A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Volpecina, direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Fiorentina:
La Fiorentina giovedì ha regalato un sogno al Napoli, battendo per 3 a 0 l'Inter, ma ieri sera, è stata condizionata da alcune scelte arbitrali. La Viola ha qualcosa da recriminare?
"La Fiorentina si è battuta bene anche ieri sera, sinceramente. A Firenze ha fatto un partitone, ha giocato benissimo, ha trovato un'Inter non in serata e quindi ha vinto tranquillamente. Ieri ha trovato una squadra più determinata, più, tra virgolette, incazzata, quindi per loro è stato più difficile. Però, soprattutto, si è battuta fino alla fine e poteva anche inventare qualcosa in più. Ci hanno provato. E poi l'importante è che, su due partite, ne hanno vinta una, che già è un buon risultato anche per il Napoli. Se non avessero vinto a Firenze, saremmo secondi. Quindi, diciamo grazie alla Fiorentina che ci ha dato una grande mano. C'è qualche episodio che poteva essere deciso diversamente, ma tutto sommato i punti rimangono in casa Inter. Il primo tempo li ha messi sotto, poi nel secondo tempo hanno reagito, hanno giocato meglio, però alla fine, secondo me, sportivamente i nerazzurri hanno meritato qualcosa in più e hanno vinto".
In merito alla var, lei da che parte sta? È pro o contro?
"Io sono al 50%. Perché la VAR ha risolto tanti problemi. Faccio un esempio: quante volte sono stati dati dei gol, quante volte sono stati annullati per fuorigioco, e su questo sono precisi, non sbagliano mai al millimetro. Su altre cose, però, che devono decidere loro, fanno molta confusione e qualche volta ti lasciano anche dei dubbi. Per esempio, Politano subisce fallo da rigore a Roma: non sono riuscito a capire come possono decidere diversamente. Lì, dopo che l'hanno visto e rivisto, come fanno a non vedere che è un calcio di rigore? Addirittura Politano è stato ammonito! Allora lì cominciano i dubbi, perché come lo usano, come lo applicano, devono ancora perfezionarlo. Hanno risolto parecchi problemi, su altre cose non so se li vogliono risolvere bene. Questo, ovviamente, fa nascere un po' di retropensieri, come diceva Conte. È una situazione che crea dubbi, perché quando è così evidente il fallo, non c'è niente da discutere. È vero che a velocità normale può anche sfuggire, ma dopo che l'hai rivisto più volte, come fai a non intervenire? In quelle situazioni lì il VAR dovrebbe essere decisivo".
È giusto prendersela con Pasquale Mazzocchi, che di fatto aveva uno scarsissimo minutaggio in questa stagione, per quanto visto in campo contro l'Udinese?
"No, non è giusto. Uno può fare delle partite ottime, come meno buone, per l'amor di Dio, ma non è colpa solo di Mazzocchi. Poi, che gli abbiano dato tutta la colpa sul rinvio, lui ha solo cercato, istintivamente, di prendere la palla prima che vada fuori, cerchi di salvare la situazione. Non è stato un errore, poi l'avversario ha fatto gol. Non ho visto come ha calciato, non so, ma mi sembra incredibile. Pasquale voleva solo cercare di recuperare la palla, se anche l'ha fatto male, non è stato un errore. Poi c'è stata una serie di errori, ma non è colpa sua. Meret doveva mettere paura a Juan Jesus che non lo aveva ascoltato. Insomma, non è colpa sua, secondo me".
L’Udinese ha meritato?
"Infatti, devo fare i complimenti all'Udinese. Non li avevo guardati con molta attenzione quest'anno, ma sono una squadra che gioca bene. Hanno giocatori interessanti, una squadra fisica che ti mette in difficoltà nei contrasti, anche nel gioco aereo. Il loro allenatore è bravo. L'Udinese è stata una squadra difficile da affrontare. Hanno pareggiato con merito".
Quando sei primo in classifica e va via il giocatore di maggiore talento, ma la società non lo sostituisce, che segnale dà a tutto il gruppo squadra e all'allenatore?
"Io non voglio sembrare critico con la società, ma la realtà è che non si possono incassare tanti milioni di euro e poi non investirne nemmeno uno per comprare un sostituto. È vero che è stato preso Okafor, ma bisognava sostituire degnamente quello che se n'è andato. È stato criticato tanto, ma è un grande giocatore, e la sua partenza la sentiremo. Molti dicono che poteva andare via perché non giocava bene, ma non è così. Abbiamo perso un giocatore importante e lo sentiremo durante il campionato. Politano e Neres, ora, stanno facendo fatica, e questo lo vediamo. È cambiato tutto, ma con la presenza di quel giocatore, il Napoli aveva più freschezza, perché Neres gli subentrava e spaccava le partite. Ora stanno giocando sempre gli stessi, sono stanchi. E questa fortuna di giocare una volta a settimana la stiamo sprecando. Se stiamo primi in classifica, perdiamo il giocatore più talentuoso, la squadra in generale non viene migliorata, anzi esce peggiorata da questa finestra di calciomercato, come si può imputare qualcosa a Conte, nel caso in cui il Napoli non dovesse vincere lo scudetto? Anche se non dovessimo vincere, però, non si può dire niente perché stiamo facendo un campionato strepitoso. Rispetto all'anno scorso, abbiamo recuperato tanti punti. Noi pensavamo di arrivare nei primi quattro, invece siamo primi, e possiamo vincere. La società, invece, fa sempre gli stessi errori, perché anche negli anni passati, ad esempio con Sarri, non sono stati comprati giocatori per dare una mano a quelli che giocano sempre. Alla fine siamo arrivati stanchi, con una rosa corta. Non si può continuare così. La società ha guadagnato tanto, ma non ha rinforzato la squadra. A questo punto mi viene da pensare che non vogliano vincere, ma solo arrivare in Champions League".
di Napoli Magazine
11/02/2025 - 11:17
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Volpecina, direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Fiorentina:
La Fiorentina giovedì ha regalato un sogno al Napoli, battendo per 3 a 0 l'Inter, ma ieri sera, è stata condizionata da alcune scelte arbitrali. La Viola ha qualcosa da recriminare?
"La Fiorentina si è battuta bene anche ieri sera, sinceramente. A Firenze ha fatto un partitone, ha giocato benissimo, ha trovato un'Inter non in serata e quindi ha vinto tranquillamente. Ieri ha trovato una squadra più determinata, più, tra virgolette, incazzata, quindi per loro è stato più difficile. Però, soprattutto, si è battuta fino alla fine e poteva anche inventare qualcosa in più. Ci hanno provato. E poi l'importante è che, su due partite, ne hanno vinta una, che già è un buon risultato anche per il Napoli. Se non avessero vinto a Firenze, saremmo secondi. Quindi, diciamo grazie alla Fiorentina che ci ha dato una grande mano. C'è qualche episodio che poteva essere deciso diversamente, ma tutto sommato i punti rimangono in casa Inter. Il primo tempo li ha messi sotto, poi nel secondo tempo hanno reagito, hanno giocato meglio, però alla fine, secondo me, sportivamente i nerazzurri hanno meritato qualcosa in più e hanno vinto".
In merito alla var, lei da che parte sta? È pro o contro?
"Io sono al 50%. Perché la VAR ha risolto tanti problemi. Faccio un esempio: quante volte sono stati dati dei gol, quante volte sono stati annullati per fuorigioco, e su questo sono precisi, non sbagliano mai al millimetro. Su altre cose, però, che devono decidere loro, fanno molta confusione e qualche volta ti lasciano anche dei dubbi. Per esempio, Politano subisce fallo da rigore a Roma: non sono riuscito a capire come possono decidere diversamente. Lì, dopo che l'hanno visto e rivisto, come fanno a non vedere che è un calcio di rigore? Addirittura Politano è stato ammonito! Allora lì cominciano i dubbi, perché come lo usano, come lo applicano, devono ancora perfezionarlo. Hanno risolto parecchi problemi, su altre cose non so se li vogliono risolvere bene. Questo, ovviamente, fa nascere un po' di retropensieri, come diceva Conte. È una situazione che crea dubbi, perché quando è così evidente il fallo, non c'è niente da discutere. È vero che a velocità normale può anche sfuggire, ma dopo che l'hai rivisto più volte, come fai a non intervenire? In quelle situazioni lì il VAR dovrebbe essere decisivo".
È giusto prendersela con Pasquale Mazzocchi, che di fatto aveva uno scarsissimo minutaggio in questa stagione, per quanto visto in campo contro l'Udinese?
"No, non è giusto. Uno può fare delle partite ottime, come meno buone, per l'amor di Dio, ma non è colpa solo di Mazzocchi. Poi, che gli abbiano dato tutta la colpa sul rinvio, lui ha solo cercato, istintivamente, di prendere la palla prima che vada fuori, cerchi di salvare la situazione. Non è stato un errore, poi l'avversario ha fatto gol. Non ho visto come ha calciato, non so, ma mi sembra incredibile. Pasquale voleva solo cercare di recuperare la palla, se anche l'ha fatto male, non è stato un errore. Poi c'è stata una serie di errori, ma non è colpa sua. Meret doveva mettere paura a Juan Jesus che non lo aveva ascoltato. Insomma, non è colpa sua, secondo me".
L’Udinese ha meritato?
"Infatti, devo fare i complimenti all'Udinese. Non li avevo guardati con molta attenzione quest'anno, ma sono una squadra che gioca bene. Hanno giocatori interessanti, una squadra fisica che ti mette in difficoltà nei contrasti, anche nel gioco aereo. Il loro allenatore è bravo. L'Udinese è stata una squadra difficile da affrontare. Hanno pareggiato con merito".
Quando sei primo in classifica e va via il giocatore di maggiore talento, ma la società non lo sostituisce, che segnale dà a tutto il gruppo squadra e all'allenatore?
"Io non voglio sembrare critico con la società, ma la realtà è che non si possono incassare tanti milioni di euro e poi non investirne nemmeno uno per comprare un sostituto. È vero che è stato preso Okafor, ma bisognava sostituire degnamente quello che se n'è andato. È stato criticato tanto, ma è un grande giocatore, e la sua partenza la sentiremo. Molti dicono che poteva andare via perché non giocava bene, ma non è così. Abbiamo perso un giocatore importante e lo sentiremo durante il campionato. Politano e Neres, ora, stanno facendo fatica, e questo lo vediamo. È cambiato tutto, ma con la presenza di quel giocatore, il Napoli aveva più freschezza, perché Neres gli subentrava e spaccava le partite. Ora stanno giocando sempre gli stessi, sono stanchi. E questa fortuna di giocare una volta a settimana la stiamo sprecando. Se stiamo primi in classifica, perdiamo il giocatore più talentuoso, la squadra in generale non viene migliorata, anzi esce peggiorata da questa finestra di calciomercato, come si può imputare qualcosa a Conte, nel caso in cui il Napoli non dovesse vincere lo scudetto? Anche se non dovessimo vincere, però, non si può dire niente perché stiamo facendo un campionato strepitoso. Rispetto all'anno scorso, abbiamo recuperato tanti punti. Noi pensavamo di arrivare nei primi quattro, invece siamo primi, e possiamo vincere. La società, invece, fa sempre gli stessi errori, perché anche negli anni passati, ad esempio con Sarri, non sono stati comprati giocatori per dare una mano a quelli che giocano sempre. Alla fine siamo arrivati stanchi, con una rosa corta. Non si può continuare così. La società ha guadagnato tanto, ma non ha rinforzato la squadra. A questo punto mi viene da pensare che non vogliano vincere, ma solo arrivare in Champions League".