La Repubblica realizza un parallelismo tra Napoli e Liverpool, entrambe le squadre vincitrici dei rispettivi campionati "cambiando il minimo, l’allenatore e poco più. Appena arrivati hanno lustrato l’argenteria opacizzata, ritrovato lo splendore perduto e vinto. Dopodiché hanno suggerito o preteso campagne acquisti faraoniche, da 180 o 500 milioni. Hanno arruolato ottimi centrocampisti che sballano gli schemi consolidati (De Bruyne, Wirtz) o punte sopravvalutate (Lucca, Isak). Possono ancora giocarsela (il Napoli, con gli uomini dell’anno scorso, è tornato in cima), ma hanno patito sconfitte imbarazzanti o seriali (...) invece all’Europa bisognerebbe dedicare attenzione, almeno per registrare che il Psg è diventa grande quando Luis Enrique ha convinto lo sceicco a comprargli dei Doué e non dei Neymar; che il Barcellona è rinato grazie alla cantera e non a costosi acquisti”.
di Napoli Magazine
26/10/2025 - 11:46
La Repubblica realizza un parallelismo tra Napoli e Liverpool, entrambe le squadre vincitrici dei rispettivi campionati "cambiando il minimo, l’allenatore e poco più. Appena arrivati hanno lustrato l’argenteria opacizzata, ritrovato lo splendore perduto e vinto. Dopodiché hanno suggerito o preteso campagne acquisti faraoniche, da 180 o 500 milioni. Hanno arruolato ottimi centrocampisti che sballano gli schemi consolidati (De Bruyne, Wirtz) o punte sopravvalutate (Lucca, Isak). Possono ancora giocarsela (il Napoli, con gli uomini dell’anno scorso, è tornato in cima), ma hanno patito sconfitte imbarazzanti o seriali (...) invece all’Europa bisognerebbe dedicare attenzione, almeno per registrare che il Psg è diventa grande quando Luis Enrique ha convinto lo sceicco a comprargli dei Doué e non dei Neymar; che il Barcellona è rinato grazie alla cantera e non a costosi acquisti”.