Calcio
REPUBBLICA - Corbo: "E' il Napoli più emozionante degli ultimi anni, ha meritato la vittoria"
27.10.2024 09:16 di Napoli Magazine

Antonio Corbo, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per La Repubblica, la vittoria del Napoli contro il Lecce per 1-0: "Non è il più forte degli ultimi anni, ma il più emozionante. Rimanda a casa tifosi stremati e felici. Questo Napoli è tutto il bello del calcio con i suoi accesi contrasti, domina e soccombe, spaventa e subisce, è gioia e paura, arriva con fatica, potenza e merito al gol dopo oltre un’ora, osa ancora per allargare il vantaggio in un finale spregiudicato e mette a rischio la settima vittoria, la quarta consecutiva. Non è stato facile piegare un Lecce organizzato e combattivo, Gotti ha già cancellato lo choc dello 0-6 con la Fiorentina. Forse seccato per l’opacità delle precedenti vittorie, stavolta Conte fa di testa sua. Eccentrico com’è, non ha gradito le critiche con l’Empoli né le perplessità sul secondo giro di chiave per proteggere il vantaggio inserendo il terzino Mazzocchi in una linea a 5. Dal repertorio estrae il suo caro 4-2-4 della promozione con il Bari in A. Diventa così l’involontario regista di un bel thrilling all’ultimo respiro. Smonta l’attacco. Elimina dall’inizio Politano a destra e Kvaratskhelia, il primo affaticato e l’altro impegnato in un ansiogeno rinnovo del contratto. Ce ne fosse uno sereno nel Napoli in vista di una plusvalenza, e quella su Kvara è forse l’unica ancora possibile. Ngonge a destra è uno spot per Politano. Astratto e involuto, affidato all’inizio a Rafia. Sull’altro versante è molto atteso Neres. Effervescente come sempre si misura con il duro francese Pelmard e con il danese Dorgu che raddoppia. Dorgu sostiene bene anche le ripartenze nel giorno del suo ventesimo compleanno. Sistemate in qualche modo le corsie, il Napoli vede aprirsi un vuoto al centro per il suo 4-2-4. La linea offensiva è robusta e insicura perché McTominay sta troppo avanti, a volte più in alto di Lukaku, per un’ora azzerato da Baschirotto. Il gigante belga si riprende solo quando si allargano le distanze. Perché il Napoli èormai in vantaggio con Di Lorenzo. Sono passati 72 minuti e comincia un’altra partita, Lukaku si rianima, McTominay si rilancia con quel colpo di testa che spinge il capitano a decidere la partita in un’azione corale di forte pressione. La febbre offensiva del Napoli consente intanto al Lecce di opporre la sua reazione. Dalla voglia di raddoppiare il Napoli finisce per temere gli ultimi fuochi. Meret, Di Lorenzo il migliore del Napoli, Buongiorno e un formidabile Olivera non sbagliano nulla. Pur senza la collaborazione degli ultimi entrati. Raspadori e Kvara al posto di Neres e Gilmour girano a vuoto. Si accentuano gli squilibri del 4-2-4. Ne deriva una vivacità imprevista che eleva la tensione, quindi il fascino di una fase strappacuore che piace al pubblico e fa attendere la fine come un lampo di felicità. Che il Napoli abbia dominato è certo, Di Lorenzo in una partita magistrale per generosità e contributo alla fase offensiva aveva segnato un altro gol nel primo tempo, annullato dal Var in un prodigio tecnologico, millimetri e centimetri. Non è certo invece che il Napoli abbia la forza indiscussa della granitica capolista. Martedì con il Milan il primo confronto scudetto, segue l’Atalanta a Fuorigrotta, quindi faccia a faccia con l’Inter il 9. La classifica è solida, ma Conte deve risolvere i pochi dubbi. Gilmour non demerita, ma Lobotka è più preciso nei passaggi. Politano ora non teme la concorrenza di Ngonge. Il Lukaku descritto in estate è ancora a metà. La posizione di McTominay determina gli equilibri, quella del primo tempo va rettificata. Delicata la vertenza Kvara. Il Napoli deve chiuderla subito o rinviarla. Di tutto e tutti può fare a meno il Napoli tranne che del più sereno e convinto fantasista. De Laurentiis e Conte devono capire. Il Napoli si sta giocando lo scudetto. Ogni errore può essere fatale".

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REPUBBLICA - Corbo: "E' il Napoli più emozionante degli ultimi anni, ha meritato la vittoria"

di Napoli Magazine

27/10/2024 - 09:16

Antonio Corbo, giornalista, ha commentato, nel suo editoriale per La Repubblica, la vittoria del Napoli contro il Lecce per 1-0: "Non è il più forte degli ultimi anni, ma il più emozionante. Rimanda a casa tifosi stremati e felici. Questo Napoli è tutto il bello del calcio con i suoi accesi contrasti, domina e soccombe, spaventa e subisce, è gioia e paura, arriva con fatica, potenza e merito al gol dopo oltre un’ora, osa ancora per allargare il vantaggio in un finale spregiudicato e mette a rischio la settima vittoria, la quarta consecutiva. Non è stato facile piegare un Lecce organizzato e combattivo, Gotti ha già cancellato lo choc dello 0-6 con la Fiorentina. Forse seccato per l’opacità delle precedenti vittorie, stavolta Conte fa di testa sua. Eccentrico com’è, non ha gradito le critiche con l’Empoli né le perplessità sul secondo giro di chiave per proteggere il vantaggio inserendo il terzino Mazzocchi in una linea a 5. Dal repertorio estrae il suo caro 4-2-4 della promozione con il Bari in A. Diventa così l’involontario regista di un bel thrilling all’ultimo respiro. Smonta l’attacco. Elimina dall’inizio Politano a destra e Kvaratskhelia, il primo affaticato e l’altro impegnato in un ansiogeno rinnovo del contratto. Ce ne fosse uno sereno nel Napoli in vista di una plusvalenza, e quella su Kvara è forse l’unica ancora possibile. Ngonge a destra è uno spot per Politano. Astratto e involuto, affidato all’inizio a Rafia. Sull’altro versante è molto atteso Neres. Effervescente come sempre si misura con il duro francese Pelmard e con il danese Dorgu che raddoppia. Dorgu sostiene bene anche le ripartenze nel giorno del suo ventesimo compleanno. Sistemate in qualche modo le corsie, il Napoli vede aprirsi un vuoto al centro per il suo 4-2-4. La linea offensiva è robusta e insicura perché McTominay sta troppo avanti, a volte più in alto di Lukaku, per un’ora azzerato da Baschirotto. Il gigante belga si riprende solo quando si allargano le distanze. Perché il Napoli èormai in vantaggio con Di Lorenzo. Sono passati 72 minuti e comincia un’altra partita, Lukaku si rianima, McTominay si rilancia con quel colpo di testa che spinge il capitano a decidere la partita in un’azione corale di forte pressione. La febbre offensiva del Napoli consente intanto al Lecce di opporre la sua reazione. Dalla voglia di raddoppiare il Napoli finisce per temere gli ultimi fuochi. Meret, Di Lorenzo il migliore del Napoli, Buongiorno e un formidabile Olivera non sbagliano nulla. Pur senza la collaborazione degli ultimi entrati. Raspadori e Kvara al posto di Neres e Gilmour girano a vuoto. Si accentuano gli squilibri del 4-2-4. Ne deriva una vivacità imprevista che eleva la tensione, quindi il fascino di una fase strappacuore che piace al pubblico e fa attendere la fine come un lampo di felicità. Che il Napoli abbia dominato è certo, Di Lorenzo in una partita magistrale per generosità e contributo alla fase offensiva aveva segnato un altro gol nel primo tempo, annullato dal Var in un prodigio tecnologico, millimetri e centimetri. Non è certo invece che il Napoli abbia la forza indiscussa della granitica capolista. Martedì con il Milan il primo confronto scudetto, segue l’Atalanta a Fuorigrotta, quindi faccia a faccia con l’Inter il 9. La classifica è solida, ma Conte deve risolvere i pochi dubbi. Gilmour non demerita, ma Lobotka è più preciso nei passaggi. Politano ora non teme la concorrenza di Ngonge. Il Lukaku descritto in estate è ancora a metà. La posizione di McTominay determina gli equilibri, quella del primo tempo va rettificata. Delicata la vertenza Kvara. Il Napoli deve chiuderla subito o rinviarla. Di tutto e tutti può fare a meno il Napoli tranne che del più sereno e convinto fantasista. De Laurentiis e Conte devono capire. Il Napoli si sta giocando lo scudetto. Ogni errore può essere fatale".