Mister Z
MR Z - Napoli, un mezzo miracolo
01.04.2025 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Grazie. Indipendentemente da come andrà a finire il campionato, a prescindere dal fatto che il Napoli riesca o meno a conquistare lo scudetto (cosa per la verità del tutto ancora possibile) bisogna rivolgere un plauso - e di conseguenza anche un ringraziamento - ai protagonisti di questa entusiasmante cavalcata che, come dice Antonio Conte, nessuno avrebbe pronosticato all’inizio della stagione. Chi di noi, infatti, nello scorso mese di luglio avrebbe scommesso un soldo bucato sull’ipotesi di trovarsi in dirittura d’arrivo a lottare spalla a spalla con l’Inter per la conquista del tricolore? Qualcuno potrà obiettare che dopo aver guidato la classifica per buona parte della stagione, rappresenta una mezza delusione il processo involutivo che ha caratterizzato la squadra nell’ultima fase. La sconfitta di Como, il pareggio di Venezia hanno sicuramente lasciato il segno in termini matematici, perché il Napoli ha lasciato per strada contro due avversarie fra le meno qualificate la bellezza di cinque punti che oggi avrebbero consentito agli azzurri, se guadagnati sul campo, di mantenere due lunghezze di vantaggio sull’Inter. Ma ci sono da considerare una serie di aspetti che non vanno sottovalutati e che fanno riflettere sul fatto che trovarsi oggi nella posizione in cui è il Napoli rappresenti un mezzo miracolo. Innanzitutto bisogna ricordare i ritardi con i quali, nel mercato estivo, è stata completata la campagna acquisti (la clamorosa sconfitta all’esordio con il Verona – altri tre punti gettati dalla finestra – è figlia di quelle esitazioni… amministrative). Poi non va dimenticato che nel momento cruciale della stagione, quando si pensava che intervenendo sul mercato invernale si potesse rinforzare la rosa, il parco giocatori è stato invece depauperato da alcune partenze, prima fra tutte quella di Kvaratskhelia. Infine gli infortuni a raffica che hanno indebolito la squadra proprio quando era necessario poter disporre di tutte le forze, anche e soprattutto in considerazione della limitatezza della rosa. Insomma Conte e i suoi ragazzi hanno fatto i miracoli e se in diverse circostanze le vittorie che hanno portato al risultato che è stato fino a ora raggiunto sono arrivate tra mille sofferenze (come è avvenuto anche domenica sera al Maradona nella sfida con il Milan) ciò non significa che la squadra non sia uscita dal campo con la maglia sudata. Questo è accaduto sempre, nella vittoria come nella sconfitta ed è un motivo di orgoglio per tutti. E deve essere – come in effetti è - un motivo di riconoscenza da parte dei tifosi nei confronti dell’allenatore e dei calciatori.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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01/04/2025 - 23:58

NAPOLI - Grazie. Indipendentemente da come andrà a finire il campionato, a prescindere dal fatto che il Napoli riesca o meno a conquistare lo scudetto (cosa per la verità del tutto ancora possibile) bisogna rivolgere un plauso - e di conseguenza anche un ringraziamento - ai protagonisti di questa entusiasmante cavalcata che, come dice Antonio Conte, nessuno avrebbe pronosticato all’inizio della stagione. Chi di noi, infatti, nello scorso mese di luglio avrebbe scommesso un soldo bucato sull’ipotesi di trovarsi in dirittura d’arrivo a lottare spalla a spalla con l’Inter per la conquista del tricolore? Qualcuno potrà obiettare che dopo aver guidato la classifica per buona parte della stagione, rappresenta una mezza delusione il processo involutivo che ha caratterizzato la squadra nell’ultima fase. La sconfitta di Como, il pareggio di Venezia hanno sicuramente lasciato il segno in termini matematici, perché il Napoli ha lasciato per strada contro due avversarie fra le meno qualificate la bellezza di cinque punti che oggi avrebbero consentito agli azzurri, se guadagnati sul campo, di mantenere due lunghezze di vantaggio sull’Inter. Ma ci sono da considerare una serie di aspetti che non vanno sottovalutati e che fanno riflettere sul fatto che trovarsi oggi nella posizione in cui è il Napoli rappresenti un mezzo miracolo. Innanzitutto bisogna ricordare i ritardi con i quali, nel mercato estivo, è stata completata la campagna acquisti (la clamorosa sconfitta all’esordio con il Verona – altri tre punti gettati dalla finestra – è figlia di quelle esitazioni… amministrative). Poi non va dimenticato che nel momento cruciale della stagione, quando si pensava che intervenendo sul mercato invernale si potesse rinforzare la rosa, il parco giocatori è stato invece depauperato da alcune partenze, prima fra tutte quella di Kvaratskhelia. Infine gli infortuni a raffica che hanno indebolito la squadra proprio quando era necessario poter disporre di tutte le forze, anche e soprattutto in considerazione della limitatezza della rosa. Insomma Conte e i suoi ragazzi hanno fatto i miracoli e se in diverse circostanze le vittorie che hanno portato al risultato che è stato fino a ora raggiunto sono arrivate tra mille sofferenze (come è avvenuto anche domenica sera al Maradona nella sfida con il Milan) ciò non significa che la squadra non sia uscita dal campo con la maglia sudata. Questo è accaduto sempre, nella vittoria come nella sconfitta ed è un motivo di orgoglio per tutti. E deve essere – come in effetti è - un motivo di riconoscenza da parte dei tifosi nei confronti dell’allenatore e dei calciatori.

Mario Zaccaria

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