“Condivido molto il manifesto per cui mi avete invitato: l’autonomia. Io mi sento autonomo sin da ragazzo. Sono stato autonomo in magistratura non iscrivendomi a nessuna corrente e per questo ho pagato anche il prezzo di essere autonomo. Sono stato autonomo da Sindaco, credendo come diceva Carlo Verna all’autodeterminazione della nostra città. E quindi l’autonomia è ancor più forte quando riguarda i piccoli comuni e le entità di prossimità” – ha dichiarato Luigi De Magistris, in occasione della Festa delle Autonomie promossa da ASMEL e che celebra la storica vittoria dell’Associazione nella battaglia contro l’obbligo di accorpamento per i piccoli Comuni, che puntava alla chiusura di due terzi dei municipi italiani. “Ho sempre avvertito una complessiva insofferenza da parte del potere centrale nei confronti dei sindaci d’Italia. Non è il riarmo la priorità del nostro Paese, ma sono i diritti essenziali di cui il Sindaco e responsabile: dalla sanità, alla protezione civile, al bilancio. Anche con i Sindaci più lontani dal mio pensiero politico ho avuto un’affinità: quella di dare risposta ai bisogni, alle sofferenze delle persone, ai sogni e ai desideri. Credo che l’Italia per ripartire debba partire dal motto del Manifesto di Ventotene: uniti nelle diversità. L’Italia è un Paese piccolo, forte, pieno di energia e unico proprio perché deve ripartire dalla sua unità. Non significa pensiero unico, ma valorizzazione delle diversità. Ricordiamoci sempre che uniti possiamo andare lontano, e certe volte anche senza soldi si possono fare tante cose. L’importante è avere coraggio, competenza, volontà, passione, amore e quel pizzico di follia senza il quale nessuno farebbe il Sindaco” – conclude de Magistris.
di Napoli Magazine
28/03/2025 - 16:59
“Condivido molto il manifesto per cui mi avete invitato: l’autonomia. Io mi sento autonomo sin da ragazzo. Sono stato autonomo in magistratura non iscrivendomi a nessuna corrente e per questo ho pagato anche il prezzo di essere autonomo. Sono stato autonomo da Sindaco, credendo come diceva Carlo Verna all’autodeterminazione della nostra città. E quindi l’autonomia è ancor più forte quando riguarda i piccoli comuni e le entità di prossimità” – ha dichiarato Luigi De Magistris, in occasione della Festa delle Autonomie promossa da ASMEL e che celebra la storica vittoria dell’Associazione nella battaglia contro l’obbligo di accorpamento per i piccoli Comuni, che puntava alla chiusura di due terzi dei municipi italiani. “Ho sempre avvertito una complessiva insofferenza da parte del potere centrale nei confronti dei sindaci d’Italia. Non è il riarmo la priorità del nostro Paese, ma sono i diritti essenziali di cui il Sindaco e responsabile: dalla sanità, alla protezione civile, al bilancio. Anche con i Sindaci più lontani dal mio pensiero politico ho avuto un’affinità: quella di dare risposta ai bisogni, alle sofferenze delle persone, ai sogni e ai desideri. Credo che l’Italia per ripartire debba partire dal motto del Manifesto di Ventotene: uniti nelle diversità. L’Italia è un Paese piccolo, forte, pieno di energia e unico proprio perché deve ripartire dalla sua unità. Non significa pensiero unico, ma valorizzazione delle diversità. Ricordiamoci sempre che uniti possiamo andare lontano, e certe volte anche senza soldi si possono fare tante cose. L’importante è avere coraggio, competenza, volontà, passione, amore e quel pizzico di follia senza il quale nessuno farebbe il Sindaco” – conclude de Magistris.