A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Angelo Pagotto, allenatore ed ex portiere di Napoli e Milan.

Sul Milan visto ieri?
“I primi venuti erano un po’ contratti, ma è un po’ normale, quando devi vincere per forza difronte al tuo pubblico. Poi si sono liberati e hanno vinto alla grande”

Fonseca si sta riprendendo la squadra?
“Fonseca ha capito come ci si deve comportare al Milan. Mi piace molto come si sta muovendo, sono convinto che le sue scelte lo poteranno molto avanti”

Perché i giocatori all’inizio non avevano ben apprezzato Fonseca?
“Forse perché mentalmente loro pensavano che non fosse da Milan. Fonseca così, che era entrato in punta di piedi, non si è fatto mettere i piedi in testa e ha capito che doveva imporre le proprie idee, non quelle dei giocatori. Se fosse protetto sarebbe meglio, ma Ibrahimovic è il primo anno che fa da dirigente. Fino a pochi anni fa era giocatore. Quindi non è facile nemmeno per lui. Per quanto riguarda Fonseca sta usando la sua testa ed è giusto che sia così”

Su Leao?
“Se vuole essere un grande campione deve essere continuo. Questo si ottiene andando sempre al 100%, sia negli allenamenti sia in partita. Deve sempre Leao, non solo quando ne ha voglia”

Su Kvara?
“Da Kvara si vuole sempre troppo perché ha abituato il Napoli a degli standard altissimi. Se il suo rendimento diminuisce non vuol dire che faccia male, anzi sta sempre giocando benissimo. Poi, ha una sua vita anche fuori dal campo".

Quali sono le favorite per lo scudetto?
“Inter, Napoli, Juventus, Milan, che deve mettere a posto un po’ di cose, ma ci sarà sempre. Non vedo le due romane. L’Atalanta, invece, è molto impegnata su troppi fronti e per questo secondo me non potrà dire la sua per la lotta scudetto”

Tra le 4 squadre citate vede una squadra in particolare che parte davanti alle altre?
“Sicuro l’Inter perché è la campionessa. Juventus e Napoli insieme al secondo posto”

Caprile potrà insidiare il posto di Meret?
“Io penso di no perché Conte, che é molto intelligente, sa che ci devono essere delle gerarchie. Comunque è importante avere due grandissimi portieri e questo da un enorme tranquillità alla squadra. Il portiere non è impegnato solo quando para, ma tutti i 90 minuti deve gestire la difesa. In ogni caso, Caprile potrà fare il portiere titolare nel Napoli”