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Basket, Bologna, Polonara: "Ivanovic? Da quando è arrivato qui i risultati sono ben visibili"
11.02.2025 20:48 di Napoli Magazine

Durante la trasmissione radiofonica "Black and White" di Nettuno Bologna Uno, Achille Polonara ha raccontato l'esperienza vissuta sin qui nella stagione della Virtus Segafredo Bologna, tra l'inizio con Banchi e il proseguimento con coach Ivanovic: "È bello giocare per la Virtus, è bello giocare in una città come Bologna dove la pallacanestro è sacra, nonostante la presenza di una squadra di Serie A di calcio. Bologna ha la fortuna di avere entrambi. Vedere il palazzo pieno quasi ogni partita in EuroLeague, con tanti tifosi sugli spalti anche in Serie A e con tanto seguito anche in trasferta, è motivo di grande energia e orgoglio. Non presto troppa attenzione ai giornali o agli articoli che vengono postati sui social o sul web: non lo faccio per polemica o per mancanza di rispetto ma perché quando la squadra sta andando bene c’è il rischio di esaltarsi, quando le cose vanno meno bene c’è il rischio di deprimersi. Penso che i veterani, quelli che hanno giocato all’estero e hanno sulle spalle tante partite di EuroLeague possano dare tanti consigli e trascinare il gruppo. A livello di leadership giocatori come Belinelli, Shengelia, Hackett, Clyburn, sono i più esperti, riescono a coinvolgere e trascinare giocatori alla prima esperienza in questa competizione. Ma ogni giocatore è importantissimo: Visconti, che gioca meno di tutti, è sempre il primo ad arrivare in palestra con il sorriso. Sono tutte cose importantissime per tenere alto il morale dopo una sconfitta o durante un periodo della stagione in cui le cose non vanno troppo bene. Ognuno di noi ha un ruolo diverso ma allo stesso tempo è importante per far sì che il gruppo sia sempre unito e proceda nella stessa direzione. Rapporto con Ivanovic? Quello che il Coach chiede a me è quello che chiede a tutti: massima positività, fiducia, perché vuole vedere in campo giocatori coraggiosi che si prendono responsabilità e iniziative, che lottano e che si buttano su ogni pallone, che cercano di trasmettere questa energia anche agli altri compagni. Il Coach è la stessa persona incontrata a Baskonia: penso che sia rimasto sempre sé stesso, un allenatore di poche parole ma esigente, che si fa rispettare da ogni giocatore, dal più giovane al veterano. È stato un giocatore: conosce alla perfezione la pallacanestro, e da quando è arrivato qui i risultati sono ben visibili".

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Basket, Bologna, Polonara: "Ivanovic? Da quando è arrivato qui i risultati sono ben visibili"

di Napoli Magazine

11/02/2025 - 20:48

Durante la trasmissione radiofonica "Black and White" di Nettuno Bologna Uno, Achille Polonara ha raccontato l'esperienza vissuta sin qui nella stagione della Virtus Segafredo Bologna, tra l'inizio con Banchi e il proseguimento con coach Ivanovic: "È bello giocare per la Virtus, è bello giocare in una città come Bologna dove la pallacanestro è sacra, nonostante la presenza di una squadra di Serie A di calcio. Bologna ha la fortuna di avere entrambi. Vedere il palazzo pieno quasi ogni partita in EuroLeague, con tanti tifosi sugli spalti anche in Serie A e con tanto seguito anche in trasferta, è motivo di grande energia e orgoglio. Non presto troppa attenzione ai giornali o agli articoli che vengono postati sui social o sul web: non lo faccio per polemica o per mancanza di rispetto ma perché quando la squadra sta andando bene c’è il rischio di esaltarsi, quando le cose vanno meno bene c’è il rischio di deprimersi. Penso che i veterani, quelli che hanno giocato all’estero e hanno sulle spalle tante partite di EuroLeague possano dare tanti consigli e trascinare il gruppo. A livello di leadership giocatori come Belinelli, Shengelia, Hackett, Clyburn, sono i più esperti, riescono a coinvolgere e trascinare giocatori alla prima esperienza in questa competizione. Ma ogni giocatore è importantissimo: Visconti, che gioca meno di tutti, è sempre il primo ad arrivare in palestra con il sorriso. Sono tutte cose importantissime per tenere alto il morale dopo una sconfitta o durante un periodo della stagione in cui le cose non vanno troppo bene. Ognuno di noi ha un ruolo diverso ma allo stesso tempo è importante per far sì che il gruppo sia sempre unito e proceda nella stessa direzione. Rapporto con Ivanovic? Quello che il Coach chiede a me è quello che chiede a tutti: massima positività, fiducia, perché vuole vedere in campo giocatori coraggiosi che si prendono responsabilità e iniziative, che lottano e che si buttano su ogni pallone, che cercano di trasmettere questa energia anche agli altri compagni. Il Coach è la stessa persona incontrata a Baskonia: penso che sia rimasto sempre sé stesso, un allenatore di poche parole ma esigente, che si fa rispettare da ogni giocatore, dal più giovane al veterano. È stato un giocatore: conosce alla perfezione la pallacanestro, e da quando è arrivato qui i risultati sono ben visibili".