A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, è intervenuto Iacopo Mirabella, giornalista sportivo e speaker per Radio Romanista:
Ci conferma che la Roma riprenderà gli allenamenti domani e che ancora non si conosce ufficialmente il nome del prossimo allenatore?
“Si, domani alle 11 ci sarà la ripresa a Trigoria. All’inizio i giorni di riposo erano due, ma poi si sono trasformati in tre, non per premio, ma per una questione di allenatore. Si parlava di Falsini, l’allenatore della primavera, o di De Rossi, che sarebbe stato clamoroso. Sembra fatto il nome di Ranieri, ma aspettiamo la nota ufficiale della società. Con questa società può succedere sempre il contrario di ciò che si aspetta”.
Quindi se siamo a mercoledì, vuol dire che erano diversi nomi sulla scrivania dei Friedkin e che hanno ricevuto delle porte in faccia?
“Si, c’erano diversi nomi. Tra questi Mancini, poi era uscita l’auto candidatura di Montella, ma anche Van Nistelrooij. Mancini era una pista che era stata valutata seriamente. In ogni caso era già stato programmato da dopo Firenze l’esonero di Juric. Si è voluto però aspettare la sosta per dare più tempo all’allenatore di entrare nella testa dei giocatori. All’inizio erano state considerate due piste. Un allenatore che facesse da traghettatore oppure un tecnico con cui programmare, un termine che oggi sembra molto lontano dalla realtà romanista. Se fosse arrivato Allegri, però, non si poteva chiedere nulla il primo anno. Solo dal secondo si sarebbe iniziato a costruire. Così si è preferito prendere un traghettatore. Ranieri quello che serve a questa piazza. Infatti in questo momento serve qualcuno che conosca Roma”.
Concorda nel dire che la società negli ultimi tempi ha preso delle scelte discutibili?
“Diciamo che la società ha iniziato a prendere scelte discutibili dal 16 Gennaio, dall’esonero Mourinho. Possiamo discutere se Mourinho avesse fatto bene a Roma o meno, ma certamente le modalità hanno lasciato tutti con la bocca aperta. Così, era arrivato De Rossi, che nelle idee della società doveva rimanere fino a Giugno. Poi i risultati hanno dato ragione a De Rossi ed è stato confermato, facendo anche un mercato sulle richieste di De Rossi (che erano molto diverse da Juric. De Rossi usa le ali, Juric gli esterni). Ricordiamo che l’anno scorso con De Rossi la Roma ha fatto risultati importanti anche in campi complicati, come San Siro, e ha fatto molto bene anche in Europa League, raggiungendo la semifinale. Poi sono bastati 2 pareggi e degli algoritmi per l’esonero. Ma non c’era stata rottura con i giocatori, anzi come dichiarato dallo stesso Juric, alla prima conferenza post gara, i calciatori volevano essere ancora allenati da De Rossi”.
Lukaku secondo lei è più vicino a quello visto a Roma o a quello dell’Inter?
“Per ora dico una via di mezzo. Con Conte mi sbilancio sempre sul dire che Lukaku può tornare ai massimi livelli, non per Lukaku, ma proprio per Conte. Dovbyk l’anno scorso ha fatto tanti gol, con i cross che arrivavano dagli esterni. Gli esterni sono l’anello debole della Roma”.