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ON AIR - Lucarelli: "Potevo venire a Napoli anche in serie C, Conte può vincere lo scudetto"
23.10.2024 13:54 di Napoli Magazine

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo è intervenuto Cristiano Lucarelli, ex Napoli e Lecce: "Napoli e Lecce, insieme al Cosenza, sono state le mie esperienze professionali al sud dove continuo ad avere, a distanza di anni, la stessa stima a 360°. Faccio il tifo per tutte e due le squadre, ognuna per i suoi obiettivi, ma dal punto di vista affettivo, il legame è veramente forte. A Napoli potevo arrivarci anche nel secondo anno di Serie C, ma la richiesta economica del presidente Spinelli dileguò velocemente la società. Come sono gli attaccanti di questa Serie A? Tra i giovani un po’ di talento, di potenziale, si comincia a intravedere. Questo può essere anche un bel segnale, negli ultimi anni anche per la Nazionale abbiamo dovuto attecchire da alcuni giocatori naturalizzati italiani. Ci sono giovani interessanti e bisogna dare una continuità a questa tradizione di sfornare campioni in tutti i ruoli. Napoli di Conte? Per vincere i campionati e portare titoli bisogna essere concreti, una squadra con lo spirito di sacrificio nelle due fasi, così come sono le squadre di Antonio Conte. Nel calcio, quando si vince, si ha sempre ragione. Poi ovvio, se si riesce anche a dominare l’avversario, cercando di creare tante occasioni da gol, meglio. Alla fine, però, bisogna accettare di essere concreti e vincere. In questo senso, la prima partita di Verona ha insegnato tante cose e sono convinto che l’allenatore e i calciatori hanno metabolizzato nella maniera giusta, tant’è che il Napoli da quella partita sembra una squadra completamente diversa. Il Napoli può competere anche con squadre più strutturate? Non credo che il Napoli sia improvvisato o momentaneo. Intanto, ha il vantaggio di non avere impegni infrasettimanali, ha uno degli allenatori migliori al mondo, soprattutto nell’attuare un nuovo progetto nella piazza giusta, perché Napoli è diversa dalle altre. D’improvvisato non c’è niente, il Napoli si giocherà tutte le sue possibilità senza timore di nessuno. Quest’anno, in confronto dell’anno scorso, non mi sembra ci siano squadre che stiano facendo prestazioni dilaganti o diverse da quelle che sta offrendo il Napoli, vedo molta concretezza. Lukaku? Un giocatore fortissimo, completo sotto ogni punto di vista, non c’è una lacuna specifica. È un giocatore che riesce a fare, più o meno bene tutto. La sua storia è consacrata e le sue migliori cose le ha fatte proprio con Conte che probabilmente gode della sua fiducia. Quando di nuovo in panchina? Sono giorni caldi. Ancora manca quella proposta che mi trasmette emozione, quindi senza fretta. Io nel frattempo vado in giro a vedere partite di Serie B, guardo allenatori più bravi di me e aspetto la scintilla. Sciopero dei giocatori? Che si gioca troppo è vero, e in Italia ancora di più perché c’è un carico nervoso diverso rispetto ad altri campionati. Minacciare scioperi è un po’ forzato, al momento, ma quattro giorni tra una partita e l’altra sono necessari".

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23/10/2024 - 13:54

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo è intervenuto Cristiano Lucarelli, ex Napoli e Lecce: "Napoli e Lecce, insieme al Cosenza, sono state le mie esperienze professionali al sud dove continuo ad avere, a distanza di anni, la stessa stima a 360°. Faccio il tifo per tutte e due le squadre, ognuna per i suoi obiettivi, ma dal punto di vista affettivo, il legame è veramente forte. A Napoli potevo arrivarci anche nel secondo anno di Serie C, ma la richiesta economica del presidente Spinelli dileguò velocemente la società. Come sono gli attaccanti di questa Serie A? Tra i giovani un po’ di talento, di potenziale, si comincia a intravedere. Questo può essere anche un bel segnale, negli ultimi anni anche per la Nazionale abbiamo dovuto attecchire da alcuni giocatori naturalizzati italiani. Ci sono giovani interessanti e bisogna dare una continuità a questa tradizione di sfornare campioni in tutti i ruoli. Napoli di Conte? Per vincere i campionati e portare titoli bisogna essere concreti, una squadra con lo spirito di sacrificio nelle due fasi, così come sono le squadre di Antonio Conte. Nel calcio, quando si vince, si ha sempre ragione. Poi ovvio, se si riesce anche a dominare l’avversario, cercando di creare tante occasioni da gol, meglio. Alla fine, però, bisogna accettare di essere concreti e vincere. In questo senso, la prima partita di Verona ha insegnato tante cose e sono convinto che l’allenatore e i calciatori hanno metabolizzato nella maniera giusta, tant’è che il Napoli da quella partita sembra una squadra completamente diversa. Il Napoli può competere anche con squadre più strutturate? Non credo che il Napoli sia improvvisato o momentaneo. Intanto, ha il vantaggio di non avere impegni infrasettimanali, ha uno degli allenatori migliori al mondo, soprattutto nell’attuare un nuovo progetto nella piazza giusta, perché Napoli è diversa dalle altre. D’improvvisato non c’è niente, il Napoli si giocherà tutte le sue possibilità senza timore di nessuno. Quest’anno, in confronto dell’anno scorso, non mi sembra ci siano squadre che stiano facendo prestazioni dilaganti o diverse da quelle che sta offrendo il Napoli, vedo molta concretezza. Lukaku? Un giocatore fortissimo, completo sotto ogni punto di vista, non c’è una lacuna specifica. È un giocatore che riesce a fare, più o meno bene tutto. La sua storia è consacrata e le sue migliori cose le ha fatte proprio con Conte che probabilmente gode della sua fiducia. Quando di nuovo in panchina? Sono giorni caldi. Ancora manca quella proposta che mi trasmette emozione, quindi senza fretta. Io nel frattempo vado in giro a vedere partite di Serie B, guardo allenatori più bravi di me e aspetto la scintilla. Sciopero dei giocatori? Che si gioca troppo è vero, e in Italia ancora di più perché c’è un carico nervoso diverso rispetto ad altri campionati. Minacciare scioperi è un po’ forzato, al momento, ma quattro giorni tra una partita e l’altra sono necessari".