La Repubblica si è soffermata sulla rosa del Napoli: "Finora il Napoli ha puntato quasi sempre sullo zoccolo duro dei titolarissimi, come si evince in maniera chiara pure dalle statistiche. Conte ha infatti utilizzato le cinque sostituzioni previste dal regolamento solamente in 8 partite di campionato su 23, dimostrando di dare molta importanza alle gerarchie. Significativo in questo senso anche un altro dato: gli azzurri sono ultimi in Serie A per i cambi effettuati prima del 75’: appena 32. Ma il minutaggio extra large dato dal tecnico leccese ai suoi pretoriani comincia ad avere delle ripercussioni negative, tant’è che a Roma per la prima volta nel 2025 Di Lorenzo e compagni hanno corso di meno dei loro avversari: 119 chilometri contro 120. Era invece successo il contrario nelle sfide con la Juventus ( 116 km a 112), l’Atalanta (124 a 116), il Verona (118 a 113) e soprattutto contro la Fiorentina (117 a 119). Differenze di rendimento marcate specie nei secondi tempi, che rischiano tuttavia di affievolirsi senza il contributo di chi ha avuto la possibilità per adesso di consumare meno energie, rimanendo spesso in panchina. Da Gilmour a Simeone, da Raspadori a Ngonge, da Billing a Okafor. Per dare fastidio all’Inter servono anche loro".
di Napoli Magazine
07/02/2025 - 09:06
La Repubblica si è soffermata sulla rosa del Napoli: "Finora il Napoli ha puntato quasi sempre sullo zoccolo duro dei titolarissimi, come si evince in maniera chiara pure dalle statistiche. Conte ha infatti utilizzato le cinque sostituzioni previste dal regolamento solamente in 8 partite di campionato su 23, dimostrando di dare molta importanza alle gerarchie. Significativo in questo senso anche un altro dato: gli azzurri sono ultimi in Serie A per i cambi effettuati prima del 75’: appena 32. Ma il minutaggio extra large dato dal tecnico leccese ai suoi pretoriani comincia ad avere delle ripercussioni negative, tant’è che a Roma per la prima volta nel 2025 Di Lorenzo e compagni hanno corso di meno dei loro avversari: 119 chilometri contro 120. Era invece successo il contrario nelle sfide con la Juventus ( 116 km a 112), l’Atalanta (124 a 116), il Verona (118 a 113) e soprattutto contro la Fiorentina (117 a 119). Differenze di rendimento marcate specie nei secondi tempi, che rischiano tuttavia di affievolirsi senza il contributo di chi ha avuto la possibilità per adesso di consumare meno energie, rimanendo spesso in panchina. Da Gilmour a Simeone, da Raspadori a Ngonge, da Billing a Okafor. Per dare fastidio all’Inter servono anche loro".