Mister Z
MISTER Z - Napoli, restiamo con i piedi per terra
22.02.2022 23:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - La partita di ieri a Cagliari la dice lunga su quello che il Napoli potrà fare in questo campionato. Onestamente sono portato ad abbandonare qualsiasi sogno di (eccessiva) gloria e guarderei al risultato realisticamente alla portata di questa squadra, cioè la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Non voglio essere per forza pessimista, né credo di farmi sopraffare dalla delusione che ha comportato assistere a una partita nella quale il Napoli avrebbe dovuto sbranare l’avversario e invece si è fatto prendere sonoramente a ceffoni, rimanendo muto come un agnello sacrificale. Anche farsi prendere sistematicamente a calci (a proposito, ma l’arbitro dove era?) è una spia da tenere d’occhio. La verità è che il Napoli a Cagliari ha mostrato tutti i suoi limiti, soprattutto caratteriali, e credo che c’entrino poco le assenze, per quanto importanti potessero essere. La squadra, sia pure imbottita di riserve, che Spalletti ha mandato in campo è infatti nettamente più forte, sul piano tecnico-tattico di quella che ha opposto Mazzarri. Sulla carta non c’era partita e non ce ne sarebbe dovuta essere anche in campo. Invece, il vuoto totale. Undici giocatori svagati, senza mordente, in alcuni momenti tremanti e impauriti che si facevano saltare addosso costantemente gli avversari e reiteratamente riempire di calcioni senza neppure reagire, questo è quello che tutti abbiamo avuto modo di vedere. In queste condizioni, come possiamo pensare che nei momenti cruciali, nelle partite che contano, negli appuntamenti decisivi questa squadra sia in grado di tirare fuori gli attributi e farsi rispettare? Se non ci è riuscita a Cagliari credo che in altre circostanze, contro avversari più forti, l’impresa sia davvero impossibile. Ecco perché sono pessimista. Certamente il Napoli potrà entrare nei primi quattro posti della classifica finale, non vedo al momento squadre che possano mettere in pericolo la qualificazione alla Champions League. Ma onestamente l’Inter e il Milan, indipendentemente dai risultati dell’ultima giornata, mi sembrano avere qualcosa in più degli azzurri. Mi si potrebbe obiettare: ma l’Inter ha addirittura perso in casa con il Sassuolo e il Milan non è andato al di là del pareggio con la Salernitana, ultima in classifica. Si, è vero, ma la condizione psicologica del Napoli, proprio per questi risultati delle dirette antagoniste, era ben diversa e avrebbe dovuto rappresentare lo sprone decisivo, la benzina giusta per dare potenza ai motori e schiacciare il Cagliari, niente più che una modesta squadra che dovrà sudare per salvarsi, riducendolo ben presto alla resa. Comunque il gol di Osimhen è venuto al momento giusto per ricavare dalla trasferta in Sardegna almeno un punto che sarà sicuramente utile nell’ottica qualificazione alla Champions League. Sono troppo pessimista? La vedo troppo nera? Spero ardentemente di sbagliarmi e che il Napoli – indipendentemente da ciò che accadrà giovedì sera in occasione della sfida con il Barcellona – sappia andare a vincere domenica all’Olimpico contro la Lazio, smentendomi e sbugiardandomi in tutto e dappertutto. Ma il ricordo delle scene di impotenza remissiva cui ho assistito ieri sera, la delusione per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato rimarranno comunque dentro di me.

 


Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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22/02/2022 - 23:22

NAPOLI - La partita di ieri a Cagliari la dice lunga su quello che il Napoli potrà fare in questo campionato. Onestamente sono portato ad abbandonare qualsiasi sogno di (eccessiva) gloria e guarderei al risultato realisticamente alla portata di questa squadra, cioè la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Non voglio essere per forza pessimista, né credo di farmi sopraffare dalla delusione che ha comportato assistere a una partita nella quale il Napoli avrebbe dovuto sbranare l’avversario e invece si è fatto prendere sonoramente a ceffoni, rimanendo muto come un agnello sacrificale. Anche farsi prendere sistematicamente a calci (a proposito, ma l’arbitro dove era?) è una spia da tenere d’occhio. La verità è che il Napoli a Cagliari ha mostrato tutti i suoi limiti, soprattutto caratteriali, e credo che c’entrino poco le assenze, per quanto importanti potessero essere. La squadra, sia pure imbottita di riserve, che Spalletti ha mandato in campo è infatti nettamente più forte, sul piano tecnico-tattico di quella che ha opposto Mazzarri. Sulla carta non c’era partita e non ce ne sarebbe dovuta essere anche in campo. Invece, il vuoto totale. Undici giocatori svagati, senza mordente, in alcuni momenti tremanti e impauriti che si facevano saltare addosso costantemente gli avversari e reiteratamente riempire di calcioni senza neppure reagire, questo è quello che tutti abbiamo avuto modo di vedere. In queste condizioni, come possiamo pensare che nei momenti cruciali, nelle partite che contano, negli appuntamenti decisivi questa squadra sia in grado di tirare fuori gli attributi e farsi rispettare? Se non ci è riuscita a Cagliari credo che in altre circostanze, contro avversari più forti, l’impresa sia davvero impossibile. Ecco perché sono pessimista. Certamente il Napoli potrà entrare nei primi quattro posti della classifica finale, non vedo al momento squadre che possano mettere in pericolo la qualificazione alla Champions League. Ma onestamente l’Inter e il Milan, indipendentemente dai risultati dell’ultima giornata, mi sembrano avere qualcosa in più degli azzurri. Mi si potrebbe obiettare: ma l’Inter ha addirittura perso in casa con il Sassuolo e il Milan non è andato al di là del pareggio con la Salernitana, ultima in classifica. Si, è vero, ma la condizione psicologica del Napoli, proprio per questi risultati delle dirette antagoniste, era ben diversa e avrebbe dovuto rappresentare lo sprone decisivo, la benzina giusta per dare potenza ai motori e schiacciare il Cagliari, niente più che una modesta squadra che dovrà sudare per salvarsi, riducendolo ben presto alla resa. Comunque il gol di Osimhen è venuto al momento giusto per ricavare dalla trasferta in Sardegna almeno un punto che sarà sicuramente utile nell’ottica qualificazione alla Champions League. Sono troppo pessimista? La vedo troppo nera? Spero ardentemente di sbagliarmi e che il Napoli – indipendentemente da ciò che accadrà giovedì sera in occasione della sfida con il Barcellona – sappia andare a vincere domenica all’Olimpico contro la Lazio, smentendomi e sbugiardandomi in tutto e dappertutto. Ma il ricordo delle scene di impotenza remissiva cui ho assistito ieri sera, la delusione per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato rimarranno comunque dentro di me.

 


Mario Zaccaria

 

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