Calcio
SPAGNA FEMMINILE - L'allenatrice Tomè: "Non convocai Hermoso dopo il bacio di Rubiales, ma non fu una punzione"
11.02.2025 13:27 di Napoli Magazine

La decisione di non convocare la calciatrice Jenni Hermoso al primo ritiro della nazionale di calcio spagnola, dopo la vittoria ai Mondiali di Sidney, oscurata dal bacio forzato dell'ex presidente della Federcalcio, Luis Rubiales, "non fu una punizione" nei confronti dell'attaccante. E' quanto ha affermato oggi in aula Montse Tomé, l'allenatrice della 'Roja' femminile, interrogata come testimone al processo, che vede Rubiales imputato per aggressione sessuale e intimidazioni, e per il quale la pubblica accusa chiede per lui due anni e mezzo di carcere. Jenni Hermoso, che era stata considerata una delle tre migliori calciatrici del Mondiale, durante la sua deposizione aveva sostenuto che la sua mancata convocazione fosse stata una "ritorsione" per essersi rifiutata di fare una dichiarazione insieme all'ex presidente della Federcalcio affermando di essere consenziente all'avance. "La decisione di non convocare Jenni è stata presa da me, per ragioni puramente sportive, perché non si era allenata a sufficienza con la squadra", ha dichiarato la Tomé alla Corte. A suo dire, la scelta di escludere la Hermoso dalla nazionale era motivata anche dalla necessità di "proteggerla", poiché "stava vivendo una situazione molto sgradevole" per la forte "pressione dei media". L'allenatrice si è detta unica responsabile della decisione, assicurando di non aver ricevuto pressioni o indicazioni in tal senso né da Rubiales, né dall'allora allenatore della nazionale femminile, Jorge Vilda, di cui la Tomé era vice al tempo dei Mondiali. Tuttavia, la sua deposizione contrasta con quelle delle compagne di squadra della Hermoso, Alexia Putellas, Irene Paredes e Laia Codina che, interrogate a loro volta come testi, avevano detto di non capire perchè la Hermoso fosse stata esclusa dalla nazionale, essendo stata una delle migliori calciatrici nel Mondiale. L'interrogatorio dell'allenatrice è avvenuto alla vigilia di quello di Luis Rubiales, fissato per domani, assieme a quelli di tre dirigenti della Federcalcio - fra i quali l'ex allenatore, Jorge Vilda -imputati per intimidazioni a Jenni Hermoso. E per i quali in Pm ha chiesto condanne a 1 anno e mezzo di carcere.

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SPAGNA FEMMINILE - L'allenatrice Tomè: "Non convocai Hermoso dopo il bacio di Rubiales, ma non fu una punzione"

di Napoli Magazine

11/02/2025 - 13:27

La decisione di non convocare la calciatrice Jenni Hermoso al primo ritiro della nazionale di calcio spagnola, dopo la vittoria ai Mondiali di Sidney, oscurata dal bacio forzato dell'ex presidente della Federcalcio, Luis Rubiales, "non fu una punizione" nei confronti dell'attaccante. E' quanto ha affermato oggi in aula Montse Tomé, l'allenatrice della 'Roja' femminile, interrogata come testimone al processo, che vede Rubiales imputato per aggressione sessuale e intimidazioni, e per il quale la pubblica accusa chiede per lui due anni e mezzo di carcere. Jenni Hermoso, che era stata considerata una delle tre migliori calciatrici del Mondiale, durante la sua deposizione aveva sostenuto che la sua mancata convocazione fosse stata una "ritorsione" per essersi rifiutata di fare una dichiarazione insieme all'ex presidente della Federcalcio affermando di essere consenziente all'avance. "La decisione di non convocare Jenni è stata presa da me, per ragioni puramente sportive, perché non si era allenata a sufficienza con la squadra", ha dichiarato la Tomé alla Corte. A suo dire, la scelta di escludere la Hermoso dalla nazionale era motivata anche dalla necessità di "proteggerla", poiché "stava vivendo una situazione molto sgradevole" per la forte "pressione dei media". L'allenatrice si è detta unica responsabile della decisione, assicurando di non aver ricevuto pressioni o indicazioni in tal senso né da Rubiales, né dall'allora allenatore della nazionale femminile, Jorge Vilda, di cui la Tomé era vice al tempo dei Mondiali. Tuttavia, la sua deposizione contrasta con quelle delle compagne di squadra della Hermoso, Alexia Putellas, Irene Paredes e Laia Codina che, interrogate a loro volta come testi, avevano detto di non capire perchè la Hermoso fosse stata esclusa dalla nazionale, essendo stata una delle migliori calciatrici nel Mondiale. L'interrogatorio dell'allenatrice è avvenuto alla vigilia di quello di Luis Rubiales, fissato per domani, assieme a quelli di tre dirigenti della Federcalcio - fra i quali l'ex allenatore, Jorge Vilda -imputati per intimidazioni a Jenni Hermoso. E per i quali in Pm ha chiesto condanne a 1 anno e mezzo di carcere.