La bellezza del calcio, ma in generale dello sport, è negli innumerevoli sviluppi possibili che è in grado di contenere. E' questa la filosofia della ASD Futsal Extreme Acerra, iscritta al campionato di Serie D Campania, che rappresenta molto più di una semplice squadra di calcio a 5. Il progetto nasce da un’idea di Giuseppe Castaldo condivisa con i compagni di viaggio Antonio Coletta e Giuseppe Passaro, che quotidianamente condividono idee e amore per gli altri. "Per anni - spiega Castaldo - abbiamo collaborato con passione all’organizzazione di tornei amatoriali, dando vita a numerose occasioni di gioco e aggregazione per i ragazzi del nostro territorio. Ma durante una serata, su un campo da gioco, è maturata l’intuizione che ci ha spinto a fare di più. L’idea di creare qualcosa di duraturo, di più strutturato, ha preso forma con un obiettivo ben chiaro: offrire ai giovani di Acerra una possibilità concreta, non solo di giocare, ma di competere, crescere e riscattarsi attraverso lo sport".

"La nostra missione - ha aggiunto - non è solo quella di partecipare a un campionato, ma di costruire un progetto che vada oltre il semplice risultato sul campo. Vogliamo dimostrare che lo sport, e in particolare il futsal, può essere uno strumento fondamentale per il riscatto sociale dei giovani acerrani. Troppo spesso, in contesti difficili, lo sport viene visto solo come un passatempo. Noi invece siamo convinti che possa essere una vera e propria arma, un mezzo attraverso il quale i ragazzi possano scoprire se stessi, sviluppare le proprie qualità e comprendere il valore del lavoro di squadra. In un contesto come il nostro, spesso segnato da difficoltà economiche e sociali, lo sport può rappresentare una via d’uscita, una speranza. Può dare ai giovani l’opportunità di confrontarsi con le proprie paure e insicurezze, di stringere amicizie profonde e di nutrire sentimenti sinceri verso compagni, allenatori e dirigenti".

L’ASD Futsal Extreme, giorno dopo giorno, è diventata una famiglia, una realtà in cui ognuno può sentirsi accolto e valorizzato. "Non puntiamo solo a vincere le partite, ma a creare un ambiente sano - ha continuato Castaldo - in cui i ragazzi possano crescere, imparare e migliorarsi, non solo come giocatori, ma anche come persone. Il nostro sogno è che attraverso lo sport, i giovani di Acerra possano prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e imparare a sognare in grande".

"Per quanto mi riguarda, la spinta e la forza di trasformare questa idea in realtà concreta derivano dall’amore che provo per i miei due figli, Giovanni e Francesco. Loro - si emoziona Giuseppe - sono la mia ispirazione quotidiana, i miei angeli custodi che mi guidano sempre nella direzione giusta. Ogni passo che compio in questo progetto lo faccio pensando a loro, a quanto da lassù siano felici nella possibilità di credere in un sogno, di vedermi combattere  ancora una volta per ciò che amo, e ciò mi dà la determinazione di andare avanti e di credere profondamente in quello che stiamo costruendo".

"Il sottoscritto, insieme a figure importanti per me come Coletta e Passaro, che sono il cuore pulsante di questa squadra, continuerà a lavorare senza sosta per dimostrare che lo sport è vita, che può essere una fonte inesauribile di energia, anche nei momenti più bui. Lo sport ti insegna che, anche quando sembra che tutto sia spento, può esserci una luce. Può offrire soluzioni anche quando tutto sembra bloccato. Questa è la filosofia che noi dirigenti, nutrenti tanta stima e affetto l’uno con l’altro, vogliamo trasmettere ai ragazzi che fanno parte della Futsal Extreme: non arrendersi mai, credere in se stessi e nel potere dello sport come strumento di rinascita. Per Acerra, per i giovani, per Antonio e Giuseppe, per i miei figli Giovanni e Francesco: Futsal Extreme non è solo una squadra, ma un inno alla vita", ha concluso Giuseppe Castaldo.