è un ottimo giocatore, ha grande voglia e determinazione, ma nella rosa del Napoli si notano certi limiti perché gli altri sono di un livello superiore. Non aver rinforzato alcuni reparti può essere un problema, ma ora il Napoli deve solo rimboccarsi le maniche e pensare al campionato, cercando di tirare fuori il massimo dai giocatori a disposizione. Penso a Simeone, Raspadori, Ngonge… giocatori che potrebbero trovare più spazio".
Rispetto a un mese fa, il Napoli si è indebolito?
"No, anzi, è cresciuto sotto il profilo della mentalità e della consapevolezza. Si è rafforzato da questo punto di vista. Certo, se qualcuno ha un infortunio o un calo fisico, si può andare in difficoltà perché in alcuni ruoli le alternative non sono all’altezza. Juan Jesus sta sostituendo bene Buongiorno, ma qualche problema a centrocampo potrebbe emergere. Tuttavia, sotto l’aspetto mentale e fisico, il Napoli sta migliorando. Nelle ultime partite ha cambiato atteggiamento: ora aggredisce più alto, non aspetta l’avversario nella propria metà campo. Sono segnali di una condizione fisica e mentale ottimale, e questo è molto positivo. Quindi, in sintesi, il Napoli è cresciuto dal punto di vista mentale, ma si è indebolito nella rosa perché avrebbe avuto bisogno di qualche rinforzo in più dopo la partenza di Kvaratskhelia".