Dal 14 al 16 marzo, Sala Assoli-Moscato ospita Grazie della squisita prova, uno spettacolo che mette in scena il confronto fra due generazioni di artisti, raccontato attraverso le voci di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Nicola Borghesi. Un incontro che affonda le radici nel cuore del teatro, tra esperienze vissute e riflessioni condivise, dando vita a un'opera che mescola ironia, pathos, nostalgia e passione. Il titolo, un omaggio a Leo De Berardinis, che definiva ironicamente una prova non riuscita come una "squisita prova", è la chiave per comprendere la natura di questa pièce: un gioco continuo tra il fallimento e il trionfo del fare teatro. La scrittura di Borghesi e la regia di Vetrano/Randisi si intrecciano per dare vita a un’opera che esplora il senso stesso del teatro, tra memorie personali e momenti iconici della carriera di questi tre artisti.
L’incontro tra Nicola Borghesi e la coppia Vetrano/Randisi nasce nei teatri che i tre frequentano da anni. Il dialogo che ne scaturisce si sviluppa come una riflessione sul teatro stesso, fatto di visioni, esperienze, e un continuo passaggio di testimone. Borghesi, osservando Vetrano e Randisi, crea un testo che indaga il loro percorso, rivelando i ricordi che segnano la loro carriera, ma anche le riflessioni sul futuro della scena teatrale.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che lavorano insieme dal 1976, sono due tra i maggiori protagonisti del teatro italiano degli ultimi decenni. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, spiccano il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro per Le smanie per la villeggiatura (2007), il premio Hystrio-Anct per la loro ricerca tra tradizione e innovazione (2010), e il premio Le Maschere del Teatro Italiano per I Giganti della Montagna (2011). Con il successo internazionale di Aspettando Godot, diretto da Theodoros Terzopoulos, Vetrano e Randisi hanno portato la loro arte nei teatri di tutto il mondo, dimostrando una forza e una visione che trascendono il tempo.
Accanto a loro, Nicola Borghesi, fondatore della compagnia Kepler-452, che con il suo approccio singolare al teatro documentario ha conquistato l'attenzione del pubblico e della critica. La compagnia, nata insieme a Enrico Baraldi e Paola Aiello, ha già prodotto spettacoli di grande impatto, come Il Capitale, che ha visto protagonisti gli operai, portando sul palco una riflessione sociale intensa e coinvolgente. Kepler-452, considerata una delle realtà teatrali più innovative degli ultimi anni, si distingue per il suo linguaggio unico che fonde documentazione e drammaturgia.
Grazie della squisita prova non è solo un’indagine sul fare teatro, ma un atto di celebrazione di quella magia che solo il palcoscenico riesce a creare, una riscoperta della forza della parola, del gesto e della memoria. La pièce si sviluppa in un continuo intreccio di ricordi, emozioni e riflessioni, in cui il rapporto tra maestro e allievo, tra regista e attore, diventa il fulcro di un racconto che attraversa il tempo e lo spazio del teatro. Un’occasione per vivere il teatro nella sua forma più autentica, dove ogni prova, anche quella più imperfetta, è un atto di bellezza e riflessione collettiva.
Le repliche di Grazie della squisita prova si terranno venerdì 14 e sabato 15 marzo alle 20.30, e domenica 16 marzo alle 18.00. I biglietti sono disponibili al prezzo di 18,00 euro (intero) e 15,00 euro (ridotto under 30, over 65 e enti convenzionati).
di Napoli Magazine
12/03/2025 - 08:42
Dal 14 al 16 marzo, Sala Assoli-Moscato ospita Grazie della squisita prova, uno spettacolo che mette in scena il confronto fra due generazioni di artisti, raccontato attraverso le voci di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Nicola Borghesi. Un incontro che affonda le radici nel cuore del teatro, tra esperienze vissute e riflessioni condivise, dando vita a un'opera che mescola ironia, pathos, nostalgia e passione. Il titolo, un omaggio a Leo De Berardinis, che definiva ironicamente una prova non riuscita come una "squisita prova", è la chiave per comprendere la natura di questa pièce: un gioco continuo tra il fallimento e il trionfo del fare teatro. La scrittura di Borghesi e la regia di Vetrano/Randisi si intrecciano per dare vita a un’opera che esplora il senso stesso del teatro, tra memorie personali e momenti iconici della carriera di questi tre artisti.
L’incontro tra Nicola Borghesi e la coppia Vetrano/Randisi nasce nei teatri che i tre frequentano da anni. Il dialogo che ne scaturisce si sviluppa come una riflessione sul teatro stesso, fatto di visioni, esperienze, e un continuo passaggio di testimone. Borghesi, osservando Vetrano e Randisi, crea un testo che indaga il loro percorso, rivelando i ricordi che segnano la loro carriera, ma anche le riflessioni sul futuro della scena teatrale.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che lavorano insieme dal 1976, sono due tra i maggiori protagonisti del teatro italiano degli ultimi decenni. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, spiccano il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro per Le smanie per la villeggiatura (2007), il premio Hystrio-Anct per la loro ricerca tra tradizione e innovazione (2010), e il premio Le Maschere del Teatro Italiano per I Giganti della Montagna (2011). Con il successo internazionale di Aspettando Godot, diretto da Theodoros Terzopoulos, Vetrano e Randisi hanno portato la loro arte nei teatri di tutto il mondo, dimostrando una forza e una visione che trascendono il tempo.
Accanto a loro, Nicola Borghesi, fondatore della compagnia Kepler-452, che con il suo approccio singolare al teatro documentario ha conquistato l'attenzione del pubblico e della critica. La compagnia, nata insieme a Enrico Baraldi e Paola Aiello, ha già prodotto spettacoli di grande impatto, come Il Capitale, che ha visto protagonisti gli operai, portando sul palco una riflessione sociale intensa e coinvolgente. Kepler-452, considerata una delle realtà teatrali più innovative degli ultimi anni, si distingue per il suo linguaggio unico che fonde documentazione e drammaturgia.
Grazie della squisita prova non è solo un’indagine sul fare teatro, ma un atto di celebrazione di quella magia che solo il palcoscenico riesce a creare, una riscoperta della forza della parola, del gesto e della memoria. La pièce si sviluppa in un continuo intreccio di ricordi, emozioni e riflessioni, in cui il rapporto tra maestro e allievo, tra regista e attore, diventa il fulcro di un racconto che attraversa il tempo e lo spazio del teatro. Un’occasione per vivere il teatro nella sua forma più autentica, dove ogni prova, anche quella più imperfetta, è un atto di bellezza e riflessione collettiva.
Le repliche di Grazie della squisita prova si terranno venerdì 14 e sabato 15 marzo alle 20.30, e domenica 16 marzo alle 18.00. I biglietti sono disponibili al prezzo di 18,00 euro (intero) e 15,00 euro (ridotto under 30, over 65 e enti convenzionati).