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NEWS - Il Cio sceglie il nuovo presidente, sette candidati
19.03.2025 18:40 di Napoli Magazine

Il Cio a conclave, in attesa di una fumata bianca. Lo sport mondiale sceglie domani il suo nuovo presidente, e l'elezione prevista domani a Costa Navarino, un centinaio di chilometri a sud di Olimpia, è la più incerta di sempre e la più politica. Se Thomas Bach lascia dopo 12 anni confessando di "essersi sentito solo" nella crisi Covid, i sette concorrenti alla successione - vero record di candidature - dovranno scalare montagne più impervie: dalla questione della riammissione dei russi ai Giochi, alla trasformazione dei cinque cerchi in spot cinematografici per le città ospitanti (Parigi docet, Los Angeles confermerà), fino alla sfida delle prossime Olimpiadi in era trumpiana. "Andrò a Los Angeles a difendere il mio oro, e le politiche di Trump sugli atleti transgender non mi intimidiscono: io sono una donna", dice orgogliosa Imane Khelif, dopo l'annuncio che la boxe sara' ai Giochi hollywoodiani. A decidere sui criteri di ammissibilità per il gender o i valori genetici, per i quali si preannunciano cambi di linea, dovrebbe essere uno tra Sebastian Coe, Samaranch junior e Kirsty Coventry. Sono loro tre i piu' accreditati. Il quorum per l'elezione, con l'assenza dell'argentino Gerardo Werthein, scende a 49. Gli aventi diritti al voto saranno 97, perche' sono esclusi i membri Cio connazionali dei candidati. Ma non i due cinesi Yu Zaiqing and Li Lingwei, membri in patria della 'Fondazione Samaranch'. "Possono votare, non c'è nulla di irregolare: tra l'altro mi piacerebbe fosse un vantaggio, purtroppo credo non sia così..." assicura il figlio dello storico presidente del Cio, rispondendo ai veleni su un presunto conflitto di interesse. Di ben altro supporto si sussurra nei corridoi greci del Cio, dove da giorni sono in corso le grandi manovre diplomatiche: quello di Bach a Kirsty Coventry, olimpionica del nuoto dello Zimbabwe e ora ministro dello sport ad Harare. Sarebbe la prima donna e la prima africana a guidare lo sport mondiale, oltre a proseguire con ogni probabilità sul solco del presidente uscente. "Sono emozionata - le sue parole - Sento addosso la stessa adrenalina degli ultimi 25 metri in vasca: resto concentrata e sto nella mia corsia...". Dell'importanza del voto, assicura il presidente della federsci mondiale, Johan Eliasch, "sono consapevoli tutti gli elettori: l'olimpismo è centrale da 3.000 anni, ma tutti sappiamo le delicate implicazioni di questa scelta". Che si prenderà a porte chiuse, con un complesso meccanismo per il quale possono essere necessarie fino a 6 tornate: se nessuno raggiunge subito il quorum, viene eliminato l'ultimo per preferenze e si passa a un nuovo voto. Meccanismo che aggiunge suspence: "È molto facile in questo mondo confondere un sorriso con un voto", la consapevole considerazione di Samaranch jr. E allora, tutti pronti a un'elezione da vecchie volpi dello sport mondiale.

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di Napoli Magazine

19/03/2025 - 18:40

Il Cio a conclave, in attesa di una fumata bianca. Lo sport mondiale sceglie domani il suo nuovo presidente, e l'elezione prevista domani a Costa Navarino, un centinaio di chilometri a sud di Olimpia, è la più incerta di sempre e la più politica. Se Thomas Bach lascia dopo 12 anni confessando di "essersi sentito solo" nella crisi Covid, i sette concorrenti alla successione - vero record di candidature - dovranno scalare montagne più impervie: dalla questione della riammissione dei russi ai Giochi, alla trasformazione dei cinque cerchi in spot cinematografici per le città ospitanti (Parigi docet, Los Angeles confermerà), fino alla sfida delle prossime Olimpiadi in era trumpiana. "Andrò a Los Angeles a difendere il mio oro, e le politiche di Trump sugli atleti transgender non mi intimidiscono: io sono una donna", dice orgogliosa Imane Khelif, dopo l'annuncio che la boxe sara' ai Giochi hollywoodiani. A decidere sui criteri di ammissibilità per il gender o i valori genetici, per i quali si preannunciano cambi di linea, dovrebbe essere uno tra Sebastian Coe, Samaranch junior e Kirsty Coventry. Sono loro tre i piu' accreditati. Il quorum per l'elezione, con l'assenza dell'argentino Gerardo Werthein, scende a 49. Gli aventi diritti al voto saranno 97, perche' sono esclusi i membri Cio connazionali dei candidati. Ma non i due cinesi Yu Zaiqing and Li Lingwei, membri in patria della 'Fondazione Samaranch'. "Possono votare, non c'è nulla di irregolare: tra l'altro mi piacerebbe fosse un vantaggio, purtroppo credo non sia così..." assicura il figlio dello storico presidente del Cio, rispondendo ai veleni su un presunto conflitto di interesse. Di ben altro supporto si sussurra nei corridoi greci del Cio, dove da giorni sono in corso le grandi manovre diplomatiche: quello di Bach a Kirsty Coventry, olimpionica del nuoto dello Zimbabwe e ora ministro dello sport ad Harare. Sarebbe la prima donna e la prima africana a guidare lo sport mondiale, oltre a proseguire con ogni probabilità sul solco del presidente uscente. "Sono emozionata - le sue parole - Sento addosso la stessa adrenalina degli ultimi 25 metri in vasca: resto concentrata e sto nella mia corsia...". Dell'importanza del voto, assicura il presidente della federsci mondiale, Johan Eliasch, "sono consapevoli tutti gli elettori: l'olimpismo è centrale da 3.000 anni, ma tutti sappiamo le delicate implicazioni di questa scelta". Che si prenderà a porte chiuse, con un complesso meccanismo per il quale possono essere necessarie fino a 6 tornate: se nessuno raggiunge subito il quorum, viene eliminato l'ultimo per preferenze e si passa a un nuovo voto. Meccanismo che aggiunge suspence: "È molto facile in questo mondo confondere un sorriso con un voto", la consapevole considerazione di Samaranch jr. E allora, tutti pronti a un'elezione da vecchie volpi dello sport mondiale.