Thiago Motta è sopravvissuto al tracollo di Firenze, ma il tempo a sua disposizione sta scadendo. Se vorrà tenersi stretta la panchina della Juventus, dovrà dare una svolta alla sua avventura bianconera. A partire dalla delicatissima sfida dell'Allianz Stadium contro il Genoa, in programma alla ripresa del campionato. Giuntoli e la dirigenza sono stati chiari nel faccia a faccia tenutosi dopo il 3-0 rimediato contro la Fiorentina: o ci sarà una svolta immediata, oppure il futuro del tecnico italo-brasiliano è segnato. E per rimettere le cose a posto, sono state date anche delle indicazioni tecniche sulle scelte di formazione che tanto hanno fatto discutere fin qui. Perché ci si sta giocando il quarto posto, che oggi a Torino viene considerato più importante di qualunque successo, scudetto a parte.
E allora basta esperimenti, basta ruoli improvvisati, basta esclusioni cervellotiche. Quella che da adesso in avanti scenderà in campo sarà una Juventus "logica" e non dettata dagli umori settimanali o dalle intuizioni di una notte. Si ripartirà dal tridente con il ritorno di Dusan Vlahovic al centro del progetto. Perché è un patrimonio, anche economico della società, e perché le sue ultime esclusioni hanno contribuito agli zero gol nelle due disastrose partite con Atalanta e Viola. Il serbo sarà affiancato da Kolo Muani, ma anche da Kenan Yildiz, un altro che è piano piano sparito dai radar nonostante a inizio stagione gli fosse stata affidata la maglia numero 10 di leader tecnico. Toccherà a Thiago Motta parlare con i suoi giocatori, dai senatori agli ultimi arrivati, e ridare loro quella motivazione che ha contribuito non poco a far sparire con la sua mancanza di dialogo e disponibilità al confronto.
Quanto alla difesa, che è andata sbriciolandosi nel giro di una settimana, l'ipotesi di un passaggio alla linea a 3 davanti a Di Gregorio, come al "Franchi", non sarà accantonata anche se non si potrà prescindere dalla presenza in campo di Gatti e Kalulu. Insomma, le indicazioni sono chiare e adesso bisogna unicamente metterle in pratica. Senza se e senza ma. Solo così Thiago Motta potrà avere delle chance di proseguire la sua avventura bianconera anche la prossima stagione.
di Napoli Magazine
19/03/2025 - 22:29
Thiago Motta è sopravvissuto al tracollo di Firenze, ma il tempo a sua disposizione sta scadendo. Se vorrà tenersi stretta la panchina della Juventus, dovrà dare una svolta alla sua avventura bianconera. A partire dalla delicatissima sfida dell'Allianz Stadium contro il Genoa, in programma alla ripresa del campionato. Giuntoli e la dirigenza sono stati chiari nel faccia a faccia tenutosi dopo il 3-0 rimediato contro la Fiorentina: o ci sarà una svolta immediata, oppure il futuro del tecnico italo-brasiliano è segnato. E per rimettere le cose a posto, sono state date anche delle indicazioni tecniche sulle scelte di formazione che tanto hanno fatto discutere fin qui. Perché ci si sta giocando il quarto posto, che oggi a Torino viene considerato più importante di qualunque successo, scudetto a parte.
E allora basta esperimenti, basta ruoli improvvisati, basta esclusioni cervellotiche. Quella che da adesso in avanti scenderà in campo sarà una Juventus "logica" e non dettata dagli umori settimanali o dalle intuizioni di una notte. Si ripartirà dal tridente con il ritorno di Dusan Vlahovic al centro del progetto. Perché è un patrimonio, anche economico della società, e perché le sue ultime esclusioni hanno contribuito agli zero gol nelle due disastrose partite con Atalanta e Viola. Il serbo sarà affiancato da Kolo Muani, ma anche da Kenan Yildiz, un altro che è piano piano sparito dai radar nonostante a inizio stagione gli fosse stata affidata la maglia numero 10 di leader tecnico. Toccherà a Thiago Motta parlare con i suoi giocatori, dai senatori agli ultimi arrivati, e ridare loro quella motivazione che ha contribuito non poco a far sparire con la sua mancanza di dialogo e disponibilità al confronto.
Quanto alla difesa, che è andata sbriciolandosi nel giro di una settimana, l'ipotesi di un passaggio alla linea a 3 davanti a Di Gregorio, come al "Franchi", non sarà accantonata anche se non si potrà prescindere dalla presenza in campo di Gatti e Kalulu. Insomma, le indicazioni sono chiare e adesso bisogna unicamente metterle in pratica. Senza se e senza ma. Solo così Thiago Motta potrà avere delle chance di proseguire la sua avventura bianconera anche la prossima stagione.