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IL PARERE - Belleri: "Di Lorenzo è un calciatore importante, sta facendo una grande stagione"
04.02.2025 10:04 di Napoli Magazine

Manuel Belleri, ex esterno della Lazio, tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad EuropaCalcio.it a 'CalcioTime': "Milan? Sicuramente, c’è stato un qualcosa che è sfuggito nel corso degli ultimi tempi anche a livello ambientale, a causa di alcuni atteggiamenti non certo irreprensibili. Abbiamo notato qualche situazione particolare sul campo e il tutto destabilizza lo spogliatoio; la rivoluzione condotta sul mercato credo vada intravista in questo senso. Lo stesso Walker porta tantissima esperienza e personalità anche all’interno del gruppo squadra. Non mi aspettavo potesse finire così in fretta la storia con Morata, quello sì: ci si aspettava qualcosina in più. Sul rendimento dei calciatori, anche quelli più importanti, incide inevitabilmente il contesto storico che vive la società: lo stesso Morata si è difeso, ma poteva sicuramente dimostrare il proprio valore in tutto e per tutto. Le stesse idee di Fonseca sono naufragate nonostante fossero valide. Belahyane? Calciatore importante, che va a migliorare l’aspetto tecnico-tattico della Lazio. L’avvento di Marco Baroni ha portato un progetto nuovo ed è la cartina tornasole di allenatori che meritano di godere di tantissimo credito anche in relazione alla gavetta fatta nel corso degli anni. Con l’acquisto di Belahyane, la Lazio si assicura un ottimo talento e un calciatore futuribile; lo ritengo adattissimo e sono sicuro l’ambiente lo apprezzerà particolarmente. Posch all'Atalanta? Giocatore versatile, adattabile sia da braccetto, che da esterno. Ritengo sia un investimento molto mirato, compiuto da una questa molto lungimirante anche in ottica mercato. Secondo me, chi non rende bene all’Atalanta ha il 60/70% delle colpe, anche perché non può considerarsi un problema di contesto. Proprio in relazione a ciò, credo Zaniolo abbia beneficiato di una grandissima occasione per rilanciarsi, ma che le cose non siano andate come ci si aspettava. Dovrebbe porsi qualche domanda su cosa non ha funzionato, perché non può essere imputabile al progetto Atalanta nel suo insieme. Ha mostrato di essere più maturo caratterialmente, ma qualche problemino fisico ha ancora influito sul suo rendimento. Dispiace: ero certo facesse benissimo. Daniel Maldini? Grandissimo colpo, uno dei migliori in assoluto per la capacità che avrà questo calciatore di inserirsi negli schemi di Mister Gasperini. Per struttura fisica e caratura tecnica, lo ritengo assolutamente pronto per imporsi all’Atalanta e sono certo quest’occasione arrivi nel momento giusto del suo percorso di crescita. Non mi aspettavo questo suo impatto, ma Daniel Maldini calza a pennello in un progetto ambizioso come quello nerazzurro. Sta riuscendo a imporsi e potrà consacrarsi definitivamente a Bergamo. Derby? Per il modo in cui sono arrivate le due squadre, credevo potesse dare qualcosina in più l’Inter, rispetto al Milan. Invece, i rossoneri hanno offerto un’ottima prestazione, di carattere e di personalità. Ciò ha inevitabilmente influito sul buon esito del risultato per i nerazzurri, ma hanno comunque espresso un ottimo calcio. Quanto a Inzaghi, mi aspettavo potesse diventare un grandissimo tecnico per la gestione del gruppo, dal punto di vista umano, e le conoscenze calcistiche. Era già un allenatore in campo. Ottimo anche l’impatto di Zalewski, calciatore che reputavo già ottimo alla Roma. Qualche situazione particolare non l’ha fatto rendere al massimo nella capitale, ma l’Inter ha fatto un ottimo acquisto in un ruolo in cui c’era necessità di intervenire. Ndoye? Lo ritengo pronto per una big, assolutamente. Sta completando un ulteriore step di crescita a Bologna, perché sta diventando una piazza in cui si respira anche calcio a livello europeo, a differenza di altre stagioni. Ndoye potrà consacrarsi ulteriormente in questa squadra o altrove, se le vicende di mercato dovessero portarlo via da quest’ottima squadra. Empoli? Ho avuto la fortuna di far parte di quest’importantissima società e devo confermare questo: ha un modo di fare scouting diverso dagli altri. Nel momento in cui ti sceglie, hai tutto a disposizione per rendere al meglio ed emergere. Intravede delle grandi potenzialità in base a tantissimi parametri di valutazione, anche perché non possono permettersi di sbagliare dal punto di vista economico. Ciò, incide maggiormente nella cura dedicata allo scouting e da lì escono prospetti in serie, che poi possono consacrarsi ulteriormente anche in altri club. L’applicazione e l’esperienza dei dirigenti è sotto gli occhi di tutti, senza contare il modo in cui rilanciano altri calciatori che quelle stesse promesse non le hanno ancora mantenute. Probabilmente, la tranquillità e la pazienza di aspettare agevola la crescita tecnica e di personalità del calciatore. Nel momento in cui esci da questa tipologia di squadre e non emergi, il problema è tuo. Di Lorenzo? Credo sia un calciatore importantissimo. Quest’anno sta dimostrando tutta la propria forza riuscendo a ribaltare una situazione particolarmente negativa come quella che si era venuta a creare nel corso della passata stagione, a Napoli. Ha tantissimi meriti anche Conte in questo, senza alcun dubbio, nell’averlo convinto e fatto tornare sui propri passi mettendolo al centro del progetto. Sta facendo una grandissima stagione e ritornando quel calciatore fondamentale che tutti conoscevamo; poi, certo, le annate storte capitano a tutti. L’avvento di Conte è stato importante, ma lui stesso si è posto in una maniera importante. Ha ritrovato fiducia e si vede in campo. Anjorin e Goglichidze? Credo sia un bene per entrambi il fatto di poter, quantomeno, terminare la stagione a Empoli per completare un processo di crescita che sarà fondamentale per il futuro. Per quanto riguarda Anjorin, lo ritengo simile a Loftus-Cheek per caratteristiche tecniche e fisiche: probabilmente, il Milan non ha ancora ritenuto opportuno affondare il colpo, ma è sicuramente un nome da monitorare. Ritengo sia un calciatore importante, che avrebbe potuto colmare una lacuna in mediana; inserirsi in un contesto come quello del Milan ora come ora, potrebbe essere complicato. Cacace? Fossi un dirigente di una grande squadra italiana o di un’altra europea che gioca le Coppe, punterei molto su questo calciatore. Credo possa già essere pronto per fare questo grande salto, anche perché abbina entrambe le fasi di gioco, sia difensiva, che offensiva, in maniera egregia. Nel calcio moderno, sappiamo quanto sia importante essere versatili; lo step di Empoli sarà molto importante anche per lui e vale un po’ lo stesso discorso: certi calciatori non vanno sottovalutati solo perché non giocano in una grande squadra, ma possono assolutamente farne parte. Cacace è un ottimo prospetto e lo ritengo già un calciatore di livello”.

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IL PARERE - Belleri: "Di Lorenzo è un calciatore importante, sta facendo una grande stagione"

di Napoli Magazine

04/02/2025 - 10:04

Manuel Belleri, ex esterno della Lazio, tra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad EuropaCalcio.it a 'CalcioTime': "Milan? Sicuramente, c’è stato un qualcosa che è sfuggito nel corso degli ultimi tempi anche a livello ambientale, a causa di alcuni atteggiamenti non certo irreprensibili. Abbiamo notato qualche situazione particolare sul campo e il tutto destabilizza lo spogliatoio; la rivoluzione condotta sul mercato credo vada intravista in questo senso. Lo stesso Walker porta tantissima esperienza e personalità anche all’interno del gruppo squadra. Non mi aspettavo potesse finire così in fretta la storia con Morata, quello sì: ci si aspettava qualcosina in più. Sul rendimento dei calciatori, anche quelli più importanti, incide inevitabilmente il contesto storico che vive la società: lo stesso Morata si è difeso, ma poteva sicuramente dimostrare il proprio valore in tutto e per tutto. Le stesse idee di Fonseca sono naufragate nonostante fossero valide. Belahyane? Calciatore importante, che va a migliorare l’aspetto tecnico-tattico della Lazio. L’avvento di Marco Baroni ha portato un progetto nuovo ed è la cartina tornasole di allenatori che meritano di godere di tantissimo credito anche in relazione alla gavetta fatta nel corso degli anni. Con l’acquisto di Belahyane, la Lazio si assicura un ottimo talento e un calciatore futuribile; lo ritengo adattissimo e sono sicuro l’ambiente lo apprezzerà particolarmente. Posch all'Atalanta? Giocatore versatile, adattabile sia da braccetto, che da esterno. Ritengo sia un investimento molto mirato, compiuto da una questa molto lungimirante anche in ottica mercato. Secondo me, chi non rende bene all’Atalanta ha il 60/70% delle colpe, anche perché non può considerarsi un problema di contesto. Proprio in relazione a ciò, credo Zaniolo abbia beneficiato di una grandissima occasione per rilanciarsi, ma che le cose non siano andate come ci si aspettava. Dovrebbe porsi qualche domanda su cosa non ha funzionato, perché non può essere imputabile al progetto Atalanta nel suo insieme. Ha mostrato di essere più maturo caratterialmente, ma qualche problemino fisico ha ancora influito sul suo rendimento. Dispiace: ero certo facesse benissimo. Daniel Maldini? Grandissimo colpo, uno dei migliori in assoluto per la capacità che avrà questo calciatore di inserirsi negli schemi di Mister Gasperini. Per struttura fisica e caratura tecnica, lo ritengo assolutamente pronto per imporsi all’Atalanta e sono certo quest’occasione arrivi nel momento giusto del suo percorso di crescita. Non mi aspettavo questo suo impatto, ma Daniel Maldini calza a pennello in un progetto ambizioso come quello nerazzurro. Sta riuscendo a imporsi e potrà consacrarsi definitivamente a Bergamo. Derby? Per il modo in cui sono arrivate le due squadre, credevo potesse dare qualcosina in più l’Inter, rispetto al Milan. Invece, i rossoneri hanno offerto un’ottima prestazione, di carattere e di personalità. Ciò ha inevitabilmente influito sul buon esito del risultato per i nerazzurri, ma hanno comunque espresso un ottimo calcio. Quanto a Inzaghi, mi aspettavo potesse diventare un grandissimo tecnico per la gestione del gruppo, dal punto di vista umano, e le conoscenze calcistiche. Era già un allenatore in campo. Ottimo anche l’impatto di Zalewski, calciatore che reputavo già ottimo alla Roma. Qualche situazione particolare non l’ha fatto rendere al massimo nella capitale, ma l’Inter ha fatto un ottimo acquisto in un ruolo in cui c’era necessità di intervenire. Ndoye? Lo ritengo pronto per una big, assolutamente. Sta completando un ulteriore step di crescita a Bologna, perché sta diventando una piazza in cui si respira anche calcio a livello europeo, a differenza di altre stagioni. Ndoye potrà consacrarsi ulteriormente in questa squadra o altrove, se le vicende di mercato dovessero portarlo via da quest’ottima squadra. Empoli? Ho avuto la fortuna di far parte di quest’importantissima società e devo confermare questo: ha un modo di fare scouting diverso dagli altri. Nel momento in cui ti sceglie, hai tutto a disposizione per rendere al meglio ed emergere. Intravede delle grandi potenzialità in base a tantissimi parametri di valutazione, anche perché non possono permettersi di sbagliare dal punto di vista economico. Ciò, incide maggiormente nella cura dedicata allo scouting e da lì escono prospetti in serie, che poi possono consacrarsi ulteriormente anche in altri club. L’applicazione e l’esperienza dei dirigenti è sotto gli occhi di tutti, senza contare il modo in cui rilanciano altri calciatori che quelle stesse promesse non le hanno ancora mantenute. Probabilmente, la tranquillità e la pazienza di aspettare agevola la crescita tecnica e di personalità del calciatore. Nel momento in cui esci da questa tipologia di squadre e non emergi, il problema è tuo. Di Lorenzo? Credo sia un calciatore importantissimo. Quest’anno sta dimostrando tutta la propria forza riuscendo a ribaltare una situazione particolarmente negativa come quella che si era venuta a creare nel corso della passata stagione, a Napoli. Ha tantissimi meriti anche Conte in questo, senza alcun dubbio, nell’averlo convinto e fatto tornare sui propri passi mettendolo al centro del progetto. Sta facendo una grandissima stagione e ritornando quel calciatore fondamentale che tutti conoscevamo; poi, certo, le annate storte capitano a tutti. L’avvento di Conte è stato importante, ma lui stesso si è posto in una maniera importante. Ha ritrovato fiducia e si vede in campo. Anjorin e Goglichidze? Credo sia un bene per entrambi il fatto di poter, quantomeno, terminare la stagione a Empoli per completare un processo di crescita che sarà fondamentale per il futuro. Per quanto riguarda Anjorin, lo ritengo simile a Loftus-Cheek per caratteristiche tecniche e fisiche: probabilmente, il Milan non ha ancora ritenuto opportuno affondare il colpo, ma è sicuramente un nome da monitorare. Ritengo sia un calciatore importante, che avrebbe potuto colmare una lacuna in mediana; inserirsi in un contesto come quello del Milan ora come ora, potrebbe essere complicato. Cacace? Fossi un dirigente di una grande squadra italiana o di un’altra europea che gioca le Coppe, punterei molto su questo calciatore. Credo possa già essere pronto per fare questo grande salto, anche perché abbina entrambe le fasi di gioco, sia difensiva, che offensiva, in maniera egregia. Nel calcio moderno, sappiamo quanto sia importante essere versatili; lo step di Empoli sarà molto importante anche per lui e vale un po’ lo stesso discorso: certi calciatori non vanno sottovalutati solo perché non giocano in una grande squadra, ma possono assolutamente farne parte. Cacace è un ottimo prospetto e lo ritengo già un calciatore di livello”.