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ON AIR - Perinetti: "Lukaku è un punto di riferimento, Conte ha dato la sua mentalità"
28.10.2024 12:38 di Napoli Magazine

Giorgio Perinetti è intervenuto a 'Febbre a 90', su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Il grande avvio in campionato ha aiutato il gruppo Napoli a crescere, c’è molta convinzione, voglia di fare, spirito di sacrificio per arrivare al massimo risultato: certo la classifica è provvisoria ma vedere che quello che fai paga sempre. Ora per gli azzurri arriveranno partite più difficili, arrivarci in queste condizioni è una cosa straordinaria. Milan, Atalanta ed Inter sono tre compagini molto forti, certo. L’Inter è la più accreditata per il titolo, è nei fatti, ha preso anche giocatori importanti, il Milan sta ritrovando una certa forma, l’Atalanta la conosciamo, quando ingrana la marcia è un rullo compressore, ma tutte e tre incontreranno un Napoli forte e non è detto che sia più complicato per gli azzurri affrontare una big che non invece un Lecce che al Maradona si è chiuso nella sua area di rigore dopo aver preso sei gol dalla Fiorentina. Lo switch dopo Verona, comunque, è stato evidente: Conte ha avuto i giocatori a fine mercato, ha lavorato con tutti prendendo la mentalità che vediamo oggi, i risultati sono stati straordinari ed è quello che auspicava l’allenatore. Conte è entrato nella testa dei suoi ragazzi. Lukaku? Qualche giornata no ci può stare, ma le sue prestazioni vanno viste sempre nella sua totalità, non solo per il numero di gol realizzati. Il belga è un punto di riferimento per tutta la squadra e presto troverà la condizione migliore. La Fiorentina? Fino a tre partite fa Palladino era super criticato, invece ha segnato 11 gol in due partite e, tra l’altro, segnandone cinque alla Roma senza Gudmundsson, il so giocatore migliore. Alla Roma che succede? De Rossi è stato preso lo scorso anno perché ritenuto l’unico in grado di attutire il licenziamento di Mourinho, poi però gli si fanno tre anni di contratto per poi dirgli, nel comunicato di licenziamento, che la mossa fosse necessaria per conquistare altri trofei. La Roma poi prende Juric, allenatore molto attento e maniacale nel modo di preparare le cose, un po’ clone di gasperini con le variazioni sul tema, che però fa fatica a campionato in corso. Certo la Roma ha un solo dirigente, Florent Ghisolfi, che ha una certa rappresentatività mediatica: un po’ poco, per le ambizioni di un club come quello giallorosso”.

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di Napoli Magazine

28/10/2024 - 12:38

Giorgio Perinetti è intervenuto a 'Febbre a 90', su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Il grande avvio in campionato ha aiutato il gruppo Napoli a crescere, c’è molta convinzione, voglia di fare, spirito di sacrificio per arrivare al massimo risultato: certo la classifica è provvisoria ma vedere che quello che fai paga sempre. Ora per gli azzurri arriveranno partite più difficili, arrivarci in queste condizioni è una cosa straordinaria. Milan, Atalanta ed Inter sono tre compagini molto forti, certo. L’Inter è la più accreditata per il titolo, è nei fatti, ha preso anche giocatori importanti, il Milan sta ritrovando una certa forma, l’Atalanta la conosciamo, quando ingrana la marcia è un rullo compressore, ma tutte e tre incontreranno un Napoli forte e non è detto che sia più complicato per gli azzurri affrontare una big che non invece un Lecce che al Maradona si è chiuso nella sua area di rigore dopo aver preso sei gol dalla Fiorentina. Lo switch dopo Verona, comunque, è stato evidente: Conte ha avuto i giocatori a fine mercato, ha lavorato con tutti prendendo la mentalità che vediamo oggi, i risultati sono stati straordinari ed è quello che auspicava l’allenatore. Conte è entrato nella testa dei suoi ragazzi. Lukaku? Qualche giornata no ci può stare, ma le sue prestazioni vanno viste sempre nella sua totalità, non solo per il numero di gol realizzati. Il belga è un punto di riferimento per tutta la squadra e presto troverà la condizione migliore. La Fiorentina? Fino a tre partite fa Palladino era super criticato, invece ha segnato 11 gol in due partite e, tra l’altro, segnandone cinque alla Roma senza Gudmundsson, il so giocatore migliore. Alla Roma che succede? De Rossi è stato preso lo scorso anno perché ritenuto l’unico in grado di attutire il licenziamento di Mourinho, poi però gli si fanno tre anni di contratto per poi dirgli, nel comunicato di licenziamento, che la mossa fosse necessaria per conquistare altri trofei. La Roma poi prende Juric, allenatore molto attento e maniacale nel modo di preparare le cose, un po’ clone di gasperini con le variazioni sul tema, che però fa fatica a campionato in corso. Certo la Roma ha un solo dirigente, Florent Ghisolfi, che ha una certa rappresentatività mediatica: un po’ poco, per le ambizioni di un club come quello giallorosso”.