A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Eugenio Fascetti, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Lazio e Juventus ed ex allenatore del Torino:
Giusto non trattare l’argomento Bove fino a che non ci saranno notizie ufficiali?
“Sì, sono assolutamente d’accordo. Bisogna evitare di far circolare notizie non ufficiali perché potrebbero non essere veritiere. La gente è curiosa al limite del morboso, ma in certi casi è meglio tacere. Avremo riscontri ufficiali in giornata, facciamo un grosso in bocca al lupo al ragazzo”.
Come giudica Torino-Napoli?
“Il Toro, ieri, nel primo tempo è stato forte, meritava il pareggio. Nella ripresa si è spento ed il Napoli ha vinto meritatamente. Gli azzurri, nella ripresa, non hanno concesso niente ai padroni di casa, e se non fosse stato per Milinkovic-Savic il risultato sarebbe stato più rotondo, nonostante i granata, nel primo tempo, siano stati ad un passo dal pareggio con Coco che ha sbagliato clamorosamente a porta vuota. Ottimo Napoli che, insieme ad Inter ed Atalanta, è nel novero delle favorite per lo Scudetto”.
Cosa ne pensa della polemica sulle vittorie di “corto muso”?
“Che è inutile, perché chi vince di corto muso porta comunque tre punti a casa. Il Napoli è solido: magari non farà tanti gol ma ne prende ancor di meno, ha una difesa importante grazie alla quale può andare molto lontano. La fase difensiva è fatta bene, ma Conte ha anche uomini di grandissima qualità”.
Buongiorno è stato preso dall’emozione, ieri?
“Sì, penso che abbia avuto tanta emozione che si è ripercossa sulla prestazione, perché al Torino lui ci è nato, ritornare a giocare lì da avversario non è facile. E comunque, date le sue prestazioni, una partita meno brillante ci sta tutta”.
Cos’è successo alla Lazio, ieri?
“Se non le avessero ingiustamente annullato il gol nei primi minuti, sarebbe stata un’altra partita. Aver negato il vantaggio alla Lazio ha permesso al Parma di riprendersi. In epoca Var, certe cose non dovrebbero accadere, ma il discorso è lungo. Per farla breve, il risultato è stato determinato da quell’errore”.
Una Lazio, dunque, arrabbiata nel doppio confronto col Napoli?
“La Lazio è una grande sorpresa: non ha la brillantezza degli anni passati ma ha molta più solidità, è pericolosa e lo sarà anche contro il Napoli”.
La doppia sfida a tre giorni di distanza spingerà gli allenatori a fare turnover?
“Potrebbe darsi ma, se fosse per me, assolutamente no, perché la Coppa Italia è un obiettivo di entrambi i club ed è un trofeo importante perché è una via per l’Europa. La sfida in campionato, invece, farà sorridere le inseguitrici, perché almeno una perderà punti, ma è una partita impossibile da pronosticare”.
Cosa sta accadendo alla Juve?
“In primis bisogna capire il perché di tutti questi infortuni, forse c’è stato un problema nella preparazione. In questo momento hanno una squadra in emergenza, ridotta ai minimi termini, e col Lecce sono stati anche sfortunati. Una cosa è certa: Koopmeiners non sta dimostrando il livello espresso all’Atalanta, mentre Douglas Luiz resta un oggetto misterioso. Certo, ci vuole il giusto tempo prima che i calciatori si ambientino, ma il brasiliano, per quanto è stato pagato, avrebbe dovuto essere pronto subito. Non era uno sconosciuto ma adesso è sparito”.
Ad oggi quali sono le sue favorite per lo Scudetto?
“Napoli, Inter ed Atalanta. Escludo il Milan che, per me, non ha ancora trovato la quadra e, anzi, non vedo feeling tra Fonseca ed il gruppo squadra. Perché non si dimette? Bisognerebbe chiederlo a lui, è un discorso delicato, ognuno reagisce come meglio crede. L’importante, comunque, è che le italiane facciano bene in Europa”.
di Napoli Magazine
02/12/2024 - 12:46
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Eugenio Fascetti, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Lazio e Juventus ed ex allenatore del Torino:
Giusto non trattare l’argomento Bove fino a che non ci saranno notizie ufficiali?
“Sì, sono assolutamente d’accordo. Bisogna evitare di far circolare notizie non ufficiali perché potrebbero non essere veritiere. La gente è curiosa al limite del morboso, ma in certi casi è meglio tacere. Avremo riscontri ufficiali in giornata, facciamo un grosso in bocca al lupo al ragazzo”.
Come giudica Torino-Napoli?
“Il Toro, ieri, nel primo tempo è stato forte, meritava il pareggio. Nella ripresa si è spento ed il Napoli ha vinto meritatamente. Gli azzurri, nella ripresa, non hanno concesso niente ai padroni di casa, e se non fosse stato per Milinkovic-Savic il risultato sarebbe stato più rotondo, nonostante i granata, nel primo tempo, siano stati ad un passo dal pareggio con Coco che ha sbagliato clamorosamente a porta vuota. Ottimo Napoli che, insieme ad Inter ed Atalanta, è nel novero delle favorite per lo Scudetto”.
Cosa ne pensa della polemica sulle vittorie di “corto muso”?
“Che è inutile, perché chi vince di corto muso porta comunque tre punti a casa. Il Napoli è solido: magari non farà tanti gol ma ne prende ancor di meno, ha una difesa importante grazie alla quale può andare molto lontano. La fase difensiva è fatta bene, ma Conte ha anche uomini di grandissima qualità”.
Buongiorno è stato preso dall’emozione, ieri?
“Sì, penso che abbia avuto tanta emozione che si è ripercossa sulla prestazione, perché al Torino lui ci è nato, ritornare a giocare lì da avversario non è facile. E comunque, date le sue prestazioni, una partita meno brillante ci sta tutta”.
Cos’è successo alla Lazio, ieri?
“Se non le avessero ingiustamente annullato il gol nei primi minuti, sarebbe stata un’altra partita. Aver negato il vantaggio alla Lazio ha permesso al Parma di riprendersi. In epoca Var, certe cose non dovrebbero accadere, ma il discorso è lungo. Per farla breve, il risultato è stato determinato da quell’errore”.
Una Lazio, dunque, arrabbiata nel doppio confronto col Napoli?
“La Lazio è una grande sorpresa: non ha la brillantezza degli anni passati ma ha molta più solidità, è pericolosa e lo sarà anche contro il Napoli”.
La doppia sfida a tre giorni di distanza spingerà gli allenatori a fare turnover?
“Potrebbe darsi ma, se fosse per me, assolutamente no, perché la Coppa Italia è un obiettivo di entrambi i club ed è un trofeo importante perché è una via per l’Europa. La sfida in campionato, invece, farà sorridere le inseguitrici, perché almeno una perderà punti, ma è una partita impossibile da pronosticare”.
Cosa sta accadendo alla Juve?
“In primis bisogna capire il perché di tutti questi infortuni, forse c’è stato un problema nella preparazione. In questo momento hanno una squadra in emergenza, ridotta ai minimi termini, e col Lecce sono stati anche sfortunati. Una cosa è certa: Koopmeiners non sta dimostrando il livello espresso all’Atalanta, mentre Douglas Luiz resta un oggetto misterioso. Certo, ci vuole il giusto tempo prima che i calciatori si ambientino, ma il brasiliano, per quanto è stato pagato, avrebbe dovuto essere pronto subito. Non era uno sconosciuto ma adesso è sparito”.
Ad oggi quali sono le sue favorite per lo Scudetto?
“Napoli, Inter ed Atalanta. Escludo il Milan che, per me, non ha ancora trovato la quadra e, anzi, non vedo feeling tra Fonseca ed il gruppo squadra. Perché non si dimette? Bisognerebbe chiederlo a lui, è un discorso delicato, ognuno reagisce come meglio crede. L’importante, comunque, è che le italiane facciano bene in Europa”.