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MISTER Z - Ecco perché la sosta per il Mondiale può rivelarsi favorevole al Napoli
15.11.2022 23:06 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si è aperto da qualche tempo sui media e continua a dar vita ancora oggi a commenti e divagazioni varie un dibattito acceso su un tema di grande attualità: la sosta del campionato per il Mondiale (51 giorni che spezzano in due tronconi netti la stagione, una cosa mai vista prima) si rivelerà favorevole al Napoli o sarà fatale per la squadra di Spalletti? Bene, io mi iscrivo al partito dei favorevoli. I motivi sono diversi, dunque proviamo a elencarli e a fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Partiamo dalla considerazione che mantenere un ritmo come quello che il Napoli ha tenuto da agosto fino a oggi (13 vittorie e 2 pareggi in campionato, 5 vittorie e 1 sconfitta in Champions) comporta un dispendio di energie psicofisiche impressionante. In una condizione del genere riposare, con il corpo e con la mente, per un lungo periodo di tempo non può che fare bene, perché c’è la possibilità di ricaricare le batterie, riprogrammare la preparazione atletica e abituare nuovamente e gradatamente i muscoli allo stress dell’allenamento quotidiano e degli impegni agonistici ravvicinati. E’ evidente che Spalletti e il preparatore atletico Sinatti abbiano messo a punto, in questo senso, una strategia armonica di carichi e scarichi di lavoro e nell’organizzazione di tale disegno, questa lunga sosta invernale sarà stata sicuramente tenuta presente sin dall’inizio dell’attività nello scorso mese di luglio. Ora si tratterà di affinare il lavoro in questa sorta di terzo ritiro precampionato nel quale sarà impegnata la squadra nel mese di dicembre. Il Napoli, durante questo periodo, avrà la possibilità di ritrovare in piena efficienza Rrahmani e Kvaraskhelia il cui contributo sarà determinante alla ripresa del campionato e degli impegni di coppa. Partire a mille come hanno fatto gli azzurri e giocare per tre mesi a ritmi forsennati è una cosa che avrebbe potuto provocare prima o poi un calo di rendimento. Se dopo la sosta si dovesse ricominciare nella stessa maniera, come è probabile che avvenga, le batterie rimarranno presumibilmente cariche quantomeno fino alla metà del prossimo mese di aprile e a quel punto la squadra di Spalletti potrebbe aver inciso in maniera altrettanto determinante, rispetto a quanto è accaduto fino a ora, sul campionato e sulla Champions. Un impatto da lasciare stupefatti! Ultima considerazione: il Napoli ha solo 5 convocati nelle Nazionali che partecipano ai Mondali, differentemente dalle concorrenti nella lotta per il titolo che saranno tutte impegnate con più uomini. E inoltre (senza voler gufare nessuno, ma analizzando soltanto situazioni oggettive) difficilmente Corea del Sud, Polonia, Messico, Uruguay e Camerum arriveranno fino in fondo alla rassegna iridata. Anche questo potrà dunque rivelarsi un piccolo vantaggio per gli azzurri rispetto alle antagoniste. La somma di tutte queste considerazioni fa dunque essere ottimisti. Meglio fermarsi per un po’ e prendere fiato visto che la lepre siamo noi e alla lunga chi insegue e non riesce mai a raggiungere il fuggitivo finisce per stancarsi di più rispetto a chi scappa e soprattutto ad avvilirsi e a demoralizzarsi. La questione della convenienza o meno della sosta è molto dibattuta anche tra i sostenitori delle squadre che seguono il Napoli in classifica. E il sostantivo ‘sostenitori’ indica non solo i tifosi ma anche certi organi di informazione ai quali non pare vero che possa accadere qualcosa, qualunque cosa che riesca a fermare la marcia trionfale degli azzurri. A costoro rispondiamo tutti in coro nel modo che ciascuno ritiene più opportuno: toccando ferro, toccando energicamente qualche altra cosa, ricorrendo agli scongiuri classici e a quelli affidati alla fantasia napoletana. Vedrete che funzionerà!

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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15/11/2022 - 23:06

NAPOLI - Si è aperto da qualche tempo sui media e continua a dar vita ancora oggi a commenti e divagazioni varie un dibattito acceso su un tema di grande attualità: la sosta del campionato per il Mondiale (51 giorni che spezzano in due tronconi netti la stagione, una cosa mai vista prima) si rivelerà favorevole al Napoli o sarà fatale per la squadra di Spalletti? Bene, io mi iscrivo al partito dei favorevoli. I motivi sono diversi, dunque proviamo a elencarli e a fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Partiamo dalla considerazione che mantenere un ritmo come quello che il Napoli ha tenuto da agosto fino a oggi (13 vittorie e 2 pareggi in campionato, 5 vittorie e 1 sconfitta in Champions) comporta un dispendio di energie psicofisiche impressionante. In una condizione del genere riposare, con il corpo e con la mente, per un lungo periodo di tempo non può che fare bene, perché c’è la possibilità di ricaricare le batterie, riprogrammare la preparazione atletica e abituare nuovamente e gradatamente i muscoli allo stress dell’allenamento quotidiano e degli impegni agonistici ravvicinati. E’ evidente che Spalletti e il preparatore atletico Sinatti abbiano messo a punto, in questo senso, una strategia armonica di carichi e scarichi di lavoro e nell’organizzazione di tale disegno, questa lunga sosta invernale sarà stata sicuramente tenuta presente sin dall’inizio dell’attività nello scorso mese di luglio. Ora si tratterà di affinare il lavoro in questa sorta di terzo ritiro precampionato nel quale sarà impegnata la squadra nel mese di dicembre. Il Napoli, durante questo periodo, avrà la possibilità di ritrovare in piena efficienza Rrahmani e Kvaraskhelia il cui contributo sarà determinante alla ripresa del campionato e degli impegni di coppa. Partire a mille come hanno fatto gli azzurri e giocare per tre mesi a ritmi forsennati è una cosa che avrebbe potuto provocare prima o poi un calo di rendimento. Se dopo la sosta si dovesse ricominciare nella stessa maniera, come è probabile che avvenga, le batterie rimarranno presumibilmente cariche quantomeno fino alla metà del prossimo mese di aprile e a quel punto la squadra di Spalletti potrebbe aver inciso in maniera altrettanto determinante, rispetto a quanto è accaduto fino a ora, sul campionato e sulla Champions. Un impatto da lasciare stupefatti! Ultima considerazione: il Napoli ha solo 5 convocati nelle Nazionali che partecipano ai Mondali, differentemente dalle concorrenti nella lotta per il titolo che saranno tutte impegnate con più uomini. E inoltre (senza voler gufare nessuno, ma analizzando soltanto situazioni oggettive) difficilmente Corea del Sud, Polonia, Messico, Uruguay e Camerum arriveranno fino in fondo alla rassegna iridata. Anche questo potrà dunque rivelarsi un piccolo vantaggio per gli azzurri rispetto alle antagoniste. La somma di tutte queste considerazioni fa dunque essere ottimisti. Meglio fermarsi per un po’ e prendere fiato visto che la lepre siamo noi e alla lunga chi insegue e non riesce mai a raggiungere il fuggitivo finisce per stancarsi di più rispetto a chi scappa e soprattutto ad avvilirsi e a demoralizzarsi. La questione della convenienza o meno della sosta è molto dibattuta anche tra i sostenitori delle squadre che seguono il Napoli in classifica. E il sostantivo ‘sostenitori’ indica non solo i tifosi ma anche certi organi di informazione ai quali non pare vero che possa accadere qualcosa, qualunque cosa che riesca a fermare la marcia trionfale degli azzurri. A costoro rispondiamo tutti in coro nel modo che ciascuno ritiene più opportuno: toccando ferro, toccando energicamente qualche altra cosa, ricorrendo agli scongiuri classici e a quelli affidati alla fantasia napoletana. Vedrete che funzionerà!

 

 

Mario Zaccaria

 

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