Jorge Martin, presente al COTA dove si correrà la terza tappa del Motomondiale, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa: "Sono contento di essere qui, mi mancavano anche i giornalisti, anche se è difficile da pensare. Di sicuro non sono nel mio migliore momento, non sono al 100%, ma sto guarendo bene, più velocemente di quanto i dottori mi avessero detto.È una bella notizia, vorrei guidare, ma essere qui significa che sono sempre più vicino a farlo. Volevo passare del tempo con il team per capire almeno come lavorano, così quando tornerò non sarà tutto completamente nuovo. Non sono in moto, ma è già come se fossi in gara. Il rientro in Qatar è possibile? Sembra sarà così, ma non guiderò nessuna moto prima di quel momento perché non voglio rompermi qualcos’altro, magari il collo! (ride). Aspetterò il Qatar per provarci, non so cosa succederà, forse non potrò completare il fine settimana o forse sì. Comunque andrà, voglio provarci. Ogni infortunio è diverso. Il primo era stato la conseguenza di una caduta strana e mi ero rotto tre ossa, ma dopo 7 o 8 giorni ero di nuovo in moto. Ci avevo messo poco, quindi dal punto di vista mentale non è stato un problema. Però quando sono caduto di nuovo, il lunedì prima di partire per la Thailandia, è stato molto pesante. Mi sono spaventato perché ho sentito la mia mano veramente in una brutta condizione, come mai prima. Normalmente, dopo l’operazione riesci a muoverla, a sentirla, ma non era così- ha detto-. Per due settimane non sono riuscito a muovere la mano sinistra ed è stato difficile mentalmente, avevo paura che non avrei più potuto guidare. Poi ho iniziato a vedere la luce e ora so che nel lungo periodo non sarà un problema, ma ora non sono al mio meglio. Vedremo come starò quando potrò guidare. Lotta con Marc Marquez? Non avevo molti dubbi dopo quello che aveva fatto nel suo primo anno con la Ducati, ora è al suo secondo ed è nel team ufficiale: ha tutto per vincere. Io, però, sto seguendo molto da vicino Aprilia, la mia moto. Spero di essere uno dei piloti che potrà batterlo, ma penso che al momento, anche se fossi in pista, sarebbe impossibile. Devo essere realistico: ho 5 o 6 mila chilometri in meno degli altri piloti, arrivo da un infortunio e ho una moto completamente nuova per me. Dovrò concentrarmi solo su me stesso”.
di Napoli Magazine
28/03/2025 - 20:53
Jorge Martin, presente al COTA dove si correrà la terza tappa del Motomondiale, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa: "Sono contento di essere qui, mi mancavano anche i giornalisti, anche se è difficile da pensare. Di sicuro non sono nel mio migliore momento, non sono al 100%, ma sto guarendo bene, più velocemente di quanto i dottori mi avessero detto.È una bella notizia, vorrei guidare, ma essere qui significa che sono sempre più vicino a farlo. Volevo passare del tempo con il team per capire almeno come lavorano, così quando tornerò non sarà tutto completamente nuovo. Non sono in moto, ma è già come se fossi in gara. Il rientro in Qatar è possibile? Sembra sarà così, ma non guiderò nessuna moto prima di quel momento perché non voglio rompermi qualcos’altro, magari il collo! (ride). Aspetterò il Qatar per provarci, non so cosa succederà, forse non potrò completare il fine settimana o forse sì. Comunque andrà, voglio provarci. Ogni infortunio è diverso. Il primo era stato la conseguenza di una caduta strana e mi ero rotto tre ossa, ma dopo 7 o 8 giorni ero di nuovo in moto. Ci avevo messo poco, quindi dal punto di vista mentale non è stato un problema. Però quando sono caduto di nuovo, il lunedì prima di partire per la Thailandia, è stato molto pesante. Mi sono spaventato perché ho sentito la mia mano veramente in una brutta condizione, come mai prima. Normalmente, dopo l’operazione riesci a muoverla, a sentirla, ma non era così- ha detto-. Per due settimane non sono riuscito a muovere la mano sinistra ed è stato difficile mentalmente, avevo paura che non avrei più potuto guidare. Poi ho iniziato a vedere la luce e ora so che nel lungo periodo non sarà un problema, ma ora non sono al mio meglio. Vedremo come starò quando potrò guidare. Lotta con Marc Marquez? Non avevo molti dubbi dopo quello che aveva fatto nel suo primo anno con la Ducati, ora è al suo secondo ed è nel team ufficiale: ha tutto per vincere. Io, però, sto seguendo molto da vicino Aprilia, la mia moto. Spero di essere uno dei piloti che potrà batterlo, ma penso che al momento, anche se fossi in pista, sarebbe impossibile. Devo essere realistico: ho 5 o 6 mila chilometri in meno degli altri piloti, arrivo da un infortunio e ho una moto completamente nuova per me. Dovrò concentrarmi solo su me stesso”.