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ON AIR - Sergio: "Ekhator, gol straordinario, non si può imputare nulla a Beukema, Olivera? Con il tempo tornerà al livello che conosciamo"
06.10.2025 11:43 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Sergio, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Udinese e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Mister, Olivera sembra in difficoltà: secondo lei è solo un problema di condizione?

“Sì, credo che sia un ottimo calciatore. Ha solo bisogno di tempo per ambientarsi nel contesto Napoli e per capire bene le nuove richieste di mister Conte. Non dimentichiamo che, al suo posto, è entrato un giocatore come Spinazzola, che in questo momento è uno dei migliori terzini italiani, sia dal punto di vista fisico che tecnico. È naturale che, in questo momento, Olivera possa apparire un po’ in ombra. Ma sono convinto che le sue qualità siano ottime: serve soltanto un po’ di pazienza. Con il tempo tornerà al livello che conosciamo".

Di Spinazzola ha già detto tutto: sta vivendo una seconda giovinezza. Le chiedo invece un parere sull’altro terzino sinistro in rosa, il neoacquisto Gutiérrez. Due presenze finora, contro Milan e Sporting. L’ha convinta?

“Guarda, anche lui ha bisogno di tempo. È normale: si sta inserendo in un gruppo di giocatori importanti. Secondo me è molto valido, le qualità ci sono, ma bisogna avere pazienza. Bisogna anche valutare la situazione a gennaio: se dovesse trovare poco spazio, potrebbe essere utile mandarlo in prestito per farlo giocare con continuità. Quando le corsie sono piene, è difficile ritagliarsi spazio. È un rischio, certo, ma per crescere a volte serve giocare altrove".

Sul gol di Ekhator, invece, Beukema poteva fare qualcosa in più?

“Secondo me era un gesto fuori da ogni logica. Dobbiamo dare merito al ragazzo del Genoa, perché ha fatto un gol straordinario. Non credo si possa imputare nulla a Beukema, ma nemmeno a Savic: è stato semplicemente un colpo imprevedibile".

Come giudica questa situazione di infortuni muscolari così frequenti in casa Napoli? C’è qualcosa che non sta funzionando nella preparazione o nella gestione degli allenamenti?

“Gli allenamenti di Conte sono molto intensi, chiede il 300%, è inevitabile arrivino degli stop. È naturale. Inoltre, giocare ogni tre giorni lascia poco tempo per recuperare. La cosa più importante è avere una rosa ampia, perché con tre competizioni da affrontare si consumano tante energie. Però bisogna anche dire che le alternative del Napoli sono all’altezza. Questo è un dato molto importante. Ad esempio, Gilmour per me è un ottimo giocatore, in grado di sostituire Lobotka. Il Napoli si è mosso bene sul mercato seguendo le indicazioni di Conte che ben conosceva i pericoli delle sue metodologie: ha costruito una rosa omogenea, con giocatori intercambiabili in tutte le situazioni".

Come si ferma un attaccante come Højlund?

“È un giocatore fortissimo. Quando era all’Atalanta qualcuno aveva già notato le sue qualità. Secondo me, se il Manchester United lo ha ceduto, c’è stata poca competenza nel giudicare il valore del ragazzo. Il Napoli ha preso due giocatori dallo United, giovani e a un prezzo contenuto, e questo dimostra che la società ci ha visto lungo. Højlund è un giocatore importante: ha forza, velocità, cattiveria agonistica e attacca molto bene la profondità. Evidentemente, in Inghilterra non era nel contesto giusto per rendere al meglio. Qui, invece, sta mostrando tutto il suo valore. Credo che in questa operazione si veda anche la mano di Conte: ha voluto fortemente il danese e i risultati gli stanno dando ragione".

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ON AIR - Sergio: "Ekhator, gol straordinario, non si può imputare nulla a Beukema, Olivera? Con il tempo tornerà al livello che conosciamo"

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06/10/2025 - 11:43

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Sergio, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli, Udinese e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Mister, Olivera sembra in difficoltà: secondo lei è solo un problema di condizione?

“Sì, credo che sia un ottimo calciatore. Ha solo bisogno di tempo per ambientarsi nel contesto Napoli e per capire bene le nuove richieste di mister Conte. Non dimentichiamo che, al suo posto, è entrato un giocatore come Spinazzola, che in questo momento è uno dei migliori terzini italiani, sia dal punto di vista fisico che tecnico. È naturale che, in questo momento, Olivera possa apparire un po’ in ombra. Ma sono convinto che le sue qualità siano ottime: serve soltanto un po’ di pazienza. Con il tempo tornerà al livello che conosciamo".

Di Spinazzola ha già detto tutto: sta vivendo una seconda giovinezza. Le chiedo invece un parere sull’altro terzino sinistro in rosa, il neoacquisto Gutiérrez. Due presenze finora, contro Milan e Sporting. L’ha convinta?

“Guarda, anche lui ha bisogno di tempo. È normale: si sta inserendo in un gruppo di giocatori importanti. Secondo me è molto valido, le qualità ci sono, ma bisogna avere pazienza. Bisogna anche valutare la situazione a gennaio: se dovesse trovare poco spazio, potrebbe essere utile mandarlo in prestito per farlo giocare con continuità. Quando le corsie sono piene, è difficile ritagliarsi spazio. È un rischio, certo, ma per crescere a volte serve giocare altrove".

Sul gol di Ekhator, invece, Beukema poteva fare qualcosa in più?

“Secondo me era un gesto fuori da ogni logica. Dobbiamo dare merito al ragazzo del Genoa, perché ha fatto un gol straordinario. Non credo si possa imputare nulla a Beukema, ma nemmeno a Savic: è stato semplicemente un colpo imprevedibile".

Come giudica questa situazione di infortuni muscolari così frequenti in casa Napoli? C’è qualcosa che non sta funzionando nella preparazione o nella gestione degli allenamenti?

“Gli allenamenti di Conte sono molto intensi, chiede il 300%, è inevitabile arrivino degli stop. È naturale. Inoltre, giocare ogni tre giorni lascia poco tempo per recuperare. La cosa più importante è avere una rosa ampia, perché con tre competizioni da affrontare si consumano tante energie. Però bisogna anche dire che le alternative del Napoli sono all’altezza. Questo è un dato molto importante. Ad esempio, Gilmour per me è un ottimo giocatore, in grado di sostituire Lobotka. Il Napoli si è mosso bene sul mercato seguendo le indicazioni di Conte che ben conosceva i pericoli delle sue metodologie: ha costruito una rosa omogenea, con giocatori intercambiabili in tutte le situazioni".

Come si ferma un attaccante come Højlund?

“È un giocatore fortissimo. Quando era all’Atalanta qualcuno aveva già notato le sue qualità. Secondo me, se il Manchester United lo ha ceduto, c’è stata poca competenza nel giudicare il valore del ragazzo. Il Napoli ha preso due giocatori dallo United, giovani e a un prezzo contenuto, e questo dimostra che la società ci ha visto lungo. Højlund è un giocatore importante: ha forza, velocità, cattiveria agonistica e attacca molto bene la profondità. Evidentemente, in Inghilterra non era nel contesto giusto per rendere al meglio. Qui, invece, sta mostrando tutto il suo valore. Credo che in questa operazione si veda anche la mano di Conte: ha voluto fortemente il danese e i risultati gli stanno dando ragione".