Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "Non volevo credere al fatto che i tifosi napoletani potessero aver offeso la memoria di Totò Schillaci. Un mio amico mi ha mandato un video nel quale era inquadrato il settore ospiti dove c'erano i tifosi del Napoli di fuori città e provincia e nel silenzio commosso di tutto lo Stadium si è sentita alzarsi una voce da quel settore che ha gridato “Munnezz”. Sono rimasto inorridito e allibito, non tanto per il subumano animale che lo ha gridato, ma per il fatto che chi c’era intorno non gli ha dato due sonori ceffoni e non sia stato preso di peso e consegnato agli steward. Jean-Jacques Rousseau diceva nel “Contratto Sociale” che in origine la proprietà era collettiva e indivisa. La proprietà privata è nata quando un contadino recinta un campo e dice “Questo è mio!” e gli altri accettano che sia suo. Non possiamo più accettare di girare la testa dall'altra parte. Ci sono stati dopo anche i fischi di disapprovazione dello Stadium. Sono convinto che in altri paesi, come l’Inghilterra, lo avrebbero preso per le orecchie e lo avrebbero portato via. Quella offesa a un morto è un reato ed è penale. Perché le telecamere non sono buone per individuare quell’animale e identificarlo? Oggi ne va sotto la tifoseria del Napoli che non c’entra niente. Vorrei che le autorità individuassero l’autore di questo gesto e che finisse una volta per tutte la storia che i napoletani hanno offeso Schillaci. Noi napoletani non ci dobbiamo scusare di niente: il fatto che lui professi una fede napoletana non lo esime dall’essere considerato un escremento del consesso civile. In Italia esiste un codice penale che ha un comandamento fondamentale che è alla base del diritto penale: “La Responsabilità Penale è individuale”. Io non voglio pagare per gente con cui non condivido e non intendo condividere. L’autore di questo gesto ha offeso Schillaci ma prima di tutto ha offeso i napoletani che amano Totò Schillaci così come hanno amato Gianluca Vialli, Sinisa Mihajlovic e Paolo Rossi. Credo che Maradona sia il primo che lassù abbia abbracciato Toto e gli abbia detto “Totò tu sei un uomo del Sud, Napoli sono io, non chi ti ha offeso, lui non è Napoli. Io rappresento i napoletani”. Diego, un bacio al cielo a te e Totò!".
di Napoli Magazine
23/09/2024 - 17:19
Su CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "Non volevo credere al fatto che i tifosi napoletani potessero aver offeso la memoria di Totò Schillaci. Un mio amico mi ha mandato un video nel quale era inquadrato il settore ospiti dove c'erano i tifosi del Napoli di fuori città e provincia e nel silenzio commosso di tutto lo Stadium si è sentita alzarsi una voce da quel settore che ha gridato “Munnezz”. Sono rimasto inorridito e allibito, non tanto per il subumano animale che lo ha gridato, ma per il fatto che chi c’era intorno non gli ha dato due sonori ceffoni e non sia stato preso di peso e consegnato agli steward. Jean-Jacques Rousseau diceva nel “Contratto Sociale” che in origine la proprietà era collettiva e indivisa. La proprietà privata è nata quando un contadino recinta un campo e dice “Questo è mio!” e gli altri accettano che sia suo. Non possiamo più accettare di girare la testa dall'altra parte. Ci sono stati dopo anche i fischi di disapprovazione dello Stadium. Sono convinto che in altri paesi, come l’Inghilterra, lo avrebbero preso per le orecchie e lo avrebbero portato via. Quella offesa a un morto è un reato ed è penale. Perché le telecamere non sono buone per individuare quell’animale e identificarlo? Oggi ne va sotto la tifoseria del Napoli che non c’entra niente. Vorrei che le autorità individuassero l’autore di questo gesto e che finisse una volta per tutte la storia che i napoletani hanno offeso Schillaci. Noi napoletani non ci dobbiamo scusare di niente: il fatto che lui professi una fede napoletana non lo esime dall’essere considerato un escremento del consesso civile. In Italia esiste un codice penale che ha un comandamento fondamentale che è alla base del diritto penale: “La Responsabilità Penale è individuale”. Io non voglio pagare per gente con cui non condivido e non intendo condividere. L’autore di questo gesto ha offeso Schillaci ma prima di tutto ha offeso i napoletani che amano Totò Schillaci così come hanno amato Gianluca Vialli, Sinisa Mihajlovic e Paolo Rossi. Credo che Maradona sia il primo che lassù abbia abbracciato Toto e gli abbia detto “Totò tu sei un uomo del Sud, Napoli sono io, non chi ti ha offeso, lui non è Napoli. Io rappresento i napoletani”. Diego, un bacio al cielo a te e Totò!".