Mister Z
MR Z - Il campionato è appena iniziato e già non vedo l’ora che finisca!
20.08.2024 23:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Antonio Conte si mortifica e fa bene. Chiede che assieme a lui si mortifichino i giocatori e tutti insieme chiedono scusa ai tifosi. E mi sta bene. Ma la domanda che tutti si pongono è la seguente: e De Laurentiis che fa? Tace? Ma non dovrebbe essere proprio lui il primo a cospargersi il capo di cenere e a chiedere scusa per lo scempio di cui si sta rendendo protagonista? Ha fatto fuoco e fiamme per prendere il miglior allenatore disponibile sul mercato, il deus ex machina, l’uomo capace di rivoltare la squadra dalle fondamenta, di ridare slancio e vigore a tutto l’ambiente dopo la depressione seguita al disastro dello scorso anno e poi rovina tutto rimanendo praticamente fermo sul mercato quando ci sarebbe stato bisogno di una vera e propria rivoluzione. Ma come è possibile? Dopo tanti anni alla guida della società ci si sarebbe aspettato che almeno quest’anno avesse affrontato il mercato con piglio determinato e sfacciato. Acquisti, cessioni, prestiti, contratti, ingaggi, una rivoluzione veloce e radicale per cambiare il volto della rosa e consegnare a Conte una squadra capace di lottare, di battersi con ardore, di far dimenticare le figuracce continue rimediate nella scorsa stagione. Invece niente, il vuoto (quasi pneumatico) si è stancamente trascinato fino a cominciare il campionato con alcuni tra i principali responsabili del disastro dello scorso anno scesi in campo a Verona come se niente fosse. Un disastro! Quel che più mi ha colpito in questa sfida è stata la nettissima differenza di rabbia agonistica tra le due squadre. I giocatori del Verona incazzati, furiosi contro quelli del Napoli, ammansiti, inermi e inerti. Poi ci sono state le scelte di Conte a contribuire alla disfatta. Juan Jesus, Mazzocchi, Politano e Simeone dentro e Ngonge fuori. Ma la panchina, si sa, è cortissima e le opzioni non erano tante. Mentre scrivo questa nota sento dire in giro che, dopo Neres, sarebbe imminente l’arrivo di Gilmour (come Brescianini?) e anche quello di Lukaku (come Brescianini?). Osimhen, intanto, è scomparso dalla circolazione, è dato per disperso, non se ne sa più nulla. Il più grande errore di valutazione dell’era De Laurentiis continua a far sentire i suoi effetti. E non sappiamo come andrà a finire. Insomma il campionato è appena cominciato e già non vedo l’ora che finisca perché mi sento addosso una sensazione angosciosa di sfinimento.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Antonio Conte si mortifica e fa bene. Chiede che assieme a lui si mortifichino i giocatori e tutti insieme chiedono scusa ai tifosi. E mi sta bene. Ma la domanda che tutti si pongono è la seguente: e De Laurentiis che fa? Tace? Ma non dovrebbe essere proprio lui il primo a cospargersi il capo di cenere e a chiedere scusa per lo scempio di cui si sta rendendo protagonista? Ha fatto fuoco e fiamme per prendere il miglior allenatore disponibile sul mercato, il deus ex machina, l’uomo capace di rivoltare la squadra dalle fondamenta, di ridare slancio e vigore a tutto l’ambiente dopo la depressione seguita al disastro dello scorso anno e poi rovina tutto rimanendo praticamente fermo sul mercato quando ci sarebbe stato bisogno di una vera e propria rivoluzione. Ma come è possibile? Dopo tanti anni alla guida della società ci si sarebbe aspettato che almeno quest’anno avesse affrontato il mercato con piglio determinato e sfacciato. Acquisti, cessioni, prestiti, contratti, ingaggi, una rivoluzione veloce e radicale per cambiare il volto della rosa e consegnare a Conte una squadra capace di lottare, di battersi con ardore, di far dimenticare le figuracce continue rimediate nella scorsa stagione. Invece niente, il vuoto (quasi pneumatico) si è stancamente trascinato fino a cominciare il campionato con alcuni tra i principali responsabili del disastro dello scorso anno scesi in campo a Verona come se niente fosse. Un disastro! Quel che più mi ha colpito in questa sfida è stata la nettissima differenza di rabbia agonistica tra le due squadre. I giocatori del Verona incazzati, furiosi contro quelli del Napoli, ammansiti, inermi e inerti. Poi ci sono state le scelte di Conte a contribuire alla disfatta. Juan Jesus, Mazzocchi, Politano e Simeone dentro e Ngonge fuori. Ma la panchina, si sa, è cortissima e le opzioni non erano tante. Mentre scrivo questa nota sento dire in giro che, dopo Neres, sarebbe imminente l’arrivo di Gilmour (come Brescianini?) e anche quello di Lukaku (come Brescianini?). Osimhen, intanto, è scomparso dalla circolazione, è dato per disperso, non se ne sa più nulla. Il più grande errore di valutazione dell’era De Laurentiis continua a far sentire i suoi effetti. E non sappiamo come andrà a finire. Insomma il campionato è appena cominciato e già non vedo l’ora che finisca perché mi sento addosso una sensazione angosciosa di sfinimento.

Mario Zaccaria

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