Calcio
DA COMO - Dai biglietti falsi ai Daspo, ecco cosa è successo ad alcuni tifosi del Napoli presenti al Sinigaglia
25.02.2025 13:46 di Napoli Magazine

La Provincia di Como, giornale lombardo, ha fatto il punto sui tifosi del Napoli presenti al Giuseppe Sinigaglia: "Sarà stata la rabbia per la sconfitta inaspettata. Sarà stato perché in quell’area ora al centro delle polemiche perché ridotta ad immondezzaio, circa 160 tifosi del Napoli sono stati tenuti (controllati) per ore in quanto giunti a Como senza biglietto (ma era capitato anche con i laziali senza queste conseguenze). Sta di fatto che da domenica sera sui social pullulano immagini della piana di Lazzago che è di solito riservata ad accogliere le tifoserie in arrivo in città. E per terra c’era davvero di tutto. È questo forse l’aspetto più triste di una domenica che per Como è stata di gloria nonostante alla fine si contino sei Daspo e sette denunce a piede libero per diversi episodi che hanno riguardato tifosi partenopei ma anche comaschi. Qualche numero: il servizio d’ordine ha visto schierati 250 uomini tra polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Settanta in più di quelli che si erano visti per gare di cartello come quelle con Juventus e Milan. Tutto è andato per il meglio. Le due tifoserie non sono mai venute a contatto e non ci sono stati particolari problemi. Tuttavia non sono mancati singoli e isolati episodi legati principalmente all’assenza di biglietti oppure al tentativo di utilizzare tagliandi falsi. Ma partiamo dall’inizio, ovvero da quando a Lazzago sono arrivati gli ultras partenopei, la frangia più calda dei supporter ospiti. Ben 160 di loro erano senza biglietto e non è stato dunque loro consentito di salire sulle navette per lo stadio. Sono rimasti nel parcheggio per tutta la durata della partita, sotto il monitoraggio delle forze di polizia e senza creare mai problemi (se non per l’immondizia). I problemi si sono invece presentati allo stadio. All’ingresso della curva del Como, un minore (16 anni) e un ragazzo di 18 anni, entrambi comaschi, hanno cercato di entrare con un abbonamento intestato ad un’altra persona. Sono stati denunciati e anche colpiti da Daspo per un anno. In Tribuna invece una comasca di 17 anni e due avellinesi di 44 anni hanno tentato di entrare dai tornelli con un solo biglietto, accodandosi l’uno agli altri. Stessa cosa tentata – e non riuscita – da un napoletano di 36 anni. Un napoletano di 28 anni e due sudcoreani di 24 e 41 anni erano invece in possesso di biglietti falsi: per loro denuncia per l’incauto acquisto e Daspo per un anno. Inoltre, un tifoso del Napoli è riuscito a scavalcare e ad entrare nel settore ospiti nel corso dell’intervallo. È stato individuato e recuperato dalle forze di polizia nella piana di Lazzago, prima del rientro in Campania: anche per lui Daspo e denuncia a piede libero. Infine, la polizia locale ha sequestrato un abbondante quantitativo di sciarpe e cappellini venduti senza licenza a San Rocchetto: denunciato un cinquantenne lecchese. Sciarpe e cappellini non avevano il logo né del Como, né del Napoli; pare che il venditore li spacciasse per «del Napoli» oppure «del Como» a seconda di chi si trovava di fronte".

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DA COMO - Dai biglietti falsi ai Daspo, ecco cosa è successo ad alcuni tifosi del Napoli presenti al Sinigaglia

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25/02/2025 - 13:46

La Provincia di Como, giornale lombardo, ha fatto il punto sui tifosi del Napoli presenti al Giuseppe Sinigaglia: "Sarà stata la rabbia per la sconfitta inaspettata. Sarà stato perché in quell’area ora al centro delle polemiche perché ridotta ad immondezzaio, circa 160 tifosi del Napoli sono stati tenuti (controllati) per ore in quanto giunti a Como senza biglietto (ma era capitato anche con i laziali senza queste conseguenze). Sta di fatto che da domenica sera sui social pullulano immagini della piana di Lazzago che è di solito riservata ad accogliere le tifoserie in arrivo in città. E per terra c’era davvero di tutto. È questo forse l’aspetto più triste di una domenica che per Como è stata di gloria nonostante alla fine si contino sei Daspo e sette denunce a piede libero per diversi episodi che hanno riguardato tifosi partenopei ma anche comaschi. Qualche numero: il servizio d’ordine ha visto schierati 250 uomini tra polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Settanta in più di quelli che si erano visti per gare di cartello come quelle con Juventus e Milan. Tutto è andato per il meglio. Le due tifoserie non sono mai venute a contatto e non ci sono stati particolari problemi. Tuttavia non sono mancati singoli e isolati episodi legati principalmente all’assenza di biglietti oppure al tentativo di utilizzare tagliandi falsi. Ma partiamo dall’inizio, ovvero da quando a Lazzago sono arrivati gli ultras partenopei, la frangia più calda dei supporter ospiti. Ben 160 di loro erano senza biglietto e non è stato dunque loro consentito di salire sulle navette per lo stadio. Sono rimasti nel parcheggio per tutta la durata della partita, sotto il monitoraggio delle forze di polizia e senza creare mai problemi (se non per l’immondizia). I problemi si sono invece presentati allo stadio. All’ingresso della curva del Como, un minore (16 anni) e un ragazzo di 18 anni, entrambi comaschi, hanno cercato di entrare con un abbonamento intestato ad un’altra persona. Sono stati denunciati e anche colpiti da Daspo per un anno. In Tribuna invece una comasca di 17 anni e due avellinesi di 44 anni hanno tentato di entrare dai tornelli con un solo biglietto, accodandosi l’uno agli altri. Stessa cosa tentata – e non riuscita – da un napoletano di 36 anni. Un napoletano di 28 anni e due sudcoreani di 24 e 41 anni erano invece in possesso di biglietti falsi: per loro denuncia per l’incauto acquisto e Daspo per un anno. Inoltre, un tifoso del Napoli è riuscito a scavalcare e ad entrare nel settore ospiti nel corso dell’intervallo. È stato individuato e recuperato dalle forze di polizia nella piana di Lazzago, prima del rientro in Campania: anche per lui Daspo e denuncia a piede libero. Infine, la polizia locale ha sequestrato un abbondante quantitativo di sciarpe e cappellini venduti senza licenza a San Rocchetto: denunciato un cinquantenne lecchese. Sciarpe e cappellini non avevano il logo né del Como, né del Napoli; pare che il venditore li spacciasse per «del Napoli» oppure «del Como» a seconda di chi si trovava di fronte".